American breakfast in Romagna!

2

American breakfast? Parto col piede sbagliato da subito con questo MTC per due motivi:

1) mai stata negli U.S.A.;
2) mai mangiato uova di primo mattino e difficilmente lo farò ;)

Niente di personale contro le uova e contro chi se le mangia a colazione, sia mai, ma proprio non riesco a pensare di mangiarle appena sveglia con relative salse, bacon e compagnia cantante. Quando mi sveglio ho voglia di qualcosa di caldo e dolce, magari anche neutro come un panino ai cereali che ne so, ma non fatemi mangiare cose salate inizierei la giornata con il piede storto e lo stomaco sottosopra, ne sono sicura.

Ma questo mese Roberta ha voluto metterci alla prova (e che prova!) con una preparazione importante e ricchissima come la colazione all’americana. E come ho deciso di affrontare questo MTC? Un po’ come al solito ormai, ho scelto di contaminare la sfida con la cucina del mio territorio rispolverando un dolce che avevo già pubblicato nel blog ma che cade a pennello in questa occasione… di cosa parlo? Ma delle cantarelle! Ne parlai la prima volta qui paragonandole ai più noti e famosi pancakes americani perché proprio come loro anche le cantarelle partono da una base di pastella e vanno servite sovrapposte e irrorate di condimento. Solo che non è sciroppo d’acero ciò che gli viene versato sopra ma olio extravergine d’oliva e zucchero in abbondanza (e mi raccomando abbondare!).

Solo delle “frittelle” semplici e veloci che in passato si preparavano nel periodo di Carnevale ma che a casa dei miei nonni si facevano anche quando arrivava l’olio nuovo, cioè più o meno in questa stagione. La ricetta che ho scelto è quella più semplice e frugale, esistono varianti più ricche in cui è previsto l’uso di latte e frutta secca ma in casa mia si sono sempre fatte più o meno così. Mio padre e prima di lui mia nonna dicevano sempre che una volta l’olio che si usava per condirle era pochissimo così come lo zucchero (santa povertà!) ma venivano comunque molto apprezzate.

American breakfast

E questo benedetto uovo? Non voglio farla lunga sul mio rapporto con l’uovo poché, si sappia solamente che siamo in conflitto da anni e anche questa volta non ho vinto (soprattutto dopo aver visto l’uovo del cozzaro, argh che nervi!). Diciamo che era abbastanza dignitoso nell’aspetto, sicuramente cotto a puntino.

Ho scelto di non modificare la salsa anche perché ero proprio curiosa di assaggiarla e quindi salsa olandese a condire il tutto. Buona questa salsa, molto, anche  per una come me che non ama gli intingoli in aggiunta… Come base ho pensato di fare dei panini alla cipolla, morbidi e dal profumo intenso.

E come bevanda? Sono andata su un classico che ogni tanto d’estate mi piace preparare usando il latte di mandorla ossia il frullato di banana, arricchito (tanto ormai!) da un po’ di fiocchi d’avena.

Tutto questo ben di Dio è stato consumato in quest’ordine: pomeriggio frullato di banana come merenda, per cena panini con uova alla Benedict e contorno di insalata (con un po’ di salsa olandese in aggiunta) e in conclusione cantarelle come dessert, riscaldate perdono moltissimo, non a caso vanno mangiate calde e appena fatte ma si cerca di non buttare nulla in questa cucina e quindi passata in microonde e via…

E adesso vi lascio alle ricette, pronti? Via!

Cantarelle

American breakfast in Romagna!

Uova alla Benedict

  • 2 uova freschissime
  • 1 cucchiaio di aceto

In una casseruola abbastanza grande versate circa 5 cm di acqua e scaldate a fuoco medio fino alla comparsa delle bollicine sul fondo e sui bordi della pentola, versare il cucchiaio di aceto. Rompete le uova in ciotoline separate, un uovo per ogni ciotola, devono essere integre. Creare un vortice nell’acqua in ebollizione usando un cucchiaio e poi versate delicatamente le uova, una alla volta al centro del vortice.  Lasciare cuocere per 3 minuti.
Con un mestolo forato togliete le uova dall’acqua, tamponate il fondo del mestolo con un pezzo di carta da cucina per assorbire tutta l’acqua in eccesso e servire.

