Torta alle prugne con streusel alle mandorle
Ho aperto di nuovo il libro di Barbara, anzi, ho controllato i post it che avevo lasciato lì qualche settimana fa come promemoria. È la stagione delle prugne, uno dei mie frutti preferiti e la sua torta di prugne con streusel alle mandorle l’avevo ben evidenziata. Non volevo lasciarmela scappare perchè prometteva di essere perfetta. E in effetti così è stato, distribuita a destra e a manca è piaciuta a tutti. Entra quindi a far parte di quelle ricette che cerco di archiviare mentalmente fra quelle da portare agli amici quando si è ospiti, come sempre per trasformare una torta con la frutta in un dessert da fine pasto serve giusto una pallina di gelato alla vaniglia… facile, no?!
Ma questo post nasce anche con un’altra intenzione.
Vorrei condividere delle considerazioni che mi sono trovata a fare in questo fine settimana a proposito della superficialità con cui si giudica il prossimo. Per prima faccio subito mea culpa, sono una molto facile al giudizio della prima impressione, cado facilmente nel tranello di farmi un’idea di chi ho di fronte con approssimazione. Ma ho imparato la lezione già diversi anni fa e, pur continuando ogni tanto a scivolare sulla stessa buccia di banana, so anche che non ho quello che si chiama “istinto” nel capire le persone al volo e che quindi devo dare a me per prima una seconda possibilità perché spesso chi ho di fronte è davvero speciale.
L’esperienza di un veloce scambio di mail che mi ha vista giudicata e che, confesso, un pochino ha lasciato il segno va ad aggiungersi al resto. È colpa dei social che ti fanno vedere tutti e tutte come persone “raggiungibili” e per un algoritmo tutto umano come “amici”.
Seguo diversi b&b e agriturismi su IG e ho scritto una mail ad uno di questi per chiedere informazioni con fare amichevole, ammirato e leggero, dimenticando le formalità a cui la scrittura di una lettera (anche se virtuale) è soggetta. Ho ricevuto indietro una risposta che aveva tutta l’aria di volermi rimettere al mio posto e che esprimeva un giudizio sul mio modo di vivere il turismo. Un po’ come un ceffone al volo, sono stata rintronata per qualche secondo. Forse un po’ gratuito questo giudizio ho pensato subito, ecco qualcuno che soffre del mio stesso problema. Potrei suggerigli il mio metodo -ho pensato- ma magari non gli interessa, mi faccio i fatti miei e comunque grazie.
Ma torniamo alla torta: ho solo una piccola nota da indicare che riguarda il mio palato, solo il mio visto che marito, madre e padre hanno apprezzato alla grande. Dicevo che ridurrei un pochino il burro, giusto 30-40 grammi distribuiti fra impasto e streusel. Resta il fatto che qui sotto trovate la ricetta originale di Barbara, che è di sicuro affidabile e di sicura riuscita!
Torta alle prugne con streusel alle mandorle
125 g di burro morbido
125 g di zucchero
3 uova
125 g di farina 0
8 g di lievito per dolci
500 g di prugne
1/2 limone
Streusel:
170 g di farina 00
100 g di burro
100 g di zucchero grezzo integrale
40 g di farina di mandorle
Preparate lo streusel mettendo in una ciotola le farine e lo zucchero. Unite il burro freddo a cubetti e lavorate con la punta delle dita fino ad ottenere delle briciole grossolane. Ponete la ciotola in frigorifero fino al momento di utilizzarlo.
Preparate le prugne tagliandole a pezzetti e conditele con il succo del limone. (Barbara aggiungeva qualche cucchiaio di zucchero ma ho preferito alleggerirlo, le mie prugne poi erano particolarmente dolci).
Lavorate nella planetaria o con le fruste elettriche il burro con lo zucchero. Quando risulterà cremoso aggiungere una alla volta el uova (mi raccomando devono essere a temperatura ambiente!) poi unite la farina setacciata e il lievito, in tre o quattro volte.
Rivestite una toritiera da 22 cm di diametro con della carta forno e versate l’impasto sul fondo. Aggiungete le prugne a pezzi e livellate (non spaventatevi se vi sembreranno tantissime, mettetele tutte!) e infine unite lo streusel. Sistemate in maniera uniforme la superficie e infornate a 180 °C per 50 minuti.
Sfornate il dolce dallo stampo dopo averlo fatto intiepidire per almeno 10 minuti. Conservate in frigorifero per 4-5 giorni al massimo.
Eh, cara amica mia…
Io cerco sempre di andarci coi piedi d piombo, sul giudizio, perchè in effetti è vero che non sai mai chi hai di fronte e che cosa ha passato quella persona o cosa sta attraversando, poi… nemmeno io ho quel fiuto spiccato per capire al volo la gente, che mi basta no sguardo per definire come è..
Diciamo che ho da lavorare un po’pure io…
Per quanto riguarda la tortina beh.. Le prugne,soprattutto queste, blu-viola, le ultime che preannunciano l’autunno, vengono subito dopo le mele come mio frutto preferito.. Pensa che nei miei passeggi raccogliferi, ne ho scovato uno lungo una strada con dei frutti enormi,e pure mio papà ne ha uno su in azienda, messo in un posto scomodissimo, al quale ci arrivo solo se caricata in cima alla pala del trattore (solo io lo so, faccio ste cose, cosa ci vuoi fare)… Quindi te lo devo dire che rifarò la ricetta in men che non si dica????? No, ovviamente perchè lo sai già… ehehehee…
questa e il nuovo banano della Ross..
Baci amica …
Manù