Brioches all’acqua

Ci sono ricette che non sai perché ti colpiscono a tal punto da desiderare di rifarle quanto prima. Una specie di colpo di fulmine culinario, diciamo così. Queste brioches mi hanno subito stregata, complice il fatto che sto cercando di tenermi lontana dai latticini (Giuseppe non è colpa tua anzi, come vedi questa rinuncia mi stimola!) e non ho potuto resistere. Per la ricetta devo ringraziare Chiara, anche perché in un commento ha suggerito l’unica variante che ho fatto alla sua ricetta: al posto della margarina ho usato lo strutto. Consiglio, per quanto vi è possibile, di utilizzare uno strutto artigianale acquistandolo dal macellaio di fiducia. E’ un prodotto a basso costo ma non per questo di bassa qualità anzi visto che costa poco tanto vale spendere qualche centesimo in più ed utilizzare quello ottenuto da maiali che hanno vissuto in buone condizioni. Io ho usato lo strutto di Mora Romagnola, maiale del mio territorio che viene allevato allo stato brado.

Risultato? Ottimo, appena sfornate erano buonissime, soffici e profumate. Il giorno dopo ho diviso la produzione con un’amica che le ha date per colazione ai suoi bambini… chissà se gli sono piaciute?! ;)

Brioches all’acqua

  • 250 g di farina 00
  • 125 ml di acqua
  • 50 g di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • 30 g di strutto artigianale
  • 4 g di lievito madre secco 
  • 1 cucchiaio di estratto di vaniglia 

Inserire nella planetaria la farina con il lievito, l’acqua a temperatura ambiente, lo zucchero semolato e il cucchiaio di estratto di vaniglia; azionare la macchina e lasciare impastare per circa 8 minuti a velocità minima. Unire lo strutto ammorbidito (se di buona qualità basterà tenerlo fuori frigo per 5 minuti, con le temperature estive si scioglie da solo) e  incorporare all’impasto poco alla volta, terminando con il sale. Impastare per altri 5 minuti circa o comunque fino a quando non si ottiene un impasto liscio, omogeneo, ma sopratutto elastico.

Lasciare lievitare a temperatura ambiente, coprendo con pellicola, fino al raddoppio dell’impasto, quindi rompere la lievitazione impastando leggermente con le mani e riporre, sempre ben coperto di pellicola, in frigorifero per 3 ore.
Trascorso tale tempo, formare delle palline con la pasta di circa 60 g l’una e disporle sulla teglia a lievitare, coperte e possibilmente in un ambiente tiepido (solito trucco del forno spento con luce accesa). Una volta raddoppiate di volume, ci vorrà almeno un’ora,  infornarle a 180° nella parte bassa del forno per i primi 5 minuti dopodiché posizionare la teglia al centro e continuare la cottura per altri 10 minuti al massimo. (per 7 briosches).

 

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38 thoughts on “Brioches all’acqua”

  1. Avevo già addocchiato queste brioche da Chiara e trovo siano stupende! Penso che anche io le proverei con lo strutto ;)
    Foto meravigliosa, ma che te lo dico a fà? :P
    Un bacione

  2. Mari cara buongiorno! avevo visto anch’io queste fantastiche brioche da Chiara! purtroppo qualche giorno prima di partire per le vacanze… appena rientro dal mare è la prima cosa che faccio… vederle anche qui in tutto il loro splendore mi ha riacceso una lampadina… immagino debbano essere eccezionali! complimenti anche per le foto! fantastiche:* un bacione e buona settimana:**

  3. Oddio, Marina, ma queste brioches sono meravigliose!! Saprei chi fare felice con queste, magari con un bel ripieno di marmellata (se ci si riesce a metterla, con una bella siringona).
    Due domande:
    1. Se non ho dello strutto di fiducia (e conosco bene la Mora Romagnola..una delizia, lei e il suo strutto) posso usare margarina, ma anche burro?
    2. Se uso lievito di birra invece di quello madre ce la fo lo stesso?
    Ok, ho iniziato la settimana come rompi-palle :D

    1. Sul lievito mi sono risposta da sola guardando da Chiara, sulla margarina/burro posso sempre provare ad usare il burro, che mi piace di più assai della margarina, ecco!
      Vedi, rompo le palle, ma poi mi rispondo da sola :D

      1. Giulietta bella! Il lievito che ho usato io è quello disidratato, lo trovo nei negozi bio e per quanto riguarda la scelta fra margarina e burro… mille volte burro ;)
        E poi lo sai, qui non rompi mai le palle sia chiaro, ti abbraccio forte

        1. Dimenticavo: la marmellata la dovrai spalmare perché dentro dopo la cottura c’è una alveolatura piuttosto fitta e la marmellata non ci entra ;) Smack!

  4. Che piacere e che onore vedere una mia ricetta sul tuo splendido blog!
    Le tue brioches sono invitanti e la variante con lo strutto artigianale mi intriga parecchio… anche se non saprei dove procurarmelo qui a Roma.
    Chissà magari ho la scusa per venire dalle tue parti ;)
    Un abbraccio, Chiara

    1. Macché onore, non esagerare ;))
      Per lo strutto secondo me basta andare da un macellaio di fiducia e prenderlo da lui, di sicuro è meglio di quello che si trova nel banco frigo del super. E se ti serve una scusa per venire da queste parti, te ne trovo mille così finalmente ci incontriamo! Che poi potrei scendere anch’io a Roma e di scuse ne ho già parecchie ;) Grazie ancora per questa ricetta, un abbraccio

  5. Ieeeeeeeeee “milk free”!!! :)
    E poi domandone: ma se usassi il burro di soja? Dici che terrà l’impasto?
    In ogni caso complimenti per la ricetta e per il blog … che seguo da un po’ :)

    1. Ciao Martina, non conosco il burro di soia e quindi non so risponderti… non ti resta che provare :)
      Grazie per la fiducia… a presto

  6. Io amo tutti i cibi che assomigliano a delle nuvolette soffici… :-)
    Ci vorrebbe un bel vasetto di marmellata alle albicocche o alle fragole, spalmarne un velo leggero et voilà, una pausa perfetta…

    1. Sai sempre come raccontare una ricetta attraverso un’immagine, sì un velo di marmellata è proprio quello che ci vuole :) Ciao Francesca cara…

  7. hanno un aspetto fantastico! io uso spesso lo strutto anche se in minima quantità, fa la differenza nei lievitati. bravissima, ottimo lavoro

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