La minestra del paradiso
Chi conosce la minestra del paradiso?!
Questa minestra ha tanti nomi: stracciatella in centro Italia, tardura o tritura in Romagna, ma in famiglia si è sempre chiamata “del paradiso”, altro nome con cui è famosa. La campionessa indiscussa nel prepararla era la mia nonna materna e, quando martedì sera me ne sono portata un cucchiaio alla bocca prima di fotografarla, mi è subito tornata in mente lei.
La tradizione la vede protagonista dei pranzi di Pasqua, una versione più facile da realizzare ma altrettanto saporita dei passatelli romagnoli. Stessi ingredienti ma quantità diverse. Pur nella sua semplicità d’esecuzione rimaneva una minestra di lusso, di festa, servita in occasione di matrimoni e battesimi ma anche per curare i malati, in fin dei conti la base è un ottimo brodo di carne. Con lo stesso nome si trova anche citata nell’Artusi, anche se la modalità di esecuzione è diversa: dei cucchiaini di composto vengono versati nel brodo bollente a formare delle “nuvolette”.
Questa semplice minestra per essere ottima deve avere ingredienti di qualità: un buon brodo di carne, del formaggio da grattugia stagionato e uova fresce di galline felici (dove si può). In casa la prova da superare era ottenere una crema vellutata e non troppo “stracciata”. Per farlo il trucco è uno solo: aggiungere un mestolo di brodo bollente al composto prima di gettarlo nel brodo, mescolando sempre con attenzione. Altra cosa importante, usare ingredienti a temperatura ambiente, diversamente lo schock termico ragrumerebbe il composto.
A questo punto, vista la stagione, visto il bisogno di portare in tavolo cibo che dia conforto, vi lascio la mia minestra del paradiso servita nei veri piatti di mia nonna. Un cerchio che si chiude.
Minestra del paradiso
(per 4 persone)
1 litro di brodo di carne
4 uova
60 g di Parmigiano Reggiano stagionato 24 mesi
30 g di pane grattugiato
noce moscata q.b.
Portate a bollore il brodo di carne. Nel frattempo sbattete con energia le uova con il parmigiano grattugiato, il pane e un po’ di noce moscata (secondo i vostri gusti). Quando il brodo sarà vicino a bollire prelevatene un mestolo e aggiungetelo alle uova sbattute, facendo attenzione e continuando a mescolare.
Unite al brodo che sobbolle il composto facendo attenzione a mescolare con una frusta in modo da stracciare bene il composto. Fate cuocere per un paio di minuti non di più. Servite subito con un po’ di parmigiano grattugiato e una ulteriore grattugiata di noce moscata, se piace.
Se cercate altre minestre da preparare con del buon brodo di carne e con gli stessi ingredienti vi lascio la ricetta della zuppa imperiale, una vera chiccheria emiliana e la stovatina, un piatto corroborante facilissimo da preparare.
La stracciatella… vero cibo da conforto, la mamma me la preparava sempre quando non stavo bene o avevo bisogno di una coccola. Cosa che continuo a fare, non solo per me, ma anche per il mio bambino. Sai cosa ti dico? Visto il tempo di oggi, ci starebbe proprio bene un bel piatto di questa! :)
Sarà per questo che ho deciso di rifarla?! Il suo essere cibo confortante, per i giorni un po’ così, quando si stava male… a volte la testa fa scherzi di cui ci si rende conto solo dopo.
Che dolce immagine quella di tua mamma che continua a prepararla anche per tuo figlio… un abbraccio enorme!
Ma guarda che roba bella…
Io adoro queste cose.. i piatti che ti riportano indietro come una macchina del tempo… soprattutto che ti riportano accanto ai nonni che sono persone meravigliose, troppo poco apprezzate, anche dai nipoti(ni) magari e che quando se ne sono andati ti lasciano quel senso di “mancanza di una parte” …
Sai che invece io non la conoscevo… ? a me nonna faceva la minestrina classica quando stavo male.. i quadrucci o i grattoni.. però questa qui mai…
Rimedierò io nel prepararla pensando alla mia e alla tua di nonna che sicuramente era una persona meravigliosa…
Vorrei tanto un maglione anche io sai Mari…
nel frattempo, speranzosa che arrivi un po’ di freschetto mi gusto sto “paradiso” qua..
un abbraccione forte..
Manù
Ps: ti adoro un casino quando fai le digressioni storiche… mi piace un sacco…
Lo sai che mentre cercavo informazioni sulla minestra ti ho pensata? Ho proprio detto tra me e me: a Manù piacerà questo accento storico ;)
I nonni sono speciali, lo scopri da grande e, a volte, sei piena di rimpianti.
Un bacio stellina|
Presente anche nel Marchesato per donare conforto e amore tanto quanto salvare la cena quando si ha il frigo che ulula. Il cibo dei ricordi rimane uno dei migliori ❤️
Frigo che ululano a rapporto, Marchesa!
Ma questa soluzione è alquanto speciale, anche nell’emergenza
<3
Molto buona. Io e i miei familiari l’abbiamo molto apprezzata. Con pochi semplici ingredienti e in poco tempo ho realizzato una cena squisita. Non conoscevo questa minestra, grazie per avermela fatta conoscere e per avermi insegnato una ricetta in più.
Grazie a te Valentina per essere tornata qui a dirmelo, mi riempie sempr eil cuore di felicità sapere di aver ispirato qualcuno… a presto!
Buongiorno,
Sapete,io,avevo una zia romana e mi aveva insegnato questo piatto ;Lei la chiamava stracciatella,e mi ricordo che quando l’assaggiai ero piccola,ma rimasi favorevolmente colpita dal gusto buonissimo,
e da quel momento in poi l’ho sempre fatta la adoro mi piace tantissimo ha un sapore meraviglioso ed è pure nutriente!
D’inverno!? Ottima calda e gustosa ti tira su !!! Ciao a tutti è stato un piacere passare di già
Di quà ….