Crostata con lo squacquerone (è dolce eh!)
Lo squacquerone in Romagna va a braccetto con la piadina e con la rucola e, almeno a me, fa subito pensare all’estate, a una cena all’aperto circondata dagli amici. Peccato però che lo squacquerone sia nato come formaggio casalingo e di autoconsumo prodotto con un latte debole durante l’inverno o l’inizio della primavera e destinato alle cene contadine accompagnato sempre, questo torna, dalla sua fedele compagna: la piada.
Oggi questo formaggio di latte vaccino viene prodotto durante tutto l’anno, ha ricevuto il riconoscimento della DOP nel 2006 e la sua zona di produzione si è un po’ allargata rispetto ai confini romagnoli, arrivando fino alla provincia di Bologna demandando, ancora una volta, alla volontà dei pochi artigiani romagnoli la difesa della tradizione.
Renato Brancaleoni riassume con attenzione le caratteristiche dello squacquerone presente sulle tavole contadine di cinquanta anni fa “lo squacquerone viveva il suo ruolo esclusivamente nella stagione invernale, in quando frutto di una particolare condizione climatica cioè aria ferma e umidità, microclima che impediva al formaggio di bucciare… Questo consentiva allo squacquerone di squacquerarsi, di distribuirsi sul piatto o sul cesto di vimini ricoperto di grandi foglie, assumendo un aspetto semiliquido, inconsistente.“
Va detto, per onestà, che a livello industriale lo squacquerone che si produce in Romagna è pur sempre un buon prodotto. Un formaggio dolce, con una nota acidula delicata, cremoso al punto tale da essere servito con il cucchiaio ottenuto da latte conferito dal territorio.
E dopo questa lunga introduzione – il formaggio mi appassiona sempre e mi faccio prendere la mano – parliamo della ricetta che ho pubblicato. Una crostata molto romagnola, anche se non è una ricetta della tradizione, che vede lo strutto nella frolla e lo squacquerone nel ripieno. Un dolce poco dolce dal guscio croccante e con un ripieno umido, un po’ ruspante ma insieme delicato, come una donna romagnola che dietro al suo accento marcato e simpatico nasconde un animo riservato.
Noi l’abbiamo mangiata a fine pasto e per merenda, non ho aggiunto creme o topping che avrebbero coperto il sapore. Se volete servire qualcosa di inconsueto o, semplicemente, se siete curiosi ve la consiglio. Se non amate le frolle con lo strutto perchè vi sembrano troppo croccanti, sostituite questa ricetta con quella che preferite, l’importante è che non sia una pasta troppo zuccherata.
Buona giornata!
Crostata con lo squacquerone
(ricetta adattata da qui)
Pasta frolla:
270 g di farina 00
50 g di strutto
80 g di zucchero a velo
1 uovo
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Ripieno:
230 g di squacquerone di Romagna
2 tuorli
80 g di zucchero
1 cucchiaio di estratto di vaniglia
Preparate la frolla tagliando lo strutto a dadini e lavorandolo con la farina sul piano di lavoro. Quando i due ingredienti saranno amalgamati aggiungete lo zucchero poi l’uovo e l’estratto di vaniglia. Quando il composto avrà una consistenza elastica formate una palla con l’impasto, appiattitelo un po’ con la pressione del palmo, avvolgetelo nella pellicola e fate riposare in frigorifero per un’ora.
Nel frattempo preparate il ripieno mescolando tutti gli ingredienti in una ciotola usando un frullatore elettrico per amalgamarli bene.
Riprendete l’impasto, stendetelo ad uno spessore di circa 5 mm e foderate una tortiera da 20 cm di diametro.
Infornate in forno caldo a 170 °C per 35-40 minuti. Una volta sfornata, lasciate raffreddare completamente la crostata prima di tagliarla.
“SE NON AMATE LE FROLLE CROCCANTI?”
Ma che domande faaaaaiiiiiii? io metto l’olio perché voglio ce crocchi di più (e non perché sia più magra…ma perché l’olio la fa più croccante rispetto al burro..)
questa è la mia.. RUSPA, RUSPA RUSPA…Deoooooo se son io che ruspoooooo! e voglio provarla con lo squaqueroooooo! zi zi zi…
sei una fonte di notizie… che gusto quando ci mettete ste citazioni.. io le amo e…. vorrei avere tutti i libri possibili…
Lunedì son stata dal ragazzo del miele di cui ti ho parlato… che carinooooo!
devo riandarci, per approfondire e scrivere! ;)
era la prima volta non volevo essere troppo irruenta… come dico io.. sennò mi si spaventava. Sta crostata comunque la faccio, che mamma adora lo squaqueron…
Un bacino.. e biscotti al miglio cotto finiti.. ora mi do agli gnocchi! ;)
Manu Manu
Manu che cara che sei <3
Comunque di una cosa ero sicura, che a te la frolla con lo strutto sarebbe piaciuta di sicuro! ahahaha
Attendo il tuo post sul produttore di miele... sono proprio curiosa di leggere cosa ne pensi.
Un bacio e... fai sapere degli gnocchi!
Amo amo amo amo amo e adoro lo squacquerone, e amo amo amo amo e adoro tutto ciò che è dolce e ha del formaggio al suo interno.
Questa è una FI-GA-TA!!
Baci, bella gioia!
Ciao stella! Senti, visto che il formaggio è uno dei nostri amori comuni, mi spingo avantissimo: ci si rivede a cheese anche quest’anno, vero?
Ciao gioia mia :)
Grazia, Marina. Questa me la metto subito da parte e so che la proverò, ma sono ingolfato di cose da provare e adesso ho forse inziato un delirio “panifichereccio”. Sempre belle le tue ricette. Solo una domanda: mi sono perso qualcosa? Chi è che produce miele buono dalle nostre parti?
Ciao Vincent :) Tu accantona pure la ricetta, arriverà il momento in cui la tirarai fuori per provarla e allora mi farai sapere, vero?!
Qui da noi ci sono ottimi produttori di miele, quello di cui parliamo con Manuela è L’oro del Daino di Mondaino. Li conosci?
Io l’adoro quella punta di acidità. Mi piace un sacco anche la consistenza e trovo geniale l’uso per una crostata, deve essere divina.
Con le cose sublimi che prepara Anna Luisa tu hai un palato ben abituato alle cose sublimi… questa è un po’ più terra terra ma sì, quella punta acidula rimane e gli regala un certo non so chè! ;)
Da quando vivo qui in Uk non immmagini quanto mi mancano i prodotti tipici italiani, e lo squacquerone e’ uno di questo! E’ un piacere ritrovarti Marina :)
Uh Martina solo a immaginarlo mi viene un pochino di tristezza… :)
Ma sai che bello ogni volta che torni ritrovare i sapori che ti piacciono? E’ un po’ come fare festa! Buon we bella!
Marina! Avessi visto prima qst tua ricetta non ci avrei messo così tanto per decidermi a provare i muffin (dolci) con lo stracchino! Ci avevo pensato tante volte, ma poi ero in dubbio sul risultato che temevo portasse il mio palato (condizionato dall’usuale conseutudine alimentare) a pensare troppo marcatamente al salato! Se ti avessi letta prima, non avrei avuto dubbi e mi sarei buttata subito! che bella qst tua ricetta, mi piace tantissimo e appena recupero uno squacquerone buono per davvero la provo! Grazie e buona domenica!
Ma grazie a te Elena cara! Vengo subito a vedere questi muffin con lo stracchino in versione dolce :)
Un abbraccio a te e alla tua piccola