Strette al prosciutto

Un piatto della tradizione, semplicissimo, che ha nutrito molti bambini al ritorno da scuola quando a cucinare era la nonna. Le strette non sono altro che delle tagliatelle un pochino più spesse tagliate più strette, come dice il nome. Il condimento è di una semplicità disarmante ma fa parte della tradizione anche questo, le strette infatti sono tali solo se condite in questa maniera. In Romagna è rimasto un solo ristorante (almeno per quel che so io) a servirle e se si intende mangiarle è meglio telefonare per far sì che le sfogline preparino la pasta prima. Gustoso, semplice ma inconfondibilmente buono e confortante, come solo le carezze ruvide delle nonne sanno essere.

 

 

Strette al prosciutto

per la pasta

200 gr di farina 00
2 uova codice 0

per il condimento

120 gr di prosciutto crudo ( in due fette spesse)
40 gr di burro
4 cucchiai di brodo vegetale
parmigiano q.b.
pepe

Preparate la pasta, lasciatela riposare e dopo tirarla a mano ad uno spessore leggermente maggiore rispetto a quello delle tagliatelle. La larghezza delle strette deve essere di 4/5 millimetri al massimo.

Per il condimento: tagliare il prosciutto a pezzetti, usando il coltello. In una padella fare sciogliere bene il burro e aggiungere il brodo. Far sfrigolare per un minuto e poi mettere in padella anche il prosciutto. Cuocere per un altro minuto dopodiché spegnere il fuoco. Quando la pasta sarà cotta, in acqua poco salata, scolare le strette e versarle nel condimento, saltarle in padella e servire con una spolverata di parmigiano e una leggera grattata di pepe.

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24 thoughts on “Strette al prosciutto”

  1. Non consocevo le strette, peccato che i ristoranti non le propongano più, ma poi perché…complimenti e grazie per averci fatto consocere questo piatto. un bacione

  2. @Francesca: ma lo sai che ho desiderato per tanto tempo aprire un mio negozio di pasta fresca?! poi ho accantonato l'idea… ma chissà…

    @pannifricius delicius: Piacere di conoscerti e grazie per esserti unito/a, vengo a vedere…

    @Salamander: la pasta fatta in casa è la mia passione! bacio

    @Ely: grazie! anche tu a tradizioni non scherzi però, mi è piaciuto moltissimo il tuo racconto e la filastrocca!

    @Benny: Smack!

    @Stefania: in effetti è un vero peccato… baciotto

    @Federica: dolcissima idea, avvolta da pasta fresca saresti una dea ;)

    @Martina: a dir la verità le uova non le compro quasi mai, sono del mio zietto che le nutre bene bene (e poi c'è una puntina di giallo in fotoritocco ;)

    @Meris: davvero?! così condite col prosciutto?! sei una tradizionalista, a tua insaputa ;)

    @Lizzy: ottima soluzione direi!

  3. A mio avviso i ristoranti che ancora li servono sono due: quello di cui parli tu e casa tua e io le assaggerei troppo volentieri nel secondo :)! Ottimo piatto che non conoscevo! Un bacione

  4. Ma daaai, ho fatto sempre le tagliatelle un po' più spesse e strette perchè mi piacciono così, senza sapere che fanno parte della nostra tradizione… fooorteee!
    Semplice, ma bellibuon-issima la tua ricetta!
    Beata te che hai le uova dello zio! Io uso quelle chiamate “pasta gialla”. I tuorli sono arancioni oppure aggiungo lo zafferano.
    Buon 8 dicembre Marina!

  5. non avevo mai sentito questo tipo di pasta, ma son le mie preferite. Odio le cose tipo “sfogliavelo”: a me piace sentire la pasta cicciosa e carnosa sotto i denti, anche se poi in cottura è piu difficile e magari ne resta crudo un pezzettino, ma mi piace così! e queste tue sarebbero perfette per me!

  6. Primo piatto stupendo! Le strette non le conoscevo, o meglio devo averle anche mangiate senza sapere che si chiamassero così! proverò questa ricetta, ha davvero un aspetto invitantissimo! un bacione

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