Strozzapreti con salsiccia e castagne

Strozzapreti con salsiccia e castagne

La pasta fresca non poteva mancare, soprattutto in questo caso, visto che l’MTC tira fuori la mia vena regionale più che mai. Che la pasta fresca sia in assoluto qualcosa che mi rappresenta, una parte di me e della mia cucina, lo dissi in un post di quasi  tre anni fa: la danza che le tre donne della mia famiglia intrecciavano intorno al tavolo del tinello è stata la molla che ha messo in moto tutto. Era tale il desiderio di ricreare quell’atmosfera che mi sono messa a fare la pasta, come facevano loro, godendo dello “schiaffo” del mattarello perché era un suono famigliare, perché era rumore di casa.

Ma le castagne no, in questo quadro non c’erano. Ma ce le ho fatte entrare sotto forma di farina, Serena è stata chiara ;)
Ne sono nati degli strozzapreti, non così facili da formare visto che la farina di castagne non è elastica come la 00, ma buoni buoni. Con quel punto di affumicato che con la salsiccia ci sta come il cacio sui maccheroni… e anche qui un po’ di cacio non ci stava niente male. In foto non c’è ma se decidete di provare a farli aggiungetelo, non ve ne pentirete!

Strozzapreti con salsiccia e castagne

  • 100 g di farina di castagne
  • 100 g di farina 00
  • acqua tiepida q.b.
  • 2 salsicce tipo luganega
  • 5/6 castagne secche “morbide”

La sera prima mettere a bagno le castagne.

Preparare gli strozzapreti mescolando le due farine e facendo una fontana sul piano di lavoro. Al centro della fontana aggiungere l’acqua fino a quando ne prenderà l’impasto, dovrà essere piuttosto morbido e liscio. Lasciare riposare l’impasto per mezz’ora avvolto nella pellicola. Tirare una sfoglia piuttosto spessa, ricavarne delle striscioline della larghezza di un centimetro e arrotolare la striscia fra i palmi delle mani, creando uno strozzaprete lungo 5/6 centimetri.

Liberare le salsicce dal budello e sbriciolarle con le mani. Scaldare una padella e farci saltare la salsiccia per qualche minuto, aggiungere le castagne tritate. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata, aggiungere qualche cucchiaio di acqua di cottura al condimento di salsiccia e castagne e portare avanti la cottura del sugo. Scolare la pasta e condirla fuori dal fuoco. Servire bollente e con un’abbondante grattugiata di Parmigiano, se piace.

Con questa ricetta partecipo alla 34^ sfida dell’MTC.

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25 thoughts on “Strozzapreti con salsiccia e castagne”

  1. Salsiccia e castagne sono un must: qui in Piemonte stanno nel caponet, un involtino di verza ripieno di salsiccia e castagne (fresche, bollite), poi coperto di Raschera e burro e passato in forno…prima o poi “ve” lo faccio ;)
    Com’è che fra i tuoi strozzapreti e sto parlare di caponet ho già appetito alle 9 del mattino?

    Bellissima proposta, mia cara :)

    PS. e pensare che io sono un’autodidatta della pasta fresca, che in casa mia non è mai stata una tradizione.. strani piemontesi, eh?!

    1. Ecco fammi scoppiare di invidia che il capunet non l’ho mai assaggiato, ‘naggia!
      Per la pasta fresca vieni in Romagna, io e la Vero ti facciamo ripetizioni… e tiriamo fuori la sfoglina che è in te :)

  2. Gli strozzapreti mi ricordano tempi passati, inverni in montagna, giorni a sciare, tanto freddo e cene calde e voluttuose come questo piatto; quando ancora erano bei tempi e potevo mangiare formaggi e latticini a più non posso … quindi parecchi anni fà … (mon dieu!!!!).
    Grazie per queste immagini di prima mattina

  3. Mari, ho seguito la pubblicazione di queste meravigliose ricette, certo che seguirti c’è sempre da imparare.
    Senti, non è che mi insegneresti a ‘schiaffeggiare’ (e non solo con il matterello)? :-D

    Mi prendo una forchettata di strozzapreti!
    baci

      1. Quando volete ragazze… lo schiaffo è il mio forte ma solo quello della pasta, per l’autodifesa passo… Di solito divento di pietra nelle situazioni difficili!

