Una ricetta per dire no! … e votare SI

Per il non-contest che Sara, Serena, Martina e Benedetta hanno pensato per portare all’attenzione di tutti il referendum del 12 giugno ho pensato che fosse arrivato il momento di fare ritorno alla casa in campagna, dove c’è l’orto dei miei genitori e la vecchia casa di famiglia.  Sia chiaro, la ricetta oggi passa un po’ in secondo piano, a stare sotto i riflettori è l’intenzione di questa iniziativa: ricordarvi di andare a votare SI al referendum sul nucleare, ricordare a tutti che il referendum non è stato bloccato, sospeso e via così, il referendum ci sarà!

Sul blog è presente già da un po’ il banner che dichiara come la penso, il mio è un NO al nucleare. L’ho prelevato da Sara perché mi dava la possibilità di sottolineare la mia completa diffidenza verso questa fonte di energia da sempre.  Per farvi capire come la penso vi racconto questo: durante uno dei viaggi in Francia mi è successo di avvicinarmi in auto ad una centrale nucleare, i nervi sono rimasti tesi fino a quando non è sparita dalla mia vista con un bel sospiro di sollievo a salutarla definitivamente… chiaro no?! Non credo di poter vivere sotto uno stato di perenne tensione come quel pomeriggio. Il nucleare non è la soluzione energetica alla quale dobbiamo rivolgere la nostra attenzione, non è possibile anche solo pensare di correre il rischio, per quanto microscopico a sentire alcuni, che possa accadere un disastro come quello giapponese. Basta riflettere un attimo e si capisce che non ha senso. Bisogna riflettere solo un attimo…

Dicevo… l’occasione mi ha riportata in campagna, era molto tempo che non ci andavo, è visto il contest mi è sembrata quella giusta.  Sono stata a scattare qualche foto alle verdurine che con amore vengono coltivate dai miei genitori e che con altrettanto amore vengono mangiate dalla sottoscritta. Ho raccolto dalle piante un paio di baccelli di fave e piselli per mangiarli all’istante e la meraviglia mi è esplosa in bocca e nella testa: che fortuna ho tra le mani? Guardate sotto…

Un paradiso verde, non sembra anche a voi? A tutto questo c’è da unire una piccola tribù di gallinelle bianche allevate dai miei zii che mi riforniscono di uova tutto l’anno… ed ecco qua la ricetta: uova in cocotte con piselli, fave e cipollotti. Ho usato solo verdure dell’orto raccolte per l’occasione da me e uova di galline che scorrazzano felici nei campi (fino a quando non arriva la volpe o più spesso il ladro notturno che se le porta via… ma i miei zii sono tenaci – o incoscienti – e ogni volta ripartono con nuove galline e nuovo gallo). Un piatto semplice ed eccezionale al tempo stesso, un concentro di vitamine, sali minerali e proteine di alta qualità… vi ho convinti?

Uova in cocotte con piselli, fave e cipollotti (per 2 persone)

2 uova

250 gr di fave sgranate

250 gr di piselli sgranati

4 cipollotti freschi

pane grattugiato di recupero

olio evo e sale

Come prima cosa sgranare fave e piselli ( è la cosa più lunga di tutto la ricetta). In  4 cucchiai d’olio fare saltare i cipollotti tagliati in quattro parti. Dopo pochi secondi aggiungere i piselli e le fave e saltare in padella per 4/5 minuti. Aggiungere un po’ di sale, chiudere con il coperchio lasciando la fiamma bassa e far stufare per altri 5 minuti.

Trascorso questo tempo dividere le verdure in due stampi, creare una conchetta al centro dove andare a sgusciare l’uovo. Per dare al piatto un aspetto più rustico ho grattato sopra un po’ di pane secco che non aggiunge niente al sapore ma è solo esteticamente più gradevole. A questo punto, cercando di ottimizzare il tempo e, visto il tema anche l’energia, ho messo le cocotte nel microonde e ho fatto cuocere a potenza media per 2,5 minuti.

Ricordate: IL REFFERENDUM E’ CONFERMATO, SI VOTA IL 12 GIUGNO!

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17 thoughts on “Una ricetta per dire no! … e votare SI”

  1. Gran bel post. Bisogna informare quante più persone possibili, anche perchè mi sembra che la tv non lo stia facendo.
    Complimenti anche per la ricetta, cosi di stagione e invitante.

  2. Cara Marina ho avuto l'esatta sensazione quando anch'io mi sono trovata ad una certa distanza da queste costruzioni. Bel discorso, approvo. Spero che tutti quanti possano ragionare in questo senso.
    Riguardo al tuo delizioso piatto ti capisco, io (o per meglio dire mio marito) coltiva con amore il suo orticello e io non devo far altro che “ordinare” la spesa dall'ortolano, per avere le verdurine novelle che cominciano ora a crescere.
    Posso prelevare il banner?

  3. pensa che avevo messo il banner e me l'hanno tolto dal blog.. casualità? si aprono scenari inquietanti… -.-
    comunque, l'ho rimesso! xD vediamo se sparisce di nuovo…

  4. Bel post e molto belle le foto! una vera fortuna avere l'orto e poi fare una ricettina tanto salutare!! Brava, brava.

  5. Che meraviglia questa ricetta verde a impatto zero :)
    Sul nucleare concordo pienamente ed è una vergogna che si possa anche solo pensare, nel 2011, di voler tornare ad utilizzare una fonte energica di quel tipo.

  6. ciao Marina, circa la ricetta: MI HAI CONVINTO!
    Per quel che riguarda il referendum: NON CE N'ERA PROPRIO BISOGNO! Vado a votare, sicuro che vado!
    Il nucleare? C'è proprio bisogno di ricordare che in un'Italia, dove non c'è un metro quadrato che non sia a rischio sismico né un metro cubo edificato di cui si abbia certezza che non sia stato oggetto di speculazioni ed appalti truffaldini (Ospedale dell'Aquila docet), il rischio si moltiplica all'inverosimile?
    Abbandono la polemica (evitando il mal di stomaco) per rasserenarmi con le tue bellissime immagini “germoglianti” e con la tua ricetta dal sapore unico.
    Manco da qualche giorno e tu cambi “l'head”? Molto carino…
    Un bacio e buona serata

  7. Grazie a tutti per essere passati ;) Il tema è importante e visti i tempi che corrono mi sono sentita in dovere di dire la mia… questo blog è soprattutto l'espressione della mia cucina ma non si può far finta di nulla, non credete?!
    Buona giornata a tutti

  8. Al nucleare NO, assolutamente NO! Ricordo molto bene quando esplose la centrale di Chernobyl, la tragedia nella quale si trovò catapultata la popolazione nel giro di un istante. E nonostante la grande distanza con l'Italia, anche qui ci furono ripercussioni e tanti alimenti furono ritenuti pericolosi.
    Ci sono tante strade da percorrere per ottenere energia, quella del nucleare è la più sbagliata e pericolosa.
    Invece dico SI alla tua ricetta. Deliziosa!
    Bellissimo il tuo blog, mi sono aggiunta ai tuoi lettori.

    Baci e buona settimana

    Giovanna

  9. Davvero un semplice piatto genuino e delizioso!!! Bellissime le foto che hai avuto la fortuna di scattare dai tuoi zii…per quanto riguarda il nucleare dovremmo pensare di più a difendere la natura invece di continuare a contaminarla!!! Un bacione:)

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