Torta Edwige, la sfida di Eating Piceno

Torta Edwige #latartemaison

Durante la visita a Montedinove (AP) in una fredda e piovigginosa giornata io e gli altri food blogger del tour di Eating Piceno siamo stati sfidati… e non da una persona qualsiasi ma da Edwige, presidente della Pro Loco del paese.

Nonostante i continui solleciti, nonostante le lusinghe, nonostante i tentativi di musi lunghi ad Edwige non siamo riusciti a scucire la ricetta della crostata di Montedinove, ricetta segretissima e gelosamente custodita. Ma, si sa, in queste situazioni non si può non raccogliere il guanto e quindi abbiamo lanciato quel segugio di Cecilia sulle tracce degli ingredienti. Lei ha annusato, sbriciolato fra le dita e, ovviamente, assaggiato. Ne è uscito un elenco di ingredienti su cui ognuno di noi ha lavorato creando la sua personale versione…

Non so se la sfida sia stata vinta ma di una cosa sono sicura, la mia personale torta Edwige è buonissima!

Torta Edwige #latartemaison Eating Piceno

Ancora due parole su Montedinove. Di questo paese vi avevo già parlato in questo post è il comune custode della Mela Rosa dei Monti Sibillini, presidio Slow Food e proprio per questo ho pensato di aggiungere l’ultimo vasetto di confettura di Mele Rosa al ripieno, anche se la Presidente della Pro Loco ci aveva lasciato capire che di mela rosa nella crostata non ce ne fosse neanche l’ombra.

E le altre versioni? Vi lascio i link degli altri “sperimentatori” ;)

Torta Edwige #latartemaison #eatingpiceno

Torta Edwige (liberamente ispirata alla Crostata di Montedinove)

Per la frolla:

  • 250 g di farina 00
  • 100 g di zucchero
  • 90 g di burro
  • 1 uovo
  • 4 g di lievito per dolci

Per il ripieno:

  • 200 g di mandorle spellate
  • 100 g di zucchero semolato
  • 2 albumi a temperatura ambiente
  • 45 g di marmellata di Mele rosa dei Sibillini
  • 45 g di cioccolato fondente tritato
  • 1 pizzico di cannella

Preparare la base facendo una fontana con farina, zucchero, lievito e sale. Al centro aggiungere il burro a tocchetti e sbriciolarlo insieme agli altri ingredienti. Rifare una fontana e inserire l’uovo al centro lavorando tutto prima con una forchetta e poi, velocemente, con le mani fino a creare l’impasto. Se l’uovo non è abbastanza grande aggiungere un paio di cucchiai di latte freddo per compattare la pasta. Farla riposare mezzora in frigorifero e poi tirare una sfoglia dello spessore di 3/5 mm e rivestire una tortiera da 20 centimetri di diametro. Rimettere in frigorifero fino al momento dell’utilizzo.

Per il ripieno tipo frangipane: raffreddare le mandorle tenendole per 10 minuti in congelatore poi, con un robot da cucina,  tritarle grossolanamente insieme allo zucchero. A parte montare gli albumi a neve ferma e aggiungere un poco alla volta la farina di mandorle e zucchero, la confettura di mele e il pizzico di cannella.

A questo punto assemblare la torta: sul fondo della torta spargere il cioccolato fondente per poi rovesciare sopra il composto di mandorle ed albumi. Cuocere in forno a 180° per 25/30 minuti. Sfornare e lasciare raffreddare completamente prima di assaggiare.

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27 thoughts on “Torta Edwige, la sfida di Eating Piceno”

  1. Non so le altre, ora vado a controllare ma questa mi sembra ottima. Scucire una ricetta segreta è impossibile, te lo dice un martello come me che da anni chiede la ricetta segreta dei bomboloni di Franca…alla fine le ho detto se me la lascia nel testamento :D

    Un abbraccio

    1. Grazie Robi :)
      Per quanto riguarda il lievito nella frolla sfondi una porta aperta con me. Ho una particolare antipatia per il lievito per dolci nelle frolle e in generale tento di diminuirne la quantità anche nei dolci lievitati ma in questo caso la crostata di Montedinove aveva nell’impasto il caratteristico retrogusto amaro del lievito e quindi volendo tentare di avvicinarmi all’originale ho dovuto metterlo…
      Al posto della marmellata di mele poi mettere quella di pesche, regalerà di sicuro un buon profumo. Un abbraccione

  2. WAW davvero la foto, il bordo della frolla i colori tutto mi attira in modo irresistibile! E che bella sfida avete raccolto il ripieno è pura poesia, albumi e mandorle!!! Quasi il cioccolato passa in secondo piano qui per me :D un abbraccio mony***

  3. si, si , si…è bellissima la tua crostata Marina! Le nostre non somigliano molto alla vista alla crostata di Edwige…ma è quello che volevamo ottenere no?:D
    la vera crostata si gusta solo a Montedinove!:P
    vado a sbirciarmi le crostate degli altri!

  4. Ciao! Che bella questa avventura di Montedinove!
    Uguale o no alla crostata di Edwige, ha un aspetto super delizioso, complimenti!! Bravissima come sempre ;)

    Giulia

  5. Bella questa ricerca della ricetta misteriosa! Non so se e quanto ti sia avvicinata non avendole provate, ma ti dico che mi piacerebbe molto assaggiarla, perché molto invitante.

  6. Bellissima Mari, una crostata davvero ricca. Non la solita… vado a sbirciare anche le altre versioni e approfitto per farti i complimenti anche per i paccheri dell’altro giorno… li avevo visti su fb e avrei voluto lasciarti un commento… meravigliosa idea e foto… un abbraccio:*

  7. Sono semplicemente svenuta per la bellezza di questo dolce, per il suo ripieno e per l’atmosfera delle tue foto. Ma l’unica cosa che non sottoscrivo è il lievito nella frolla. Sono di scuola francese ;) ed un po’ talebana su questo argomento.
    Ti bacio bella tesorona mia!
    Pat

  8. Marina cara la tua modestia e’ disarmante. Non solo un tentativo favoloso ma così perfetto e ben presentato.
    Proprio nel tuo stile che tanto amo ^_^

  9. Wow! Non avevo mai visto una frangipane di questo tipo! Rientra di sicuro nei prossimi esperimenti! Con l’albume e la marmellata?? Ma sembra proprio buona, e poi c’è la tua garanzia!
    Un bacio
    Anna

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