  4. la pasta fresca in casa nostra è argomento dei giorni difesta e della domenica anche.
    capisco bene considerate le tue origini il legame che hai con questi piatti, ed io non posso che esserti infinitamente grata per le tue ricette. tra la pasta battuta, i blinis e gli strozzapreti non saprei quale scegliere. ma ti fai concorrenza da sola??? : )))))
    semplice e delicata, raffinata e sobria, ogni tua ricetta ti rispecchia alla perfezione.
    io ti ammiro, e dico sul serio.
    non dirlo neanche per scherzo che qualcuno potrebbe odiarti. semmai ti potremmo prenere in braccio e portare in giro in mezzo alla folla come si fa con gli eroi!
    : o*

    1. Serena così non vale… mi fai emozionare, sul serio.
      La stima è reciproca, te lo dimostra la quantità di ricette che ti ho fatto ;)
      E poi diciamolo: con te non ci si annoia mai, sai strappare un sorriso anche ai “musoni”, hai l’animo gentile e allegro delle persone che amano la vita. Una iniezione positiva di cui non si può più fare a meno… Ti abbraccio fortissimo

  5. Anna Luisa ha origini “bolognesi” dalla parte della mamma e mi racconta sempre della nonna che tirava la sfoglia e lavorava la sfoglia. Solo da poco abbiamo seguito un corso proprio a Bologna ed è per noi un mondo magico quello della pasta fatta in casa che comunque facevamo anche prima del corso. Agli strozzapreti lego una serie di ricordi legati a venute dalle tue parti, ma secondo me di preparati così non ne ho mai visti e sono sicuro che in fatto di gusto diano una pista a tutti.

    Fabio

    1. Fabio davvero perché non venite a trovarmi?! La Romagna è bella anche in inverno, dormiente e languida… Vi aspetto che poi si prepara la pasta insieme ;)

      1. Cara Mari son finita in questo tuo bellissimo post perché io li re avevo una ricetta con salsiccia e castagne ed ero curiosa della tua versione.. E poi trovare tra i commenti questa chicca con Fabio e Annalu che manco a dirlo allora, due anni dopo esatti eravamo “da te” :-) peccato esserci perse la possibilità di sentire quello schiaffo del mattarello, che io valligiana non ho proprio idea come possa essere..
        Ma speriamo in una prossima vero?
        Un bacio, sei sem

  6. Bravissima Marina! Gli strozzapreti mi fanno subito pensare alla Romagna, alle mangiate “al mare” nei paesini sul litorale o in trattorie sulle colline. Mille le versioni che ho assaggiato, col ragù quella che secondo me rende meglio.
    I tuoi sono una poesia, che ci racconta del tuo amore per questa terra meravigliosa!
    Un bacione “sbavacciato” ehmm.. ;-)

  7. Buongustaia! Quelli col ragù piacciono molto anche a me insieme a quelli col ragù di pesce :) In effetti lo strozzaprete è proprio un formato esclusivamente romagnolo e penssare che in tre anni non l’avevo mai messo su questo blog. Mi prendo tutto il bacio sbavoso ;D

  8. Avrei voluto e vorrei quella danza e quello “schiaffo” del mattarello, la scena è così poetica… vedo grembiuli e mani infarinate, capelli raccolti e serenità… ed è una bella sensazione, che poi passa direttamente nel piatto e ti sembra di mangiare qualcosa di davvero speciale… e tuo, vostro.

  9. Marina bellissima ricetta della cucina povera, complimenti.
    Mi immagno che il dolce delle castagne crei un connubio speciale con la luganega, la salsiccia tipica delle feste del mio paese legegrmente speziata e pepata.
    In bocca al lupo per il Challenge :)
    Buon pomeriggio
    Lou

  10. adoro sempre la pasta fatta in casa e gli strozzapreti sono fenomenali!! con la farina di castagne non li ho mai provati ma l’abbinamento con la salsiccia mi sembra azzeccatissimo! rustico, familiare e saporito, un’ottima proposta!!

  11. Ciao Marina,
    Da buona romagnola AMO gli strozzapreti! Farli con la farina di castagne è decisamente nei miei programmi, ma non ho mai pensato di utilizzarle nel condimento stesso.
    Non amo la salsiccia, ma proverei proprio a sostituirla con dei porcini. Sì, lo so, la salsiccia è insostituibile… ;) ma oh, a me un va giù!

    E dire che ho scoperto solo di recente che lo strozzaprete è tipicamente romagnolo.
    Grazie per l’ispirazione, posso dire di aver imparato qualcosa di nuovo! :D

  12. Tutte queste ricette con le castagne dell’MTC mi hanno messo una voglia pazzesca, che spettacolo questo primo! Rustico, avvolgente, caldo! Una meraviglia!

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