Crostata aperta con pesche ed erba cedrina
Sforno torte con la frutta a ruota continua, o quasi. Ormai fra queste pagine trovate solo dolci, quest’anno è andata così e spero mi perdonerete. Cucinare qualcosa di diverso da mozzarella e pomodoro o insalate di riso-cereali-pasta mi è diventato difficile. Questa estate ha preso una piega all’insegna dello scarso virtuosismo culinario a favore di quello “godereccio” se non si era capito ;)
Questa crostata ha però un paio di cose degne di essere segnalate. Per cominciare la ricetta è liberamente tratta dall’ultimo libro di Linda Lomellino e, anche se il risultato è un po’ diverso da quella della bravissima fotografa, il sapore è assolutamente degno di nota e quindi replicate gente, replicate. Non avendo indicato la tipologia di pesche ho scelto di utilizzare sia quelle bianche che le percoche, il risultato è un dolce con una frolla sabbiosa e fragrante abbinata al gusto dolce/asprigno della frutta. Dopo il primo giorno si conserva rigorosamente in frigorifero.
La seconda cosa è la tortiera Corolla, gentile omaggio di Weiss Gallery che fa un regalo anche agli amici di questo blog: un codice sconto valido fino alla fine dell’anno. Basterà indicare al check out Tartemaison10 nello spazio “codice promozionale” e il gioco sarà fatto.
Infine, nella ricetta originale era presente il cognac che ho scelto di sostituire con uno sciroppo di erba luigia o erba cedrina. Vi consiglio di prepararlo avendo a disposizione una pianta non trattata, è ottimo nella macedonia di frutta, sul gelato o, come in questo caso per aromatizzare il ripieno della torta. La ricetta dello sciroppo molto veloce e semplice da preparare la trovate da Ambra.
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Crostata aperta con pesche e sciroppo di erba cedrina
per la pasta:
200 g di farina 00
200 g di burro
2 cucchiai di zucchero di canna mascobado
1-2 cucchiai di acqua fredda
per il ripieno:
4 pesche
2 cucchiai di maizena
20 g di zucchero di canna mascobado
2 cucchiai di sciroppo di erba cedrina
20 g di burro
zucchero a velo q.b.
Mescolate la farina con lo zucchero, unite il burro freddo tagliato a cubetti. Lavorate tutto con le mani fino ad avere un composto in briciole, aggiungere i cucchiai di acqua fredda e formare una palla con l’impasto. Lavorate velocemente.
Avvolgete l’impasto nella pellicola e lasciate riposare in frigorifero per almeno un’ora.
Prendete le pesche, sbucciatele, tagliatele a cubetti grossolani e sistemateli in una ciotola. Unite la maizena, lo sciroppo di erba cedrina, lo zucchero e mescolate.
Fate sciogliere il burro in una padella, aggiungeteci le pesche e fate cuocere a fuoco alto per un paio di minuti. Mettete da parte a raffreddare.
Stendete l’impasto su un piano infarinato, rivestite una tortiera da 26 centimetri. Recuperate i ritagli di impasto stendeteli nuovamente e ritagliateci dei biscotti, nel mio caso a forma di foglie.
Rovesciate le pesche nella tortiera rivestita, decorate con i biscotti e sistemate in frigorifero per 15 minuti.
Accendete il forno a 180°C, infornate e lasciate cuocere per 40 minuti circa.
Una volta cotta, lasciate raffreddare completamente prima di tagliarla.
Se desiderate servirla come dolce a fine pasto accompagnatela con una pallina di gelato al fiordilatte e un cucchiaino di sciroppo di erba cedrina.
Un plauso per uso dell’erba cedrina che da un sapore in più alla ricetta
Mari..sta mattina avevo scritto un super papiro,ma non so perchè mi si è disconnesso il pc, boh..sta di fatto che è andato perso nei meandri del veb ..hihi..
Comunque.. fammi ricordare le scemenze scritte..(perchè tornata da Arezzo ora, con 34 gradi nel paesello bello sto un po’ fora eh?!).
Punto primo, e questo me lo ricordo anche perchè TELOVOGLIOPROPRIODIRE, QUANTO STAI DIVENTANDO VANIGLIA STYLE NELLE FOTOOOOOOO!!!!!! guarda Mari che son troppo belle .. sto tocco di rosa antico fan troppo Ross…che gusto…avervi entrambe in un colpo solo…
Punto secondo credo di averti dato la mia benedizione, se per caso ti dovesse mancare o servire, nello sfornare a rota, a palla e a capicolla, perchè qui il forno va che è una una viola e poi la Manù ha bisogno di ste cosucce qui, che per una mozzarella ed un pomo da insalata se la cava da sola …(pure questo credo di avertelo scritto). Ah e ti volevo dire che la torta alle albicocche l’ho fatta con le perine ed è praticamente durata una sera, perchè è salita mia sorella con il fidanzato e ne hanno fatta fuori una metà per cena e poi l’altra se la son portata via per la colazione del giorno successivo, quindi non ti ho nemmeno mandato la fotina (perchè mi era venuta anche bene..uffa..)
Quindi io approvo la roba godereccia e soprattutto approvo tu faccia quello che ti va di fare e che ti fa più star bene,almeno tra i fornelli e tra queste paginette qui…capito bellezza in bicicletta?
Un bacione gigante..
vado a fa stretching và che la vecchiaia se fa sentì.
Manù
Bella mia, adesso però vado in brodo di giuggiole (vedi paragone con la Ross) e in vacanza (dal blog) che è giunta l’ora… domani ultimo post e poi spengo il forno definitivamente (per 30 giorni circa, a dir la verità) ;)
…che bella! Rustica e golosa come piace a me, complimenti mia cara…
Grazie :*