Muffin pere, yogurt e semi di chia
Questo nuovo anno è cominciato mettendomi un po’ di tempo a disposizione. Un regalo che ho deciso di dedicare alla cucina e alla palestra, in una specie di do ut des. Da una parte spignatto come se non ci fosse un domani, dall’altra mi concentro e cerco di essere costante nel frequentare i corsi.
Tra le cose che preparo ci sono anche dei grandi classici della cucina italiana che negli ultimi anni avevo accantonato in favore di ricette più particolari e intriganti, funzionali per il blog ma a volte un po’ troppo sperimentali. Per farvi un esempio, ieri sera ho preparato la carne alla pizzaiola, erano anni che non la rifacevo per cena ed è stato un po’ come scoprire l’acqua calda… perchè me ne ero dimenticata? E’ così buona! Credo proprio che potrei prendere una deriva super classica e perché no, fargli un paio di scatti e mettere queste ricette basiche anche qui, fra queste pagine ;)
Ma veniamo a questi muffin, opera di Donna Hay, adattati nelle dosi ma comunque buonissimi. In fin dei conti lei è una garanzia. Per ottenere dei muffin belli soffici in questo post trovate i miei consigli.
Mentre per quanto riguarda questa ricetta vi dico che la pera grattugiata (sceglietela piuttosto grande e ancora un po’ duretta) li rende leggermente umidi e profumati e, se non avete i semi di chia potreste sostituirli con quelli di papavero, a livello di gusto non cambierà nulla.
Muffin pere, yogurt e semi di chia
(per 14 porzioni)
300 g di farina 0
10 g di lievito per dolci
130 g di zucchero semolato
2 cucchiai di semi di chia
3 uova
100 g di olio extra vergine d’oliva
90 g di yogurt greco
1 pera non troppo matura
Accendete il forno a 180 °C.
Mettete la farina, il lievito, lo zucchero e i semi di chia in una grande ciotola e mescolate.
Prendete la pera, sbucciatela e grattugiatela.
Fate un buco al centro della farina e aggiungete le uova leggermente battute, l’olio, lo yogurt e la pera grattugiata mescolando velocemente e per poco, lasciando il composto grumoso.
Distribuite un paio di cucchiai di impasto nei pirottini e cuocete per 20-25 minuti o fino a doratura.
Mari Mari… quanto mi piaci….mi fai sorridere un sacco perché ti immagino mentre da una parte spadelli e dall’altra zompi sullo step!: “5-6-7 e 8 da capo!” …
hai ragione….sulle ricette e la classicità, sul fatto che a volte “l’acqua calda” è molto meglio di qualsiasi altra bevanda (ehm.. sai che io adoro il pane secco (proprio seccato all’aria) soprattutto il culetto inzuppato nell’acqua calda la mattina?! mi piace un sacco e mi ripeto sempre …:comunque meglio del pane inzuppato non c’è nulla) ….ad esempio io amo tantissimo la svizzera (o hamburger non so come la chiami) semplicemente in bianco liscia….è una specie di confort food diciamo..anche quando ho mal di stomaco o mal di testa che non mi va nulla…una svizzera, quella sua “corposità” data dai granelli del macinato, mi scaldano e mi curano da matti….(ehm.. poi io gioco in casa che la carne è di mio papà…), quindi ti capisco….
che poi la pizzaiola è buona da bestia e fa rimanere la fettina anche un po’ più morbidina, che se la passi veloce in bianco diventa ‘na sola de scarpa (al contrario della svizzera ;)! ) … e approvo anche l’ideuzzola di metterle qui le ricette classiche.. perché no?! io ti approvo in pieno….e, visto che sono una che ama la semplicità e che tra le torte più chiffose preferisce la normalissima torta di mele, direi che ti do la mia benedizione! ;)
Un bacio enorme….