Salsa olandese

  • 2 tuorli
  • il succo di 1/2 limone
  • 1 pizzico di sale
  • 60 g di burro fuso

In una ciotola di acciaio o che comunque sopporti le alte temperature, mescolate energicamente i tuorli con il succo di limone e un pizzico di sale. Ponete la ciotola sopra una pentola con acqua in leggera ebollizione: la ciotola non deve toccare l’acqua! Mescolando continuamente, fate scaldare i tuorli, poi versate a filo il burro fuso, sempre mescolando. Continuate a mescolare, in modo delicato e costante, fino a quando la salsa si sara’ rappresa. Togliere dal fuoco.  Aggiustate di sale e pepe e servite subito. (da Roberta La valigia sul letto)

Panini alle cipolle

  • 250 g di farina di farro
  • 1 cipolla piccola
  • 3 g di lievito secco in granuli (del tipo da attivare prima)
  • 1 cucchiaio d’olio extravergine d’oliva
  • zucchero e sale q.b.

In una tazzina di acqua tiepida riattivare il lievito insieme a un cucchiaino di zucchero e attendere 10 minuti che si formi la schiuma in superficie. Versare metà farina in una ciotola, aggiungere il liquido con il lievito sciolto e 120 ml di acqua a 20° circa. Coprire con un panno e lasciare lievitare 40 minuti dentro il forno spento.

Nella ciotola dell’impastatrice versare la farina rimasta, aggiungere l’olio extravergine d’oliva e l’impasto precedente. Con il gancio impastare per 10 minuti quindi aggiungere la cipolla finemente tritata e un pizzico di sale, impastare ancora per qualche minuto. Formare una palla con l’impasto e metterlo a riposare in forno spento per 1 ora.

Riprendere l’impasto, sgonfiarlo, stenderlo con un mattarello ad uno spessore di 2 cm circa e ricavare, con l’aiuto di un coppa pasta da 8 cm, 5/6 focaccine. Posizionarle su una teglia rivestita di carta da forno e lasciare lievitare ancora per 20/30 minuti dopodiché infornare a 200° C per 20 minuti (i primi 5 minuti nella parte bassa del forno poi al centro) o fino a quando i panini non saranno dorati.

Cantarelle integrali

  • 100 g di farina integrale
  • 30 g di farina di mais (fioretto)
  • 1 cucchiaio di olio extravergine
  • un pizzico di sale e di bicarbonato
  • acqua tiepida q.b.
  • Olio evo extravergine d’oliva q.b.
  • zucchero semolato q.b.

Preparare una pastella mediamente densa mescolando tutti gli ingredienti e aggiungendo poco alla volta l’acqua tiepida. Far riposare un quarto d’ora la pastella. A questo punto cuocere l’impasto su una teglia (quella che si usa per cuocere o scaldare la piadina) molto calda versando un paio di cucchiai alla volta e creando delle frittelle rotonde. Quando si vedranno dei piccoli buchini formarsi sulla superficie girare la cantarella e terminare la cottura. Togliere le cantarelle dalla teglia e condirle con abbondante zucchero semolato e olio extra vergine d’oliva.

Frullato di banana

  • 2 banane piccole
  • 250 ml di latte intero
  •  2 cucchiai di avena in fiocchi

Tagliare a rondelle le banane e unirle nel bicchiere del frullatore insieme al latte freddo. Frullare fino ad ottenere un composto bello spumoso, versare nei bicchieri e aggiungere un cucchiaio di fiocchi d’avena sulla superficie. (tutto questo per 2 persone).

Se siete arrivati fino a qui avrete capito che questa carrellata di robba è tutta per l’MTC n.33:

 

MTC 33

You May Also Like

Le scole pistoiesi di Emanuela

Biscotti morbidi con ricotta

Biscotti morbidi con ricotta e cioccolato

Brioches con crema di squacquerone e fragole

Brioche con crema di squacquerone e fragole

omelette soufflée con le fragole

Omelette soufflée alle fragole

31 thoughts on “American breakfast in Romagna!”

