Autunno: pane all’uva

La stagione è quella giusta, l’uva trabocca dal cesto della frutta e mi invita ad usarla in qualche ricetta. Di preparazioni in questi giorni ne ho viste tantissime, tutte molto invitanti alcune sono addirittura ricette tramandate da nonne e mamme e sono le mie preferite. A me però era piaciuta l’idea di un pane in cassetta, da usare con il dolce e anche con il salato. Preparazione facile e piuttosto veloce ho tostato alcune fette e le ho spalmate a colazione di un velo di marmellata di pesche. Non contenta a pranzo un paio di fette le ho usate come accompagnamento per del semplice salmone affumicato, delizioso matrimonio. Se poi avessi avuto un po’ più di coraggio le avrei potute anche spalmare di burro che col salmone si sposa ancora meglio ma il giro vita gridava pietà…

Con questa ricetta approfitto per augurarvi un buon fine settimana, a presto.

 

 

Pane all’uva

(liberamente tratto da Cucina Italiana sett, 2011)

500 g di farina manitoba
250 g di latte tiepido
400 g di uva bianca tipo “moscatello”
10 g di lievito liofilizzato bio
20 g di miele
zucchero di canna q.b.
5 g di sale
1 cucchiaio di burro

Sciogliere il lievito in mezzo bicchiere di acqua tiepida con dentro la punta di un cucchiaino di zucchero. Aspettare 10 minuti. In una ciotola versare la farina e aggiungere il miele, il lievito sciolto, il latte e il sale (lontano dal lievito). All’inizio impastare con una forchetta e poi passare alle mani fino a formare una palla soffice, ungere leggermente la ciotola e lasciare riposare per 45 minuti (io metto la ciotola nel forno, così non ci sono correnti!).

Far saltare in una padella i chicchi di uva con un cucchiaio di zucchero di canna per circa 10/15 minuti o comunque fino a quando il liquido rilasciato non si sarà dimezzato e i chicchi non saranno caramellati. Mettere da parte e far raffreddare.

Trascorsa la lievitazione stendere delicatamente l’impasto dandogli una forma rettangolare. Tagliare 3 strisce nel senso della lunghezza e farcire ogni striscia disponendo al centro un po’ di uva saltata in padella. Chiudere ogni striscia a mo’ di fagottino, intrecciare le tre strisce formando una treccia. ( A me la treccia è venuta piuttosto lunghetta, una parte l’ho tagliata e cotta a parte… forse l’avevo stesa troppo). Disporre la treccia in uno stampo imburrato e lasciare lievitare per un’ora (sempre nel forno spento).  Trascorso il tempo spennellare la pasta con il burro sciolto e spolverare con lo zucchero di canna decorando con qualche granello di uva. Infornare a 180° per 30/35 minuti. Sfornare, aspettare qualche minuto per poi togliere la treccia dallo stampo e far raffreddare su una gratella.

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23 thoughts on “Autunno: pane all’uva”

  1. Veramente un pane delizioso!! Oltre che a bellissimo immagino quanto sia buono e profumato ed io come te lo mangerei tranquillamente con il dolce o con il salato…bravissima e buon fine settimana anche a te! Bacio…

  2. Bello, versatile e soffice questo pan brioche! E nella versione pain perdu lo devi provare assolutamente! Ancora mi lecco i baffi se ci ripenso :)))! Un bacione e buon we anche a te!

  3. @Francesca: Provalo e poi mi darai ;)

    @Patrizia: …siamo semplicemente due golosone!

    @Saretta: versione pain perdu?! hai ragione! ;)

    @Nepitella: grazie, buon we a te

    @Commis: benvenuta! Grazie

    @Salamander: colazione assicurata allora! un bacione

    @Chiara: quando vuoi! un bacino al nasino…

  4. …Pensa che io l'adoro….ma non l'ho mai fatto in casa…..il tuo così ben lievitato sembra strepitoso veramente….un bacino e buon week end stefy

  5. Eccomi eccomi eccomi!!! (in tempo reale con la mail!Fossi Visnù anche in contemporanea ;P) quest'estate in Germania ho comprato un sacco di marmellate buonissime…manca però la base su cui spalmarle…direi che a quella ci hai pensato tu ;P beh, se io son la volpe…tu ci metti l'uva ;PPP

    un bacio grande e buon week end!

  6. Marina questo pane mi piace tanto! Se ne è rimasta giusto un pochettino, e non è finita tutta nel tino, provo a prepararlo con l'uva raccolta dai miei nella vigna (scommetto che anche la tua viene dritta dalla vigna!) e ti dirò: l'idea di tostare le fette non mi dispiace affatto, anzi!
    Come procede la scuola?
    Io ho optato per un bel corso serale di web design, la scuola vera e propria era troppo impegnativa ora come ora… mi consolo con il tuo sito, per imparare belle ricette! ;)
    Baci!
    Linda

  7. Che ricordi il pane all’uva!! Da piccina, ogni mattina andando a scuola con mio babbo, la prima tappa era il forno per comprare due paninetti all’uva (di quelli tondi sofficissimi al latte ma in quel caso con uva nera) da sgranocchiare poi durante la merenda a scuola. E questa, è un ottima idea per ritornare un po’ bambina con in più la soddisfazione di aver fatto io un dolce che mi faceva impazzire!! Bellissima ricetta. :’)

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