Manu-migliomelomagno
Pensa, io il pane secco lo inzuppavo nel latte quando dormivo dai nonni paterni, ed era la cosa più buona dell’universo… adesso lo spalmo di marmellata ma non lo inzuppo più, forse dovrei ricominciare ;)
Sulla svizzera hai tutta la mia comprensione, la carne è dei tuoi animali e sono sicura che non ci può essere di meglio; seguirò il tuo consiglio mi sa, sai?! Adesso mi metto all’opera e faccio una bella lista del “classici”
Un bacio enorme a te a te tesoro caro
Cara Marina,
allora…qui la cosa inizia a essere sospetta…
Te lo giuro davvero davvero…l’altro giorno parlavo con le mie colleghe e ho detto la stessa cosa…che le ricette classiche non le faccio più da tanto ma che a volte sono davvero piacevoli e hanno un loro perché e anche io ho pensato che alla fine il mio blog è mio, che se ho voglia di metterci una ricetta classica posso farlo e che non devo sempre farmi prendere dalla voglia di sperimentare…
Allora…telepatia? non lo dico per fare la piaciona…se vuoi chiamo a testimoniare le mie colleghe… :-) :-) :-)
Bellissimi i maffin e anche la foto…non so come fai ma le tue foto sono sempre tanto tanto nitide nel punto di messa a fuoco…belle belle.
Bacini
Ti credo assolutamente Chiara!
Che poi, ridendo e scherzando, le ricette classiche sono piene di piccole accortezze e trucchi che non sempre tutti conoscono. Come dicevo a Manu credo proprio che potrei tirare fuori la macchina fotografica la rpossima volta che mi metto a fare qualcosa di semplice.
Per la messa a fuoco credo sia merito dell’obbiettivo, tu che macchina hai? :)
Baci baci
Molto carini, te li copierò.
Grazie Giovanna :)
ahahah… scoperti! Sono abbastanza light, dai :)
Foto bellissime Marina!
E la pizzaiola… acci… non farmici pensare; per quanto mangiassi davvero poca carne, sto cercando d idiventare pescetariana-quasi-vegetariana. Insomma, un vegetarianesimo un po’ a modo mio, ma niente carne e insaccati (epperò… uhmmm… la pizzaiola!).
Una cosa: la chia normalmente serve a sostituire le uova, che però qui ci sono. So che è un alimento ricco di omega 3, quindi fa comunque bene, ma secondo me aumentandola un pochino e togliendo un paio di uova la ricetta si smagrisce un po’ (ho il colesterolo che grida sempre più aiuto!). Un bacione! :D
Ciao Faustina…. :) intanto ti rispondo io un pochino (ehm scusa Mari…) .. dunque…dunque…. per quanto riguarda la questione “uova sostituto” so che è utilizzato il lino.. che messo a bagno in acqua crea una sorta di gel che viene usato al posto delle uova ….però, vengo da ultimissima lettura del librozzo di Vaniglia quello sulla cucina free dei senza e lì all’inizio ci sta tutta una parte dedicata alle varie sostituzioni, tra le quali anche le uova, e ho visto che anche la purea di frutta oppure l’amido miscelato con l’acqua possono essere usati, dipende dalla funzione che l’uovo ha all’interno dell’impasto preso in considerazione .. (tipo.. serve solo per dare corpo, oppure la torta non ha il lievito e sta su solo con gli albumi a neve?…).. se riesco a fare la foto della pagina te la carico su fb magari…
per la questine colesterolo… dunque… povere uova e povero formaggio!
posso dirti che la maggior parte del colesterolo viene prodotta dal nostro fegato, che in questo dolcetto ci sta la pera, ricca di fibra la quale rallenta e riduce l’assorbimento del colesterolo, non c’è il burro, c’è lo yogurt con i fermenti che ti danno una bella mano…. se proprio proprio vuoi renderlo un tantinello più leggero puoi lavorare sullo zucchero, riducendolo di 1/3 creando uno sciroppo di zucchero e acqua (lo scioglimento dello zucchero va ad aumentarne il potere dolcificante e quindi permette di ridurne la quantità!) …
ecco… spero di non aver fatto troppo la maestrina, di non aver offeso Marina rispondendoti un po’, e di esser stata abbastanza esaustiva…
puoi chiedermi tutto quello che ti pare, quello che riesco e so.. te lo dico volentieri… ;)
Manu.
Manuela, intanto… grazie! Ogni consiglio è bene accetto… ti scrivo di là, su fb, ché si fa prima ^_^ Un bacio a te e un grosso abbraccio a Mari che ci sta “ospitando”… ahahah
Vi amo. Queste chiacchiere le adoro <3
Barbara mi fai morire :D
Un abbraccio stretto che te lo meriti mi sa…