Nonnettes al cassis
Al momento di rientrare dalle vacanze in Borgogna, quest’estate, avevo una piccola lista di cose che volevo portare a casa con me. In fin dei conti eravamo in auto e potevo stipare il portabagagli, peccato che il vino aveva già riempito gran parte del cofano. Non mi sono data per vinta, in fin dei conti l’elenco era breve:
- senape
- nonnettes
- sciroppo di cassis
- confettura di cassis
- pain d’épices
- tè dei monaci di Palais des thes
All’elenco si è poi aggiunto un vasetto di cassis nature, in conserva. Per chi non lo sapesse con cassis si intende il ribes nero che in Francia è molto apprezzato tra le profumazioni dei dessert, come confettura e sciroppo ed è uno dei prodotti tipici della Borgogna, in particolare di Digione.
Di senape abbiamo fatto scorta ed è stato il nostro souvenir per gli amici e le famiglie. Il pain d’épices e le nonnettes invece le ho condivise solo con mia mamma, nota golosa di casa. A lei ho portato quelle all’arancia e per me ho tenuto quelle al cassis.
Ma cosa sono le nonnettes?
Sono dei pasticcini preparati con un impasto molto simile al pain d’épice ripieni di confettura, di solito all’arancia ma, come mi hanno detto da Mulot & Petitjean dove li ho comprati, anche il cassis è ormai un classico. Gli ingredienti principali sono miele, farina e confettura e si preparano per la festa di San Nicola, il 6 dicembre anche se ormai si acquistano tutto l’anno.
Il nome deriva da nonne – suora, facile capire che l’origine faccia riferimento ai monasteri dove questi dolcetti, dalla forma rotonda e con un sottile strato di glassa, venivano preparati. La caratteristica principale è quella di essere dei pasticcini molto profumati grazie al miele di qualità, alle spezie – cannella in primis – e alla marmellata di arance nella versione più tradizionale. Vanno consumati dal giorno dopo la loro preparazione e si conservano molto bene anche grazie alla glassa sulla superficie.
Qualche indicazione per la preparazione
La ricetta a cui mi sono ispirata è quella di Edda che ho modificato a mio gusto e dopo aver letto qua e là altre versioni di amiche cuoche. Per prima cosa non ho usato la farina di segale ma quella di castagne, variazione che la stessa Edda suggerisce anche se non ortodossa.
Poi ho lasciato riposare l’impasto per una mezz’ora buona, questo aiuta il composto a non crescere troppo e regala “quella” tipica consistenza ai dolcetti.
Ho sostituito l’acqua con il latte pensando che così sarebbero stati più soffici.
Infine, la confettura è di ribes e non di arancia.
Nonnettes al cassis
200 g di miele millefiori
180 g farina 00
150 g di latte ( Edda acqua)
100 g di farina di castagne
100 g di zucchero di canna integrale
80 g di burro
10 g di bicarbonato
1 cucchiaino colmo di mix di spezie per pan di zenzero (cannella, coriandolo, noce moscata, anice, zenzero, ecc.)
1 cucchiaino colmo di cannella in polvere
confettura di cassis
Per la glassa:
zucchero a velo
succo di limone
(Dosi per 12/14 nonnettes)
Preriscaldate il forno a 200°C. In un pentolino mescolate il latte con lo zucchero, il miele e il burro. Portate a ebollizione in modo che lo zucchero e il burro si sciolgano e si ottenga uno sciroppo. Spegnete e aggiungete le spezie.
Setacciate le due farine con il bicarbonato. Versate lo sciroppo in una ciotola, aggiungete le farine setacciate e mescolate fino a ottenere una pasta bella omogenea. Lasciate riposare per mezz’ora l’impasto in modo che si raffreddi completamente.
Versate il composto in stampini da nonnette o da muffin a mezza altezza. Con l’aiuto di un cucchiaino, mettere al centro un cucchiaino di marmellata di cassis, scavando un po’. Infornate per 15 minuti circa.
Nel frattempo preparate la glassa mescolando qualche cucchiaio di zucchero a velo con un pochino di succo di limone.
Sfornate e con l’aiuto di un pennello distribuite la glassa su ciascuna nonnette. Lasciate raffreddare e poi sformare.
Si conservano bene per una settimana ben avvolti nella pellicola e in una scatola.