Torta con squacquerone e fichi caramellati

Lo squacquerone è un formaggio versatile che nasce come produzione casalinga e di autoconsumo. Veniva prodotto con un latte debole durante l’inverno e destinato alle cene contadine accompagnato dalla sua fedele compagna, la piada. L’altra destinazione erano le paste ripiene, specialmente quelle preparate per le feste natalizie.
Oggi lo squacquerone di Romagna ha avuto il riconoscimento della DOP ed è un prodotto che si trova al banco di qualsiasi supermercato. A livello industriale lo squacquerone che si produce in Romagna è un buon prodotto. Un formaggio dolce, con una nota acidula delicata, cremoso e ottenuto da latte conferito dal territorio.

I fichi caramellati sono diventati una ricetta identitaria da poco. In precedenza venivano preparati per finire nelle crostate o nella ciambelle in una versione più corposa della classica confettura e per dare fondo alla produzione massiccia che un albero di fichi in buona salute produceva. Oggi i fichi caramellati, grazie all’esplosione dell’abbinamento confetture e formaggi, viaggiano a braccetto con lo squacquerone e l’immancabile piada.

Così ha preso piede nella mia mente l’idea che questo trio – squacquerone, fichi e piada – potesse rivivere in un dolce semplice e casalingo come la torta squacquerone e fichi caramellati. La piada è richiamata dalla frolla in cui ho sostituito il burro con lo strutto ottenendo così una base croccante e rustica.
Avevo già preparato un dolce simile anni fa ma senza i fichi. A questo proposito va detto che nel mio caso i fichi li ho frullati per poterli sidtribuire meglio e in modo uniforme ma, a cosa fatte, non mi sarebbe dispiaciuto tritarli grossolanamente per cercare di mantenere un po’ della loro delicata tenacia al momento del morso. Lascio a voi decidere…

La ricetta dei fichi caramellati è già qui sul blog ed è quella di mia mamma, una garanzia.

Torta con squacquerone e fichi caramellati

Pasta frolla:
270 g di farina 00
50 g di strutto
80 g di zucchero a velo
1 uovo grande (65/70 g)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Ripieno:
250 g di squacquerone di Romagna
1 uovo + 1 tuorlo
80 g di zucchero
1 cucchiaio di estratto di vaniglia

120 g di fichi caramellati frullati

Preparate la frolla unendo al centro della fontana di farina lo strutto e lavorandoli sul piano di lavoro. Quando i due ingredienti saranno amalgamati aggiungete lo zucchero poi l’uovo e l’estratto di vaniglia. Quando il composto avrà una consistenza elastica formate una palla con l’impasto, appiattitela un po’ con la pressione del palmo, avvolgetela nella pellicola e fate riposare in frigorifero per almeno un paio d’ore.
Riprendete l’impasto, stendetelo ad uno spessore di circa 4-5 mm e foderate una tortiera da 22 cm di diametro. Rivestite la superficie con carta forno e sistemateci dei pesetti (io dei fagioli). Infornate a 180 °C in forno caldo e lasciate cuocere per 10 minuti poi eliminate la carta forno con i fagioli e continuate la cottura per altri 5 minuti. Sfornate il guscio e lasciate raffreddare completamente.

Nel frattempo preparate il ripieno di squacquerone mescolando tutti gli ingredienti in una ciotola usando un frullatore elettrico per amalgamarli bene.

Riprendete il guscio di frolla e rivestite il fondo con i fichi caramellati frullati, livellate bene e poi versate con delicatezza il composto di squacquerone. Infornate in forno caldo a 180 °C per 30/35 minuti. Una volta sfornata, lasciate raffreddare completamente la crostata prima di tagliarla.

Volendo decorarla usate mirtilli e fragole a piacere.

 

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