Torta degli addobbi (o torta di riso)
Buongiorno e buon lunedì! Inizio la settimana in dolcezza, così come l’avevo chiusa. Un dolce della tradizione bolognese che ho imparato da Alessandra Spisni quattro anni fa durante il corso di sfoglia e che, dato l’alto tasso zuccherino mi sono permessa di rifare poche volte in questi anni. Amo i dolci prepararti con il riso, per me hanno il sapore dell’infanzia. Le frolle di riso (o risini) erano gli unici dolci che mangiavo da piccola quando, a sentire i miei genitori, era difficilissimo farmi assaggiare qualsiasi cosa. Con le “paste di riso” si assicuravano di avermi dato un po’ di calorie spendibili nella giornata.
La ricetta della torta degli addobbi è molto simile a quella descritta da Artusi ne “La scienza in cucina” dove il liquore era sostituito dall’uso di 4 mandorle amare e i canditi misti erano esclusivamente di cedro. In questo caso l’uso del liquore come bagna non rende questa torta adatti ai più piccoli, nel caso abbiate dei bimbi vi consiglio di sostituirlo con dell’essenza di mandorle amare o, se le trovate, con delle vere mandorle amare da sminuzzare all’interno. Poche però che sono leggermente tossiche.
Come si vede in foto le porzioni sono piuttosto piccole ma vi assicuro che dopo due losanghe vi sarete saziati e avrete soddisfatto la vostra voglia di dolce. Iniziamo la settimana così, con un dolce tradizionale e il cielo grigio fuori dalla finestra… Benvenuto autunno!
Torta degli addobbi (da una ricetta di A.Spisni)
- 1 litro di latte intero
- 5 uova
- 100 g di riso originario
- 230 g di zucchero
- 100 g di mandorle tritate
- 80 g di canditi misti
- 50 g di amaretti sbriciolati
- 6 cucchiai di liquore di mandorla amara
- scorza di limone
Portare a ebollizione il latte e aggiungere il riso, lo zucchero e due pezzi di scorza di limone. Lasciare cuocere per 40/45 minuti, togliere dal fuoco e unire le mandorle, i canditi e gli amaretti precedentemente sbriciolati. Lasciare raffreddare il composto mescolando ogni tanto, eliminare le scorze di limone. In una ciotola sbattere le uova e, una volta freddo l’impasto, aggiungerle ad esso.
Versare il composto in una teglia rettangolare di 20 x 25 cm circa, rivestita di carta forno e cuocere in forno a 150° per un’ora e mezza. Appena sfornata bagnare la superficie con il liquore alla mandorla amara. Lasciare raffreddare completamente prima di toglierla dallo stampo. Tagliarla a losanghe o quadrotti.
Buonissima la torta di riso! Eh sì, fa molto comfort food! :)
Buon lunedì!
p.s. bella la nuova veste del blog! Mi ero persa i cambiamenti: non avevo più aggiornamenti tuoi né in bacheca né sul blogroll, ma ho rimediato! :D
Ho il libro della Spisni ma non ho notato questa ricetta, perché altrimenti l’avrei subito provata perché io amo alla follia i dolci di riso. E questa torta così modesta di aspetto ma così golosa nel contenuto e’ proprio nelle mie corde. Buona settimana carissima! Bisou, Pat
Che delizia! L’adoro tanto anche io il riso e quindi segno subito la ricetta!
Buon lunedì carissima Marina! ;-)
Quando l’ho vista, nella foto, non avrei mai detto essere dolce! La mia nonna fa sempre la torta di riso (e come riesce a lei, non riesce mai a nessuno), ma è salata. Chissà nella versione dolce se le piacerebbe! un abbraccio e buon lunedì!
Io adoro le torte di riso!!!
Nonostante siano per me un'”invenzione” relativamente nuova, mi fanno sempre sentire un po’ bambina… Dev’essere per quella dolcezza dal gusto così ‘rotondo’, sì! ;)
Da noi la torta di riso si fa salata, a casa mia è il classico finger food per le gite fuori porta! Quella dolce invece l’ho assaggiata a Bologna, ma mi sono mai cimentata. Segno la tua ricetta e chissà che un giorno di questi….
Camy
Anche io adoro i dolci fatti con il riso e queste dolci losanghe mi ispirano proprio…da provare!! Un bacione cara Marina!
Grazie Marina, mi hai fatto tornare ai sapori della mia ( lontana)infanzia ,e’ da tanto tempo che non la preparo, la rifarò’ molto presto!!!!!! A Bologna era tradizione offrire questa torta al pranzo del matrimonio. Buona giornata Angela
Grazie a te Angela, l’idea di averti ispirata in cucina mi fa molto piacere! A presto
già lo adoro! sarà che adoro il riso ? ;-)
ciao cara, perdonami ma il blogroll non mi dava i tuoi aggiornamenti. ora riprovo a fare il setting.
un abbraccio!
vaty
E questa te la rubo, adoro la torta di riso. Però bisogna aspettare che il mio tasso glicemico cali…ahi se deve calare!!! Oggi qui a Roma c’è il sole…te ne mando un po’?
Baci grandi cara
Mari, anche io adoro i dolci col riso! Intero e in farina. Le torte, i biscotti..per non parlare del budino..
E poi mi danno sempre l’idea di esser belli leggeri quindi non mi sento mai in colpa…in fondo il riso fa un gran volume ;)
Le torte di riso, quando ben fatte come la tua, sono veramente deliziose.
eccola la torta di riso!! Anche la mia mamma la prepara ed è buonissima. Adesso confronto le ricette.
Brava Mari anche a quest’ora ne mangerei una fettina :-)
un abbraccione
ecco, a me la torta di riso noi fa impazzire. per amore preparo i budini di riso, ma non ho una gran passione per questo tipo di dolce. eppure, questa tua ricetta, mi stuzzica ;-)
Che buona questa torta e poi tagliata così mi sembra perfetta per non mangiarne troppa :-) Baci
Di domenica, dopo la messa, si andava da Soriani a prendere le “paste” (un vassoio incartato e infiocchettato) che io e mia sorella tenevamo tra le mani, a turno, fino a casa. La mia preferita era la “pasta” di riso… per anni ho mangiato solo quella :D
Che dolce ricordo! Grazie Marina perchè è da un po’ che non la faccio…
mi sono trovata bene con 150 g di zucchero. Hai mai provato a diminuirlo un po?
Buona giornata!
Questa torta mi ha fatto ricordare quella che preparava la mia mamma. Grazie!
Un caro saluto
Erika
Oh mamma, io vado matta per la torta di riso e dato che in casa piace solo a me sono “costretta” a mangiarmela da sola, quindi non sono proprio convintissima che mi sazierò dopo due losanghe :o)
Lo sai vero che mi hai fatto venire una tale voglia che sto seriamente pensando di alzarmi e mettermi ai fornelli? aiuto!