Brioche di patate dolci e gocce di cioccolato

Brioches con patate dolci e gocce di cioccolato

Patate dolci, queste sconosciute.
Fino a ieri l’unica precedente esperienza con le patate americane risaliva alle scuole elementari. Nel delirio dei semenzai improvvisati con il cotone, i miei zii misero queste patate con una piccola porzione a bagno e, tac! la magia delle radicette che cominciavano a spuntare e ad allungarsi suscitarono subito la meraviglia da parte mia e dei miei cugini. Per me la patata americana aveva sempre rivestito un ruolo specificatamente “scientifico”, ben lontano dal piacere del cibo.

Quando ad un evento ho incrociato i distributori di vere patate dolci americane, coltivate in Nord Carolina, l’idea di provarle è stata più forte dell’ignoranza in materia. La loro buccia marroncina che sfuma verso il rosa, la polpa arancione che è effettivamente dolce e la forma decisamente diversa dalle classiche patate ha suscitato la mia curiosità. A leggere i documenti che mi hanno lasciato in quell’occasione le patate dolci sono anche una fonte incredibile di principi nutritivi ma, lo dico con chiarezza, qui a colpirmi è stato il sapore dolcissimo e il colore intenso e “carotoso” ;)

Brioches patate dolci e gocce di cioccolato

Dopo aver meditato a lungo mi è venuto in aiuto l’ultimo numero di Fior Fiore in Cucina con la ricetta della mia amica Rossella, una brioche leggerissima (poco zucchero e poco burro) a cui ho aggiunto delle gocce di cioccolato. Soffice, profumata e colorata, l’interno è di un bel giallo/arancio carico e il sapore delizioso.

Vi ho fatto venir voglia di prepararla?! Allora mani in pasta, non ve ne pentirete!

Brioches patate dolci

Tessuti stampati Stamperia Bertozzi – design MZDS

Brioche di patate dolci e gocce di cioccolato

300 g di patate dolci
5 g di lievito secco
30 g di acqua
175 g di farina Manitoba
150 g di farina tipo 1
30 g di zucchero di canna chiaro
1 uovo + 1 tuorlo (per spennellare)
1 pizzico di sale
30 g di burro
60 g di gocce di cioccolato

Sbucciate e tagliate a pezzi le patate, cuocerle a vapore per 10/15 minuti (quelle arancioni si cuociono velocemente). Una volta cotte fatele intiepidire, schiacciatele con uno schiacciapatate e lasciate raffreddare.
Sciogliete il lievito nell’acqua a temperatura ambiente.
Sistemate le farine setacciate nella planetaria, aggiungete l’acqua con il lievito, la purea di patate e iniziate ad impastare. Unite lo zucchero, il sale, l’uovo e il burro morbido continuando a far lavorare la macchina. Quando l’impasto sarà pronto unite le gocce di cioccolato, continuate a lavorare fino a quando non saranno amalgamate, formate una palla e lasciate lievitare per 2 ore o fino al raddoppio.
Riprendete l’impasto, dividetelo in tre parti da cui ricaverete dei cilindri per realizzare la treccia.
Imburrate uno stampo da plumcake da 24 cm, sistemate la treccia all’interno, coprite con un canovaccio e lasciate nuovamente lievitare per 30 minuti.
Spennellate con il tuorlo precedentemente sbattuto e infornate a 180 °C per circa 45 minuti.
Sfornate, lasciate intiepidire e sformate. Fate raffreddare completamente su una gratella prima di tagliare la brioche.

ALTRI LIEVITATI DA COLAZIONE

Cornetti al miele: la colazione più dolce che ci sia;
Panini da colazione con farina di castagne: una piccola scoperta sana e golosa;
Brioches all’acqua: un grande classico fra queste pagine, niente latticini ma tanto gusto!

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9 thoughts on “Brioche di patate dolci e gocce di cioccolato”

  1. Le patate dolci le avevo sperimentate nelle famose barrette in comune, un anno fa, ricordi? :-) Urge un secondo incontro, stimolato grazie a questa visione… :-) E’ un lievitato bellissimo, sa di autunno, di luce del pomeriggio delicata, di un inizio di stagione quieto, di casa silenziosa…

    1. Ma eri con me mentre scattavo la foto?! Perchè descrivi proprio il mio pomeriggio passato a scattare con calma…
      Sei maga, ecco cosa sei.
      Mille baci

  2. Mariiiiiiiii.. non posso lasciarti un giorno e guarda che mi combini…
    sono in ritardo sul post delle olive ..
    allora recuperiamo intanto quello..dunque mio nonno, siciliano, adorava le olive nere e ha iniziato a mangiarle con la salsiccia quando ha conosciuto mia nonna a Milano e poi si sono trasferiti qui dove vivo ora..all’inizio infatti le mangiava solamente cotte nella padella con la buccia d’arancia e del finocchio selvatico (tocco siciliano ;) ) ..poi nonna, che di cucina ne sapeva a palla, lo ha indirizzato alla salsiccia e quindi… chettelodicoafà!
    io adoravo da piccola vederlo ai fornelli maneggiare col coltellino a scatto per sbucciare l’arancia, o per tagliare il formaggio pecorino…e mentre cucinava mi raccontava ogni sorta di cose… e per me quindi l’oliva matura è si con la salsiccia, ma circondata da filetti arancioni e bastoncini aromatici di finocchio…

    ora venendo a sto ben di Dio qua…
    primo che fortuna che con i semini a scuola lo zio ti infilava pure le patate.. io fissa con le lenticchie, i fagioli e… i bulbi dei gigli…mia nonna era la mia aiutante semenziera…
    spero di trovarle al supermercato anche se non le ho viste (cominciano ora a far capolino quelle viola), altrimenti che ce metto? zucca? tu che fai le cose col lievito secco come noi poveri umani meriti tutta la mia gratitudine…ma tra l’altro..il lievito secco granulare non va miscelato alle farine senza scioglierlo in acqua?
    attendo trepidante e nel frattempo i cornetti al miele son lì che mi aspettano..sabato ho intenzione di impastare e domenica smarmellare, perché un dono di mele cotogne arrivato dalla zia (cioè pro-zia) 87enne che me le ha raccolte, non possono restare lì…
    un bacio enorme..
    Manù..

    1. Ma questa versione delle olive con la salsiccia mi ispira un sacco… La proverò sicuramente, grazie amica mia :)

      Per questa ricetta potresti farla anche con la zucca, occhi e croce. Ma prova a cercarle queste patate dolci, secondo me in un negozietto bio fanno capolino in una cesta. Buon we fra i fornelli Manù!

  3. Ciaoooo
    A scoppio ritardato, so’ tutta matta, ero convinta di averti commentato, poi vengo qui per prendere il link che volevo consigliare a una mia lettrice che cerca ricetta con patate dolci e vedo questo mio RUMOROSO SILENZIO ;-P
    E comunque vabe’ il tono è gasato perché sono vicina… (prendo la coincidenza ora, zona tua, o zona mare, per capirci!)
    Ma ti rendi conto che il link che ho appena copiato in un commento sul blog è cliccabile??? Cosa non te fa’ ‘sta tecnologia…

    1. A’ matta! ;)
      NOn sapessi quel che so mi sarei intristita ma so, e quindi neanche mi sono accorta che non eri passata a commentare. Poi ci sentiamo in altri modi noi…
      Vicina ancora per un po’ da questa parte dell’Adriatico, riusciremo a incontrarci?
      Ciao donnino tecnologico!

  4. Non vedo l’ora di provare questa ricetta sicuramente deliziosa, con ingredienti semplici proprio come piace a me.
    Abito a Stroppare, un piccolo paesino in Veneto e qui le patate americane sono un prodotto tipico del territorio!
    Avrei solo una domanda, le patate vanno pesate cotte o crude? Grazie mille e complimenti!!

    1. Ciao Giorgia! Le patate vanno pesate crude e non sbucciate.
      Non avevo idea che le patate dolci americane fossero un prodotto tipico… non si finisce mai di imparare. Fammi sapere come viene, ok?!
      A prestissimo

  5. Ciao Marina io amo follemente le patate americane e questa tua ricetta mi ispira tantissimo volevo chiederti in casa ho solo lievito di birra posso usarlo e quanti grammi? grazie

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