Piccola pasticceria
“…per onorare la Santuzza…”
La ricetta di oggi è tratta dal romanzo “Il conto delle minne” di Giuseppina Torregrossa e visto che oggi è proprio il giorno di Sant’Agata, la santa di Palermo a cui questi delicati e voluttuosi dolcetti sono dedicati, quale migliore occasione per proporli nel blog.
Il libro l’ho letto alcuni mesi fa è un romanzo tutto al femminile dove a raccontare la storia della propria famiglia è la piccola Agatina a cui la nonna Agata svela il segreto di questi dolci…
La ricetta l’ho sperimentata un paio di volte, le dosi riportate nella ricetta originale (che ho copiato fedelmente) io le ho dimezzate per ottenere 8 graziose minnuzze. Tutto dipende dal tipo di stampini che userete, i miei sono leggermente più piccoli dei pirottini di alluminio per fare i muffins.
Minne di Sant’Agata
(da Il conto delle minne di Giuseppina Torregrossa)
Pasta frolla:
600 g di farina 00
120 g di strutto
150 g di zucchero a velo
2 uova
aroma di vaniglia
Glassa:
350 g di zucchero a velo
2 cucchiai di succo di limone
2 albumi
Ripieno:
500 di ricotta di pecora*
100 g di canditi (zucca, cedro, arancia)
100 g di scaglie di cioccolato (più pratiche le gocce anche perché così non macchieranno la crema!)
80 g di zucchero
Preparare la frolla tagliando lo strutto a dadini e lavorandolo con la farina. Quando i due ingredienti saranno amalgamati aggiungere lo zucchero poi le uova e la vaniglia. Quando il composto avrà una consistenza elastica, da poterci affondare le dita come in un seno voluttuoso, coprire con una mappina e lasciare riposare.
Lavorare la ricotta e lo zucchero fino a farne una crema liscia (io di solito la passo al setaccio). Unire i canditi e il cioccolato e lasciare riposare in frigorifero per un’ora circa.
Dopo aver fatto riposare: imburrare e infarinare stampini rotondi perché il dolce abbia la forma di un seno. Stendere la frolla in uno strato sottile. Foderare gli stampini, farcirli con la crema e chiuderli con dischi di pasta. Capovolgerli sulla piastra unta e infarinata (basta rivestire la placca con della carta da forno). Cuocere nel forno a 180° per 25-35 minuti. Sfornare e far freddare su una griglia.
A questo punto preparate la glassa montando parzialmente gli albumi con un pizzico di sale. Aggiungere lo zucchero, il succo di limone e continuare a mescolare fino a ottenere una crema bianca, lucida e spumosa. Una volta estratte le cassatine dagli stampi colarvi sopra la glassa in modo uniforme, tenderà a solidificare velocemente.
Perché delle semplici cassatine si trasformino in seni maliziosi, minne piene decorare queste profumate rotondità con una ciliegina candita.
*Io ho la fortuna di trovare al super la ricotta della comunità di San Patrignano, una autentica delizia…
Bellissime Mari! io, per onorare la Santuzza, invece ho fatto le cassatine con marzapane al pistacchio! ora sono in frigo a rassodare…domane ce le pappiamo! Le tue minne sono meravigliose!
ciao! grazie per la sottoscrizione! ti ricordo che è possibile partecipare esponendo il banner (trovi il codice da me), e postando una ricetta o un post con commento all'iniziativa. la data di scadenza fissata per domani 6 febbraio è stata prorogata di qualche giorno. ti aspettiamo!
Ciao! Anche a me leggendo quel libro era venuta la tentazione di provarle, poi me ne sono dimenticata…
A te sono riuscite benissimo!
Queste non le avevo mai fatte prima!
Elena@: provale, sono molto belle da presentare anche se consiglio di sostituire lo strutto con il burro per un risultato più morbido…
Belleee… è una ricetta molto semplice, pensavo fosse più complicata, le rifarò senz'altro perchè adoro la pasta frolla! Ti segnalo un piccolo errorino di battitura negli ingredienti della glassa, hai scritto due 350 gr di albumi, immagino fosse zucchero a velo…ciao a presto Kris
Kristina@: GRAZIE! correggo subito…