Fideuà vegetariana (ma la salsa no!)

La ricetta di questo mese per l‘MTC mi aveva subito entusiasmata. Dicevo: vai Marina, questa volta basta farsi un giro in pescheria e il più è fatto; la padella larga, quella per la paella me la presta mamma, nessun timore insomma. E invece…

Invece ci si mette il tempo di mezzo ed ecco che, quando arriva la settimana in cui la fideuà era destinata ad arrivare sulla mia tavola, ecco che la pioggia prima e il vento poi non fanno uscire le barche. Venerdì vado al mercato, niente, c’è poco pesce e tutto caro come fosse oro, mi dicono colpa del maltempo. Rinuncio, tornerò martedì (che il lunedì il pesce fresco non c’è). Ma martedì non posso andare e allora mando mia madre, profonda conoscitrice di pesce, di quelle che lo vedono a chilometri di distanza il pesce fresco e buono. Ma la mattina mi chiama annunciandomi che le barche non sono uscite la notte scorsa per colpa del vento forte… Medito di sequestrare un peschereccio con pescatore annesso, la butto lì su fb e scatta l’ormone dell’MTC :D

Ok rinuncio, mi sembra una beffa del destino, anche perché difficilmente cucino pesce da brodetto (come avrei voluto fare) e men che meno lo metto qui sul blog… Era l’occasione giusta.

E quindi eccola qui la mia Fideuà, Mai mi perdonerà,  ispirata al mare in burrasca e alle cambuse ridotte all’osso :) Le verdure sono quelle da dispensa: patate, cipolle, piselli, ceci e pomodori in conserva (fatti in casa). Il brodo vegetale è fatto con il dado home made che mi regala un’amica di mamma dotata di bimby (che ringrazio mille mila volte!). La salsa cerca di dare un po’ di sprint al piatto prendendo pesce conservato sotto sale e prezzemolo fresco…

Buona era buona, certo che con un po’ di pescetti sarebbe stata perfetta ma anche così ce la siamo finita in una serata, leccandoci i baffi!

Fideuà vegetariana (per 4 persone)

400 gr. di spaghettini
200 g di pelati
2 spicchi d’aglio
400 g di patate
250 g di cipolle (2 medie)
200 g di piselli congelati
200 g di ceci congelati
un pizzico di pistilli di zafferano
la punta di un chucchiaino di paprika dolce
sale olio extra vergine
1 spicchio d’aglio
1 litro scarso di brodo vegetale
Per la salsa:
2 spicchi d’aglio
1 mazzetto piccolo di prezzemolo
1 cucchiaio di aceto di mele
1 cucchiaio di capperi dissalati
1 acciuga sott’olio
2 cucchiai di brodo vegetale
Olio extra vergine q.b.

Nella “paella” scaldare un filo d’olio, versare i fideus e farli tostare il più omogeneamente possibile, devono diventare sul marroncino ma attenzione a non bruciarli troppo. Poi mettere da parte.

Pelare le patate, tagliarle a tocchetti e sbianchirle in acqua bollente. Scolare con una ramaiola le patate e sbollentare i piselli per un minuto e fare la stessa cosa per i ceci.

Aggiungere olio alla padella e cuocere prima la cipolla affettata sottilmente, deve diventare trasparente e leggermente marroncina, poi passare ai piselli e ai ceci, sempre separatamente. Tenere tutto da parte in una ciotola con un coperchio, in modo che non si raffreddino. Infine aggiungere olio e cuocere le patate, devono avere una crosticina croccante a fine cottura (ci vorranno circa 5 minuti).

 Sbucciare lo spicchio d’aglio e soffriggerlo nell’olio, dopo qualche secondo aggiungerci i pomodori pelati. Aggiungere una punta di zucchero, e più avanti correggere di sale. Bagnare con del brodo e continuare la cottura.

Quando il soffritto ha cambiato colore, si è ridotto e addensato, versare lo zafferano pestato nel mortaio e sciolto con un filo di brodo, amalgamare e aggiungere mezzo cucchiaino di paprica dolce. Dopo di che va versato il brodo, il sufficiente a coprire  la pasta quando la andremo a buttare. Quando il brodo comincia a bollire buttare la pasta (la mia cuoceva in 5 minuti), disporla omogeneamente su tutta la padella. Subito dopo aggiungere le verdure distribuendole su tutta la superficie. Portare a termine la cottura aggiungendo se necessario del brodo, ma solo se sarà necessario (a me ne è rimasto un po’).

