Macarons e compleanni
I macarons li associo a Parigi, una Parigi accaldata in pieno luglio con questi dolcetti coloratissimi che mi guardano dalle vetrine di Ladurée e Fachon… me ne sono innamorata nell’estate del 2007 e non li ho più persi di vista! Certo sono molto dolci e questo non li rende graditi a tutti e per questo ho deciso di proporli con una crema al limone che ha il sapore fresco dell’estate proprio come li ricordo io. Assolutamente da provare…
Macarons con crema al limone
(per 20 macarons)
Per i gusci:
90 gr di albumi (circa 3, separati dai tuorli due giorni prima)
200 di zucchero a velo
125 gr di farina di mandorle
40 gr di zucchero semolato
2 gocce di colorante giallo
Per la crema:
150 ml di succo di limone
le zeste di un limone
1 uovo
75 gr di zucchero a velo
1 cucchiaio di fecola di patate
30 gr di burro
Tirare fuori gli albumi dal frigo un paio di ore prima. Montarli aggiungendo lo zucchero poco alla volta entro metà montaggio. Mescolare, possibilmente usando il mixer, lo zucchero a velo e la farina di mandorle e aggiungerlo poco alla volta agli albumi montati mescolando dall’esterno verso l’interno, a questo punto aggiungere il colorante. E’ importante non smontare troppo gli albumi in modo da ottenere un composto liscio ma non liquido. Inserire il composto in un sac à poche con beccuccio di un centimetro.
Distribuire l’impasto sulla carta da forno (per ottenere dei cerchietti regolari disegnarli prima su un foglio da mettere sotto la carta da forno per aiutarsi). A questo punto fare riposare per mezz’ora. Accendere il forno a 150° ventilato, infornare per 10/12 minuti dipende dalle dimensioni dei macarons. Una volta cotti per aiutare il distacco dei gusci dalla carta appoggiare i fogli su una superficie umida.
Nel frattempo per preparare la crema fate bollire il succo e le zeste di limone. In una ciotola montare l’uovo con lo zucchero a velo e la fecola fino ad ottenere una crema liscia. Versarci sopra il succo bollente, miscelare e rimettere tutto sul fuoco per fare addensare. Una volta addensato, spegnere il fuoco e aggiungere il burro a pezzetti. Fare raffreddare per poi farcire i gusci.
Con questo post partecipo alla prima raccolta della Tana del coniglio che si è presa l’impegno di raccogliere le ricette per creare un pdf, la raccolta si chiude il 25 aprile!
Ne avrò lette a migliaia di queste ricette eppure, giuro, ogni volta che nel titolo appare la parola macarons io devo correre a vedere!!
Sono sempre convinta che mi sia sfuggito quel segreto, quel dettaglio che certamente fa la differenza e che rende i macarons delle altre memorabili ed i miei….semplici macarons!
Interessante la proposta della tua crema, in effetti un ricordo di frechezza in un dolcetto iperzuccheroso ci sta proprio bene!!
Mille complimenti ed un abbraccio
Fabi
Cia Marina, questi macarons sembrano davvero perfetti (imperfezioni? Ma che dici? Ti assicuro che dalle foto non si vede assolutamente nulla che si discosti dai macarons professionali). Tanti auguri, allora! Un regalo a te, ma anche a noi; le tue ricette mi “prendono” sempre di più. Continuo a seguirti, un bacio
Auguri Marina!! Buon compleanno!!
ma poi… sono una favola questi macarons!!! Grazie infinite per aver partecipato alla raccolta!! Sei stata bravissima.. ti sono usciti una meraviglia!! Ancora mille auguri.. a prestissimo ;))
Mariiii sono uao!!! brava!!
@Fabiana:grazie sei molto carina, in effetti anche a me sembra sempre che mi sia sfuggito il segreto per i macarons! Buona caccia al segreto…
@Fausta: le imperfezioni ci sono come ho detto sopra però non faccio la finta modesta piacevano molto anche a me (uso il passato perchè sono finiti…)
@Eka: grazie a te non l'opportunità e per gli auguri, buon fine settimana!
@Claudietta: se me lo dici tu mi “gaso” proprio;-)
grazie mille… anche per i tuoi preziosi consigli!
complimenti, sei davvero brava!
Sono contenta di seguirti e ti ho segnalato per il Liebsterblog, passa da me ;) e vedi
un abbraccio!
Che perfezione! Sei una cuoca ad hoc!
Ti seguo con piacere!
Ciao Marina, sai che io il ravaggiolo non l'ho mai assaggiato? Qui da noi non usa e non si trova. Che dici, è “scioglievole” come lo squacquo?
Buona vacanza e a presto
@Cinzia: grazie infinite…
@More: ti seguirò con piacere anch'io, a presto
@Fausta: sono tornata… con il bottino cremoso… è scioglievole e meno acido dello squacquerone, in effetti è un prodotto che si fa solo sugli appennini tosco romagnoli. Un abbraccio