La mia Spagna (gastronomica)

DSCF6052

Avevo promesso di raccontare la vacanza in Spagna anche dal punto di vista gastronomico, ed eccomi qui. Come per la prima parte anche in questo post mi limiterò a delle suggestioni, consigliando prima di tutto quello che un’amica ha consigliato a me e che io consiglio a voi. Perdersi.

El Alquimista

Il mio preferito: El Alquimista – Salamanca. In una piccola piazza deliziosa, quasi nascosto e poco invitante da fuori. Si deve rischiare ed entrare, non fermarsi all’apparenza. Dentro un luogo minimale, bianco, un servizio cortese, fin troppo preoccupato di non soddisfare il cliente, a tal punto che ci viene spiegato che le porzioni (raciones) sono dimezzate rispetto agli standard. In realtà sono perfette, anzi anche abbondanti. Ma questa cosa delle raciones è vitale in Spagna abbiamo scoperto poi.  Veniamo ai piatti: insalata di mela verde e senape con formaggio di capra in pasta fillo. Buonissimo. Callos de ternera (trippa) con chorizo e prosciutto. Altrettanto buono. A seguire foie gras con ciliegie e yogurt, una delizia incredibile. A chiusura un dolce al cioccolato, brandy e tartufo che ci ha sorpreso piacevolmente. Spesa ragionevolissima: 65 euro, bevande incluse.  Insomma cucina poco spagnola ma assolutamente da non perdere.

La cocina de Tono

Il più visitato: La cocina de Toño – Salamanca. Ci siamo tornati tre volte. Una volta per la cena le altre per assaggiare i loro pinchos gustosi nei tapas-tour (!). La sera in cui abbiamo cenato ci siamo divertiti ad assaggiare i piatti tipici spagnoli: tortilla e polpo alla gallega, mancava la paella e avremmo chiuso il cerchio. Di una cosa sono sicura: non vi deluderà, che stiate al bancone ad assaggiare un salmorejo con una birra o seduti al tavolo del ristorante l’accoglienza e la qualità del cibo sapranno soddisfarvi.

Botin -Madrid

Il più antico: Botin – Madrid.  Dicono di essere il ristorante più antico di Spagna, fondato nel 1725. Sicuramente è il ristorante più caratteristico, divertente e turistico (nel senso positivo del termine) incontrato a Madrid. Cosa si mangia qui? Ma il famoso e osannato Cochinillo asado!!! Non si può farne a meno ma prima di cominciare concedetevi un fresco gazpacho. Preparerà lo stomaco ad un piatto che con 40 gradi all’esterno, diciamo che non sarà facile da digerire. L’accoglienza è allegra, spensierata e tutti, dal cameriere ai cuochi si prestano a farsi fotografare come se fossero delle star… Un’esperienza. Fatela!

Mercado san Anton

Il trendy: Mercado de San Anton – Madrid. Nel cuore di Chueca, il barrios più cool di Madrid. In realtà la parte più di tendenza è la terrazza al secondo piano con vista molto bella e piena di giovani allegri e rilassati. Noi ci siamo limitati alle tapas del piano di sotto. Questo luogo è un po’ come una piccolissima Eataly. Ve ne ho parlato anche nel post precedente, 3 piani dedicati al cibo in tutte le declinazioni. Magari ci si fa un salto prima di cena (per riuscire ad arrivare alle 22,00 senza avere i crampi dalla fame). Una clara (birra e gazzosa) o un tinto de verano (buonissimissimo!) e qualche tapas come il risotto con cipolla e funghi servito in una micro vasca da bagno o la declinazione di baccalà:D

La finca de susana

La sorpresa: La finca de Susana – Madrid. Un posto dall’arredamento coloniale. Scoperto appena arrivati a Madrid, il primo gazpacho l’abbiamo mangiato qui, ed è nato l’amore. Accaldati e stanchi abbiamo trovato un rifugio fresco con dei piatti buoni, tradizionali e ben presentati. Il servizio, beh, direi veloce. Ma fa parte della politica del locale che mantiene i prezzi piuttosto bassi anche grazie a questo. Non si può prenotare e questo spiega la velocità con cui ti portano i piatti ma non sono invadenti, quindi basta mangiare con calma e il tempo ve lo prendete da soli. Anche qui ottimo il gazpacho, poco aglioso e l’arroz negro, abbondante e gustoso. Una sosta anche solo per un pranzo leggero ve la consiglio, vi sorprenderà positivamente.

Buon lunedì!

You May Also Like

Il Piastrino di Pennabilli

Osteria Povero Diavolo – Poggio Torriana (Rn)

Una cartolina dalla Grecia

I biscotti di Ciolini, da Prato con dolcezza

16 thoughts on “La mia Spagna (gastronomica)”

  1. bellissimo il nuovo restyling Mari!!! pulito, grafica accattivante…mi piace!!
    ed ecco il cocido che mi ricordavo io!! http://www.malacatin.com/index.php/it/cucina
    però in effetti mi sa che non era propriamente un piatto estivo.. :-)
    bello anche questo resoconto e sono d’accordo con te, a volte la cosa più bella da fare e perdersi e farsi guidare dall’istinto..
    un abbraccio
    Vale

    1. Grazie Vale! sì in effetti è bello ricco il cocido di cui parli! magari se torno a dicembre mi avventuro in questa degustazione :) un bacione

  2. Della Spagna ho visto poco, solo Granada e ne sono rimasta incantata.
    Spero di aver modo di visitare altro molto spesso e terrò conto di ciò che scrivi tu anche se io e il mio compagno amiamo così tanto andare a “pelle”, hai presente quando segui quella vocina da dentro?
    Follia o saggezza?
    Chi lo sa…
    Buona settimana!

  3. Io lo sapevo che se leggevo il tuo post, la voglia di partire andava a 1000. Come ogni volta che leggo un post con un viaggio, e penso subito: quando ci vado? E poi il tuo è lineare, e utile. Grazie Mari, sicuramente da salvare per “quando andrò in quella parte della Spagna!”. Bacino, Sere

  4. Mi è uscita una lacrimuccia…i miei posti. Ti ho mai detto che la prima volta che sono stata a Madrid ho avuto l’impressione di essere a casa mia? E che ho imparato a parlare spagnolo in 4 mesi e che chi mi ascoltava pensava che fossero anni che lo parlavo? Forse nella mia vita precedente ero iberica, come il prosciutto! Chi lo sa. Però il tuo racconto mi ha fatto voglia di ritornare, presto. Ti abbraccio e ancora bello bello bello il tuo blog! Pat

    1. E già! questi posti li ho scoperti anche grazie ai tuoi suggerimenti e te ne sono molto grata… mi è rimasta l’acquolina in bocca per il ristorante di carne che mi avevi consigliato a Madrid ma che era chiuso per ferie! Anch’io come te sono una carnivora :)
      Forse nella tua vita precedente eri spagnola davvero… Io devo ammettere che parlare lo spagnolo mi è risultato un po’ ostico, mi riesce meglio boffonchiare un po’ di francese ;D

  5. Che bello leggere della Spagna…mi fa ricordare il mio viaggio e il polpo alla gallega che mi è piaciuto taaaantissimo!!! E poi vedo il tuo entusiasmo tra una riga e l’altra…che piacere averti conosciuta :D
    un bacione ^_^

  6. Che bel vestitino meraviglioso ti sei fatta! Mi piace! Caldo e accogliente! E devo dire da scellerata che sono che quasi quasi preferisco le indicazioni di piatti e ristoranti a quelle d’arte :-)))) Grazie come sempre per i tuoi resoconti golosi! Baci

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *