Insalata di fagiolini e patate
Questo piatto è il mio compagno in queste settimane. La base sempre la stessa, patate novelle e fagiolini, il resto si improvvisa con quello che c’è in dispensa e nel frigo. Questa insalata in particolare mi era riuscita piuttosto bene e prima di metterla a riposare l’ho fotografata, visto che qua sul blog langue ogni tipo di pubblicazione (oltre a farmi meditare su quanto sia efficace continuare a raccontarsi fra queste pagine nel modo in cui l’ho sempre fatto e lo sto facendo…).
Come dicevo è una ricetta/non ricetta nata per recuperare qualche rimanenza e vasetti di sottoli o sottaceti dispersi nel frigo. Nella categoria avanzi avevo un paio di cucchiai di pomodorini confit, mentre per i vasetti c’erano delle olive taggiasche e i carciofini sottolio fatti da mamma che minaccia di non farceli più se non finiamo quelli dell’anno scorso e che vanno smaltiti in fretta e furia per questo motivo!
Le dosi non le ho, lo confesso. L’insalata di fagiolini e patate è stata preparata per la cena di ieri sera non ho pesato nulla alla partenza ma ho assemblato semplicemente. Qui sotto vi metto l’elenco degli ingredienti e giusto un paio di dritte per fare in modo che non diventi un’insalatona di quelle super cariche che ci vogliono ore per digerirle.
Insalata di fagiolini e patate
Fagiolini lessati
Patate novelle lessate con la buccia
Tonno al naturale
Pomodorini confit
Olive taggiasche
Carciofini sottolio
Capperi dissalati
Basilico fresco
Olio evo
I fagiolini e le patate lessati sono un contorno semplice da abbinare ad un secondo, per questo quando li preparo ne faccio sempre un po’ di più per poi recuperarli un’insalata. Le patate novelle hanno una buccia sottilissima che spazzolo per bene con una spugna di setole di cocco (ma che potete pulire anche con la spugna dei piatti ben risciacquata!).
I pomodorini confit li avevo preparati per un servizio fotografico. La preparazione è semplice, l’avevo trascritta nel post in cui ci condivo delle friselle.
Infine il tonno. Dopo aver fatto un corso sul’olio extravergine d’oliva (in cui il docente ci informava della scarsa qualità degli olio usati nei sottoli) ho imparato a scegliere sempre il tonno al naturale. Lo condisco dopo, usando l’olio “buono”.
Il resto è un’assemblaggio di ingredienti. Una volta preparata l’insalata non aggiungo sale, la presenza di ingredienti saporiti per me è sufficiente. Chiudo l’insalatiera con un coperchio e la metto a riposare in frigorifero per un paio d’ore poi la tiro fuori 15 minuti prima di mangiare, giusto perchè riprenda i suoi profumi.
Buongiorno….
Quando ero piccola, come avrò detto ventimila e mila volte, trascorrevo le mie giornate a casa di nonna materna… Questo succedeva sia in inverno, quindi rientrata da scuola a pranzo e per tutto il pomeriggio, sia in estate, dalla mattina fino alla sera…. Mia nonna era fantastica per un sacco di motivi e, se ci ripenso, per alcune cose mi viene anche un sacco da (sor)ridere… una fra tutte erano i pranzi estivi: con il fatto che era caldo i suoi obiettivi erano evitare di accendere i fornelli e fare cose fresche e ”leggere”.. Ora per quanto riguarda il primo punto ci riusciva benissimo, perchè evitava di cucinare la pasta, per il secondo invece aveva delle piccole difficoltà sulla questione leggerezza, dato che preparava delle insalate così succose e succulente che ti spazzolavi da sola 250g di pane senza nemmeno accorgetene… ce l’ho ancora davanti la ciotola di porcellana (presa con qualche punto di non so che raccolta) con dentro i pomodori tagliati grossi, i cetrioli, le foglie di insalata e il tonno, tutto condito con olio, sale e aceto (poco che a nonno non piace), ma … il riposo faceva perdere acqua alle verdure e si mescolava con il tonno che si ammorbidiva e quindi quando andavi a mangiarla era una cosa goduriosissima Mari… La Domenica poi, siccome a cena eravamo tutti lì da lei, ci metteva dentro anche le uova sode intere, così chi le voleva le prendeva, altrimenti no… Era una roba meravigliosa, lei era super felice perchè non aveva mangiato il ”primo” e quindi era in pace con la sua coscienza (perchè ” è la pasta che fa ingrassare Manu” ), ma in compenso si era fatta fuori mezza filetta di pane…. Che spettacolo di Gina!
Fagiolini e patate erano il must di nonno Orazio ( che invece, a proposito di tonno, ha passato a mio fratello l’amore per la cipolla rossa cruda, perchè la sua di insalata prevedeva: 1 pomodoro, un po’ di cipolla rossa cruda, tonno …) e di mia mamma e quindi ancora adesso quando la prepariamo, a volte con gli ingredienti separati, altre volte invece tutti e due assieme, ci scappa sempre da sorridere ripensando a lui….
Comunque, Gina e Orazio a parte, st’insalatina mi piace un sacco e anche io come te il tonno prendo sempre quello al naturale, e poi lo condisco da me, quando riesco poi cerco di acquistare quello nel vasetto di vetro, anche se più costoso… I capperi mi sono arrivati direttamente dall’Isola (assieme alla cioccolata!) e quindi direi che non posso non farla….
Un bacione gigantesco … e .quando ci vediamo mi spieghi quella frasetta tra parentesi eh?!
Baci Baci
Manù
Patate e fagiolini per una ligure come me sono un must :-).
Quand’ero piccola ed andavamo a fare i pic-nic per le campagne nei pressi di Diano Varcavello ricordo che la mamma preparava sempre il “condìun”, ovvero una sorta di insalatona mista in cui compariva di tutto di più e principalmente nata dall’esigenza di finire gli avanzi. Per cui si andava giù di fagiolini, patate, pomodori, insalata, olive taggiasche, fave fresche, tonno, mozzarella, uova sode.
Un’esplosione di colori, di gusto e del girovita una volta consumata una porzione (che poi diventavano due perché…vuoi non fare il bis?!?).
Ho letto ciò che hai scritto tra parentesi sulla meditazione che ti suscita la frequenza delle tue pubblicazioni… magari le vacanze ti aiuteranno a prendere la decisione più giusta per te! Te lo auguro di cuore.
Io ti seguo sempre con immenso piacere!
Un abbraccio.