Risotto speck e roquefort

A casa mia il risotto piace molto, talmente tanto che ce lo litighiamo e quindi ne faccio sempre un po’ di più (infatti le dosi che vi ho messo sono ridotte rispetto a quelle che preparo di solito e di cui mi vergogno…) ma immancabilmente non ne rimane in pentola neanche un chicco.

Da quando frequento il mondo dei blog di cucina ne ho scelto uno come punto di riferimento per il risotto, questo qui.  Sara è molto brava, soprattutto ha il merito di scegliere sempre ottime materie prime  (grazie a lei ho conosciuto l’associazione produttori di Grumolo delle Abbadesse e non l’ho più mollata!) e la curiosità nel provare combinazioni di sapori mai uguali e sempre perfette (qui un esempio). Quindi, per chi come me ama i risotti, il suo blog è assolutamente un punto di riferimento da memorizzare.

Torniamo a questo risotto, l’ho preparato con speck e mantecato con roquefort. Un matrimonio saporito e profumato, da provare se si amano i formaggi erborinati e piccanti.  Inutile dire che l’abbiamo spazzolato…

Risotto speck e roquefort (per 2 persone)

180 gr di Riso Vialone Nano (Grumolo delle Abbadesse)

1/2 cipolla bianca

1/2 bicchiere di vino bianco (io ho usato un Collio friulano)

10 gr di burro

100 gr di speck in un’unica fetta

50 gr di roquefort

sale e pepe q.b.

Tritare finemente la cipolla e soffriggerla nel burro, tostare il riso per qualche minuto e sfumare con il vino bianco. Aggiungere un po’ alla volta acqua bollente leggermente salata e portare a due terzi di cottura. A questo punto aggiungere lo speck tritato lasciandone un po’ da parte. Terminata la cottura del riso spegnere il fuoco e mantecare con il roquefort a pezzetti. Lasciare riposare per 3 minuti in pentola coperta e mettere nel piatto finendo con una grattata di pepe nero e con i dadini di speck lasciati da parte.

PS: scusate la tovaglia decisamente stropicciata… io e il ferro da stiro non ci vogliamo molto bene, diciamo che cerchiamo di stare insieme il meno possibile;-)

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7 thoughts on “Risotto speck e roquefort”

  1. ciao Marina, ti ringrazio moltissimo per la citazione (e complimenti per questo splendido spazio che hai aperto!)
    in effetti il risotto è forse il piatto che amo di più cucinare e anche mangiare: versatile, cremoso, confortevole, divertente… è da un po' che non posto un risotto! mi hai ridato una bella spinta con questa tua gustosa ricetta ;-) ciao e a presto!

  2. Ciao, anche a me piace il riso…e i risotti, diciamo che sono una patita, solo che preferisco usare l'olio x la base anzichè il burro, ma sono pienamente consapevole ke nn andrebbe fatto! :) questo sembra ottimo, conoscevo il blog dii sara ma nn il tuo, mi farà piacere seguire gli sviluppi..! A presto!

  3. Il risotto lo adoriamo, io e mio marito, peccato per i miei figli che lo odiano. Per farmi un risotto devo spadellare qualche aloternativa anche per loro, che traffico! Il tuo mi piace molto, quasiquasi stasera..

  4. Marina, mi sono riconosciuta in pieno nella tua intro. Anche io e mio marito adoriamo il risotto e… con le dosi che hai dato ci avremmo ricavato l'antipasto!
    Però l'abbinamento dei sapori mi sembra perfetto e quella tovaglia, appena stropicciata ad arte, dona un tocco d'artista in più!
    Un bacio e a presto

  5. @Sara: grazie per essere passata e sì, ti prego, posta altri risotti speciali! Un abbraccio

    @Chiara: Grazie Chiara, aspetto di vederne anche da te allora, buon fine settimana!

    @Acky: Grazie della visita, anch'io a volte faccio il risotto con l'olio dipende da quello che ci metto, in questo caso mantecandolo con il formaggio il burro era d'obbligo:)il tuo blog è molto bello sono felice che tu sia passata di qui..spero ti fermerai…

    @Cinzia: peccato per il traffico in cucina però una volta ogni tanto è veramente un regalo da farsi, buona serata e a presto

    @Fausta: ma quante cose abbiamo in comune, eh?! Appena stropicciata dici… sei sempre molto carina ;) a presto

  6. Ciao Marina,
    Arrostirle non saprei… secondo me tendono ad appiccicarsi alla padella. Ma io, per renderle un po' più magre e per evitarmi l'odore di fritto, le faccio al forno (oggi ne ho solo fritto una piccola parte per poterle fotografare, ma domani la cottura in forno non gliela leva nessuno!).
    Fai così: metti la teglia, oliata ma non troppo, in forno caldo (200°), quando è bella calda (l'olio non dovrebbe fumare, però) metti le panissette e falle cuocere, girandole regolarmente sui lati, per una mezz'ora. Se le fai così ti conviene tagliarle a rettangoli piatti (5-6 mm) e larghe (5-6 cm per 3-4cm) in modo da doverle girare solo un paio di volte. Secondo la teglia che utilizzi (io uso solo alluminio non antiaderente e non usa-e-getta) all'inizio un po' attaccano; quando le avrai voltate una volta, la parte superiore si sarà asciugata e a contatto con la teglia non attaccherà più. Dipende però sempre se la panissa è stata cotta correttamente facendole perdere, già in pentola, l'umidità in eccesso.
    Sono buonissime anche così, anche se fritte lo sono di più; ma un piccolo sacrificio, per linea e salute, vale la pena.
    Spero ti piacciano
    un bacio e a presto

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