Il ricettario di dicembre
Facciamo che questo mese metto insieme un ricettario insolito e ben distante da quello che, in teoria, ci sarebbe da aspettarsi?!
Niente piatti della tradizione romagnola per le prossime feste ma un collage in giro per l’Europa. Origini diverse per ogni ricetta ma con una certa armonia di base.
Pronti? Cominciamo.
Si parte dalla colazione, sostanziosa e ricca grazie a un Bara Brith. Dolce inglese perfetto per il tè delle cinque può diventare la torta da colazione da mettere in tavola per più giorni, tanto più passano più diventa buono. E sì, potrebbe essere perfetto per la mattina di Natale, per Santo Stefano e via così… ;)
Dall’Inghilterra passiamo ad un’ispirazione tutta francese una entrée classica: il paté di fegato. Una versione all’italiana però, in cui è il fegato di coniglio il protagonista assoluto, da spalmare sul pane tostato. Questa ricetta è adatta al pranzo di Natale, se volete fare i sofisticati ma senza esagerare con il budget.
A seguire un piatto di sostanza, avevo detto che non mi sarei avvicinata alla cucina romagnola e infatti mi butto sulle Marche e sui suoi Vincisgrassi. Il nome è sicuramente buffo, si dice derivi dalla storpiatura di Windisch Graetz nome di un generale austriaco che durante le guerre napoleoniche si trovasse ad Ancona con il suo cuoco personale che ha ideato per lui la ricetta. Sfioro così le mie origini e torno in Francia, per suggerire un petto d’anatra al forno con un contorno di mele renette cotte nel burro e nel grasso d’anatra, deliziose. Anche questo una suggesitone per la cucina delle feste.
Bene, saltando di qua e di là ho composto il mio menu di Natale… ma tanto anche quest’anno sarò a casa di mamma e sarà lei a cucinare per tutti e non mancheranno i tanto amati cappelletti <3