  1. Credo proprio che il tuo prossimo viaggio debba sposarsi oltre oceano, è giunto il momento!
    Poi, come al solito, le tue proposte per l’MTC sono fantastiche. Il tuo ritrovare una forte identità territoriale e piegarla alla gara con meravigliosa grazia, è assolutamente unico.
    Non parlarmi dell’uovo in camicia. Mi viene sempre perfetto e stavolta ho sbagliato cottura!
    Un bacione cara Marina. Pat

    1. Dici Pat?! Io ancora non mi sento mica pronta per l’Ammerica ;)
      Grazie mille per le tue parole, un bacione gigante a te

  2. Mamma mia come ti capisco… io l’uovo a colazione posso pure mangiarmelo (tanto lo adoro), ma è la salsa olandese et similia che mi spaventa :/
    Bellissima la tua proposta.. chissà se questo mese ce la fo a partecipare (anche perché le idee le ho ben chiare)…
    Intanto mi accontento di godermi le vostre proposte, per il momento :)

    Buona settimana!

    1. Dai Giulietta che ce la fai, se hai le idee chiare arrivi subito alla meta!!! Vé che ti aspetto! Buona settimana a te

  3. Buongiorno cara, io sono stata negli States ma non mi è mai saltato in mente di mangiare l’uovo poche di prima mattina e neanche a pranzo. Se lo mangio è solo quando lo faccio a casa..lo so sono un pò schizzinosa!! Preferisco i panini alle cipolle!!! Buon lunedì, baci

  4. Sai che per anni ho visto mio padre fare colazione con un uovo crudo bevuto direttamente dal guscio aperto, con una spolverata di sale? Ma io non seguivo l’esempio, no… :-)
    (le uova venivano dal pollaio di una conoscente fidata in campagna, sembra una vita fa…)
    Queste colazioni mi ispirano, ti confesso… forse il segreto è farle ad un’orario non tanto mattutino, quando si avvicina quasi l’orario del pranzo… ma come resistere? Io assaggerei tutto… :-)

    1. bello il tuo babbo :)
      Ma sai che credo sia proprio quello il segreto? Appena svegli si mangian due fette biscottate con il té e poi alle 10 si fa la colazione americana… così potrei starci!

  5. Anche io non amo mangiare uova e cose salate a colazione ma quando ho la fortuna di stare oltre oceano o anche semplicemente in vacanza amo alternare le colazioni dolci con quelle salate e la tua mi fa tantissimo gola, buona e bella.

    1. Ecco vedi? Sei come mio marito che a casa storce il naso ma all’estero sembra non abbia mai mangiato altro :) Grazie Enrica cara :*

  6. L’uovo a colazione magari no… Però mi andrebbero benissimo le cantarelle e i panini alle cipolle. Tutto impeccabile, come sempre! Brava Marina, un bacio.

  7. Nel mio cas l’uovo a colazione fa proprio vacanza- oggi col tema viaggio sono recidiva-, mi riporta alle mattine con la sveglia tardi, seduta a un tavolino, il sole sul viso e quel piacevole modo di arrangiarsi quando con la lingua non te la cavi abbastanza.
    Ma qui per me vincono le cantarelle!Nulla di personale con tutto il resto, ma queste mi hanno proprio stregata :)

  8. Eccomi finalmente da te , Marina! Ti assicuro che ormai, anche negli Stati Uniti, son rimasti davvero in pochi a far sostanziose complete breakfast, come la chiamano loro, la mattina appena alzati. Toast e caffe, alcuni uno yogurt con i cereali, un succo d’arancia e poi via, a scuola o al lavoro. Questo genere di colazione e’ ormai riservata alle mattine del week end e viene sempre consumata sul tardi, non prima delle 10, poi, ovviamente, si tira dritto fino all’ora di cena. Io invece la mattina mi sveglio sempre molto affamata e ti dico sinceramente che non ho problemi, soprattutto se la trovo pronta, a divorarmi piatti da camionista! Hai avuto una splendida idea a declinare la tua colazione in chiave romagnola, cosi’ mi hai dato modo di conoscere queste cantarelle e non vedo l’ora di provarle: l’idea dell’olio d’oliva e dello zucchero mi solletica…Grazie mille per aver partecipato, nonostante tutto. Questo e’ quello che piu’ mi piace dell’MTC: che non molliamo mai!

  9. Mariiiiiiiiiiiiiinaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! ma tu ci devi andare, negli States- e mica in un viaggio di piacere come tutti.. no, tu vai in MISSIONE… e gli porti tutte queste perle del territorio, questa ricerca storica che a loro, purtroppo, manca e glielo spieghi come si fa a sentire un vero profumo di casa anche con un oceano in mezzo…
    Se avessi un tot di vite parallele, farei una raccolta di tutte le ricette antiche che hai recuperato per noi, ogni volta, rimodellando la sfida sulle suggestioni di un territorio che, come sempre, tu perlustri nelle profondità della storia. Non possiamo permetterci di perderle, perchè sono davvero un patrimonio da preservare, ma anche da condividere e da riattualizzare, il più possibile. Sarà che sono incantata dallo sciroppo fatto con l’olio d’oliva, sarà che condividiamo gli stessi studi, sarà-sarà-quel che sarà ;-) ma questa raccolta “saddafà”. Voglio un fine settimana libero, pliiiis
    Grandissima, come sempre!

  10. Quando si porta la fusione culturale agli estremi riescono a nascere delle vere meraviglie, la tua colazione davvero poco americana, mi ha riportata con la sua frugalità e semplicità a casa dei miei nonni, nel polesine. Il pane sarebbe stato coi ciccioli e le cantarelle sarebbero state fritte e cosparse di solo zucchero, ma l’atmosfera è quella. Quando si dice che un intero mondo è paese davvero a volte non si esagera…Davvero una bella colazione marina, e adesso vado a leggermi quella del cozzaro che mi hai incuriosita ;-)

  11. Ohh che bravura Marina! Le foto sono meravigliose come sempre (anzi, sempre di più)! Le cantarelle mi piacciono assai, non utilizzando zucchero ho trovato una soluzione alternativa molto appagante ma non so se la mia nonna sarebbe d’accordo :-) Ciao belessa, un bacione
    Federica :-)

  12. Hai fatto benissimo a “contaminare” questa colazione coi sapori e le ricette delle Romagna. Perché ne esce un piatto che racconta di paesi vicini e lontani.

    Fabio

  13. .. mi fai morire cara Marina :D :D
    le tue premesse sono state delle chicche di simpatie (io che, ahimè, mangio le uova quasi tutte le mattine.. lo so. lo so ” e il colesterolo..?”.. ;-)
    Ma vedi, hai risolto il tutto con qualche stampo della tua meravigliosa tradizione romagnola e con delle immagini che sono bucoliche, poetiche. Central park se lo sogno un setting del genere ^_^
    un bacio grande Marina!

  14. mi ispirano tantissimo i panini alla cipolla.. di solito la mette smeplicemente sopra a pane o focacce, mai pensato di tritarla ed unirla all impasto. geniale
    mi piace tutto..
    complimenti
    luisa
    ghiottodisalute

  15. è assolutamente scontato che ora le cantarelle finiscano dritte dritte nella mia to-do list sul frigorifero : ))
    mai sentite, mai assaggiate, eppure già so che mi piaceranno molto!
    e piacerebbero anche agli amici americani delle colazioni così.. eccome!
    bacio e buon (viaggio???)a giornata!

  16. Marina mi piace molto la tua proposta romagnola, e ti faccio i complimenti per il blog che mi piace molto!
    I paninetti alle cipolle devono essere fantastici!
    Ti auguro in bocca al lupo per l’MTC challenge!
    Buona serata :)
    Lou

  17. sono molto affascinata dalla torta alle prugne viola.
    intrigata dalla mousse.
    e qui…. eh, difficile scegliere anche con questa colazione!
    ;)
    ciao Marina!

  18. Quelle cantarelle devono entrare anche nella mia cucina, sappilo!!!
    Appena ho letto di un condimento a base di olio di oliva e zucchero le papille hanno cominciato a salivarmi, perché non c’è nulla più delle ricette della tradizione che mi stuzzica l’appetito e quando si parla di olio d’oliva – quello buono – io sragiono.
    Una colazione meravigliosa, dove le contaminazioni romagnole si sposano benissimo con l’eclettico uovo alla benedict, regalandoci un American Breakfast particolarmente riuscito.
    Grazie!!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *