Brioche miele e acqua di fiori d’arancio

Brioche rose

Basta avere una ricetta affidabile e un po’ di pazienza per preparare una brioche.
Credo che il segreto sia tutto qui. In questo caso la ricetta arriva da un vecchio numero di Saveurs, rivista che adoro, e la pazienza, per una volta, non è venuta meno. Ne ho avuta mentre l’impasto si formava, nel lasciare lavorare la planetaria a velocità bassa ma costante, nel lasciare lievitare la palla senza disturbarla e poi stendendola con cautela.

L’idea del profumo che si sarebbe sparso in cucina (miele e fiori d’arancio…) è stato uno stimolo non da poco e poi c’era la curiosità di provare a riprodurre fedelmente la forma, queste rose semplici che mentre lievitavano si sono attaccate le une alle altre diventando un bouquet, beh queste sono state la vera soddisfazione.
Non capita anche a te di aver voglia di provare a cucinare qualcosa anche solo per vedere se ne sei capace? 

Brioche rose miele e arancia

Mettersi alla prova è stimolante in tutti gli ambiti, anche in cucina. I lievitati sono sempre stati il mio cruccio, ne percepisco le insidie ma non sempre riesco a superarle affidandomi all’intuito.
Ci vorrebbe un po’ di studio approfondito sulle farine e sulle tecniche di lievitazione ma ogni volta mi lascio guidare dalla voglia di fare e spero che la ricetta sia affidabile perchè la possa seguire passo passo. La brioche al miele e acqua di fiori d’arancio è stata un piccolo successo, le modifiche che ho apportato si sono limitate al tipo di farina, una farina zero, e alla quantità di bagna da preparare, ridotta nel mio caso perchè non necessaria.

La stessa soddisfazione l’ho provata riuscendo a preparare al primo colpo il pan brioche bicolore, la felicità nel tagliare le prime fette me la ricordo ancora. Stessa cosa il successo delle brioches all’acqua, semplici e veloci da preparare con quel tocco di Romagna (lo strutto) che non guasta mai. Ma ci sono stati anche diversi flop lungo la strada, brioche che si sono sedute o che si sono rifiutate di crescere in mia presenza. Ma il bello è anche questo, ricordarsi di non essere infallibili e provare quel brivido ogni volta che vedi salire l’impasto e pensi già al passo successivo… buona settimana  :)

Brioche miele e acqua fiori arancio

Brioche con miele e acqua di fiori d’arancio

500 g di farina 0
10 g di lievito di birra
60 g di zucchero di canna grezzo
40 g di miele d’acacia
1 uovo a t. ambiente
1 cucchiaino raso di sale
80 g di burro fuso
50 ml di acqua di fiori d’arancio
100-150 ml di latte intero t. ambiente

Per lo sciroppo:
40 g di miele
30 ml di acqua di fiori d’arancio

Nella ciotola della planetaria sbriciolate il lievito e aggiungete la farina, lo zucchero, l’uovo sbattuto precedentemente, l’acqua di fiori d’arancio e il burro sciolto. Azionate la planetaria e cominciate a versare il latte poco a poco regolandovi sulla quantità. Continuate a far lavorare la macchina per una decina di minuti.
Una volta pronto sistemate l’impasto in una ciotola, coprite con la pellicola e lasciatelo lievitare nel forno spento con lucetta accesa fino al raddoppio (circa 2,5/3 ore).

Quando l’impasto è lievitato rovesciatelo delicatamente sulla spianatoia e tirate la pasta con il matterello ad uno spessore di 1/2 centimetro. Ricavate 18 dischi da 6 centimetri. Riprendete gli scarti di pasta, reimpastateli e tirate nuovamente una sfoglia da cui ricaverete altri 9 dischi. Sovrapponeteli per metà  tre alla volta, arrotolateli e tagliate ciascun rotolino a metà.
In una tortiera con cerniera del diametro di 22 centimetri posizionate dalla parte tagliata ciascun fiore per formare due cerchi concentrici (non metteteli troppo stretti).
Coprite e lasciate lievitare per 2 ore vicino al termosifone o in un luogo caldo.
Infornate a 180 °C per 30 minuti, fate attenzione, se si colorasse troppo la superficie coprite con un foglio di alluminio e terminate la cottura. Sfornate e lasciate intiepidire leggermente poi distribuite sulla superficie lo sciroppo che vrete scaldato precedentemente aiutandovi con un pennello.

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4 thoughts on “Brioche miele e acqua di fiori d’arancio”

  1. Marina, è bellissima! Sembra una spilla ricamata, un piccolo gioiello… con un dono in più: si mangia, “è cosa viva”, nutre e non è solo un accessorio! :-) I lievitati vogliono la nostra calma e la nostra pazienza, ma sanno ripagarci bene… circola poi nell’aria non solo il profumo, ma anche la serenità…

    1. Francesca cara, sai vedere intorno alla fotografia, come se vedessi un riflesso nella foto stessa. E’ vero, c’è serenità in questo scatto perchè è stato un fine settimana di pace :)

    1. Ciao Silvia! Sì, ma non farei delle rose singole che resterebbero troppo piccole. Potresti provare a confezionare della briosche con 4 rose o più semplicemente dei piccoli panini monoporzione
      Grazie a te

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