Per la salsa: lavare il prezzemolo e spezzarlo grossolanamente con le mani, inserirlo nel bicchiere del mixer insieme agli spicchi d’aglio, all’acciuga e ai capperi. Aggiungere l’aceto e il brodo, azionare il mixer e versare a filo l’olio extra vergine.

Con questa versione della Fideuà di Mai partecipo all’MTC di questo mese:

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25 thoughts on “Fideuà vegetariana (ma la salsa no!)”

  1. Che meraviglia.. state facendo una ricetta più buona dell’altra! Siete straordinarie! :D Un abbraccio e un bacio di cuore!

    1. Grazie Ely, in effetti le altre si sono proprio sbizzarrite parecchio, questa volta sono stata molto poco creativa, di necessità, virtù ;)

  2. Ciao Marina, che voglia che ho di fare qualche giorno a Rimini! La fila dal Lurido come da ragazzi, le vasche in centro e svegliarmi con il mare di fronte!
    Bella tua vegetariana! Sai che ne avevo pensato una versione simile?
    Un bacione.

    1. Sabi… il Lurido non è più il Lurido di una volta, ma il mare e le vasche non dispiacciono neppure a me ;)
      Dai vieni, anzi no, aspetta un po’ che il tempo fa schifo…
      Un bacione grande

  3. Geniale il modo in cui hai creato questo piatto, nonostante l’assenza di pesce. Ti confesso che sono solo le 9 e mezza di mattina ma le tue foto mi hanno messo l’acquolina!

  4. Nonostante tu sia stata sfortunata con il pesce, mi sembra che tu sia riuscita a cavartela alla grande. Mi piace tantissimo il piatto che hai usato per la foto a me mancato un po’ tutti colorati come questo!

    1. Grazie Chiara! Il piatto l’ho trovato ad una fiera l’estate scorsa e me ne sono innamorata subito,
      a presto

  5. Eh sì, anche qui brutto tempo e anche io fideuà vegetariana e salsina no… e però totalmente diverse!
    La tua mi piace un sacco e la farò sicuramente!

  6. Adoro l’idea della fideuà del mare in burrasca!!! Bellissimo titolo per un piatto semplice ma reso particolare dalla salsa saporita! Grande Marina :-)
    Dani

  7. Il pesce sarà anche scappato via ma con quella saporita salsina e tante verdure hai dato nuovo sprint alla fideuà :)Verrebbe voglia di pranzare di nuovo davanti a quel bel piatto ricco. Un bacione, buona giornata

  8. La Mai non ti perdona, perché non c’è nulla da perdonare, anzi: la cucina di cambusa vera è proprio questa qui, esposta ai capricci del mare più che a quelli del pescivendolo. E’ “cucinare con quello che c’è oggi”, sapendo che del doman non c’è certezza, anche per quanto riguarda l’imbandimento delle mense.
    Altrimenti, col cavolo che te la saresti cavata, senza il sequestro del peschereccio!!!
    Seriamente: quando manca la materia prima, arriva l’ingegno. E la classe. E il gusto, la capacità di bilanciare, di giocare sulle retrovie, sulle sfumature, sugli equilibri, anche quelli in apparenzapiù trascurabili, ma che poi sono i veri responsabili della riuscita di un piatto. E le foto, così complementari al post, fanno tutto il resto. brava, brava, brava!

  9. ecco la tua fideuà. bellissima e di reciclo, e mi sembra una tecnica vincente! ;) anzi, sono sicura che sia una tecnica vincente visto quanto hanno gradito i miei commensali e Comandante Amigo che se l’è poi sbaffata anche il giorno dopo riscaldata. le verdure poi fanno bene, e dare fondo alle scorte aiuta nelle “pulizie di primavera”. un bacino, Sere

  10. Sappi che un bel giorno mi presenterò a casa tua e ti ruberò i piatti.. tu non lo sai, ma io sì. Il piano diabolico (ormai svelato) è deciso :D

    Beh, le bizze del mare non si comandano (e Dio quanto ti invidio la vicinanza a quelle bizze, che a me tanto mancano), ma hai risolto il problema con gusto, colore ed eleganza.
    Buonissima, lo immagino!

    Un abbraccio

  11. Mi fai sbavare da che ho visto la foto!
    Poi ho aperto il post, poi sono andata avanti ad sbavare e a leggere! Sei un formidabile cuoco di peschereccio e nelle cambuse tu ci troveresti le cose necessarie per cucinare qualsiasi cosa!

    Tanto di cappello e i miei sentiti complimenti!

    p.s.: Farei volentieri merenda con una fideuà e una salsa così, pensa un po’ quanto mi piace…

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