Tortelli dolci ripieni
Anche se domani sarà il giorno degli innamorati qui si pensa al Carnevale.
Le ricette a tema San Valentino non sono tante da queste parti, una per tutte è sicuramente la pannacotta al cioccolato fondente ma oggi si sfornano tortelli dolci ripieni di Osvego al cioccolato. Sì, ho scritto bene. Biscotti nei biscotti.
Quando Gentilini mi ha chiesto di collaborare preparando una ricetta per la festa di Carnevale utilizzando i loro prodotti o subito pensato alla rivisitazione di una ricetta tradizionale e così ho fatto. Certo, come ho mostrato qualche giorno fa nelle stories di Instagram, le ciambelle non sono riuscite subito col buco. La prima infornata aveva una frolla troppo secca che si è spaccata facendo fuoriuscire tutto il ripieno. Se la frolla esteticamente non erano il massimo, qualcosa era da migliorare anche nel ripieno e per questo mi è venuto in soccorso il caffé solubile. C’era bisogno di aromatizzare il ripieno con qualcosa di “grintoso” e al Maraschino ho aggiunto anche un po’ di caffé che ci sta una favola!
Per realizzare una farcitura facilmente gestibile è necessario poter passare al mixer (NO frullatore a immersione) i biscotti e ottenere una consistenza simile alla farina. Qualche pezzettino rimane ma non troppi, in questo modo sarà più facile distribuire un cucchiaino di ripieno su ogni disco di pasta frolla.
Naturalmente l’esigenza di realizzare una ricetta “inclusiva” con i biscotti Gentilini mi ha portato a preparare questi tortelli dolci ripieni ma, è importantissimo ricordarlo, gli Osvego sono già terribilmente buoni da soli, anzi no, accoppiati a due a due e inzuppati nel té del mattino o nel caffé o nel latte o nel cappuccino… devo continuare?!
Tortelli dolci ripieni
Per la pasta frolla:
400 g farina 00
250 g di burro
180 g zucchero
4 tuorli
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
pizzico di sale
Per il ripieno:
100 g di Osvego al cioccolato Gentilini
60 g di zucchero semolato
50 g di gocce di cioccolato
3 cucchiai di Maraschino
40 g di latte
1 cucchiaino di caffè liofilizzato
Zucchero a velo q.b.
Create una fontana con la farina e mettete al centro il burro tagliato a cubetti, lo zucchero, l’estratto di vaniglia e il sale.
Impastate a mano su una spianatoia o in una ciotola, sbriciolando il burro tra le dita cercando di non scaldarlo troppo, aggiungete poi i tuorli e lavorate l’impasto velocemente. Formate un panetto rettangolare e non troppo spesso, così la pasta sì raffredderà più velocemente, avvolgetela nella pellicola e lasciate riposare per almeno 2 ore in frigorifero (meglio ancora per una notte).
Per preparare il ripieno tritate con un mixer gli Osvego al cioccolato Gentilini fino a renderli quasi una farina.
Fate scaldare il latte, aggiungete il caffè solubile e lasciatelo sciogliere completamente (potete unire anche un caffè ristretto se non avete il caffè solubile).
Unite i biscotti tritati, lo zucchero, le gocce di cioccolato, il Maraschino e il latte aromatizzato al caffè in una ciotola, con un cucchiaio mescolate fino ad ottenere un composto piuttosto denso e compatto (se rimane un po’ sbriciolato aggiungete ancora un po’ di latte).
Stendete la frolla ad uno spessore di ½ cm. Con un coppa pasta da 7 cm di diametro ricavate dei cerchi. Rimpastate la pasta dei ritagli fino a terminarla.
Sistemate un cucchiaino di composto al centro di ogni cerchio di pasta chiudete a metà facendo una leggera pressione con le dita. Usando i rebbi di una forchetta sigillate i bordi del tortello e sistematelo su una placca rivestita di carta da forno.
Infornate a 170 ° per 15 minuti o fino a leggera doratura. Sfornate, lasciate intiepidire e poi sistemateli su una griglia per farli raffreddare completamente.
Spolverate con dello zucchero a velo prima di servirli.
Mari.. ehm scusa ma come fai a triturare i biscotti col frullatore ad immersione? no. cioè per dire…
Vaaaaaabbè…
Comunque siiiiiiiiiiiiii parliamo di Carnevaleeeeeeeeeeeee… ehehehe… questi biscottini sono carinissimi e il ripieno me lo mangerei così pure da solo a cucchiaiate, fa mo te…
Hai ragione gli oswego son buonissimi a due a due e sai che mia sorella li usa anche quando fa il mascarpone… o tiramisù, insomma quello lì.. lei non usa i savoiardi, né i pavesini, bensì gli oswego (all’inizio gli oro saiwa, ora gli oswego) ed è buonissimo che tengono ”duro” senza inzupparsi tanto..
Bene, sta ricettola mi piace…
grazie mille meraviglia..
Manù