Risotto al gorgonzola e fave di cacao

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Il potere che ha il risotto su di me è incredibile. Ci sono preparazioni che, pur non facendo parte della tradizione familiare, pur non avendo un legame con i prodotti del territorio sono in realtà legate a filo doppio con noi. Per me questo piatto è il risotto. Sarà la sua consistenza morbida e suadente, sarà la preparazione che ha un non so che di alchemico, sarà il suo aspetto che invita ad infilarci la forchetta  ma per me rimane una preparazione da riservare ai giorni speciali, o meglio ancora, da fare quando si vuole regalare un tocco speciale alla giornata.

Di sicuro non può mancare del buon burro e un bicchiere di vino aromatico quando decido di prepararlo. E naturalmente il riso deve essere di buona qualità. Io lo intuisco dal profumo, quando apro una confezione. Un aroma dolce e leggerissimamente vanigliato è già una sicurezza. Quando sono stata al salone del Gusto ho avuto la possibilità di approfondire la conoscenza con alcuni prodotti piemontesi grazie a Biteg. E, insieme ad una confezione di riso Vialone Nano, ho ricevuto un depliant del Consorzio Tutela Valorizzazione riso italiano con elencati i segreti per preparare un buon risotto. Regole semplici ma è sempre bene ripeterle, che dite?

  1. Si deve partire da un riso di buona qualità. Ben conservato, lontano da umidità e odori forti che il riso assorbe con facilità.
  2. Il riso va tostato nell’olio/burro (io rigorosamente burro) a fiamma moderata per fargli perdere l’umidità e far assorbire il condimento, per questo la pentola nella quale fare il risotto deve essere larga e bassa.
  3. Il vino deve essere fatto evaporare completamente per lasciare nella pentola solo il suo sapore.
  4. Il brodo o l’acqua devono essere bollenti quando vengono aggiunti poco alla volta al riso e devono coprire in modo uniforme il riso in cottura.
  5. Per mescolare il riso usare un cucchiaio di legno.
  6. Importante: non lavare mai il riso prima della cottura.

Poche regole ma indispensabili per la riuscita di un buon risotto, aggiungo che la mantecatura va sempre fatta a fuoco spento. In questo modo si otterrà la cremosità che tanto mi piace!

Buona giornata :)

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Risotto al gorgonzola e fave di cacao (per 2 persone)

  • 160 gr di riso Carnaroli o Vialone Nano
  • 20 gr di burro
  • 1 cipolla piccola
  • 300 ml di brodo vegetale
  • 1 bicchierino di vino passito (tipo Moscato Passito)
  • 60 gr di gorgonzola dolce
  • 6 fave di cacao

Tostare per qualche minuto le fave di cacao in padella, in questo modo sarà più semplice eliminare la pellicola che le riveste. Tritarle grossolanamente usando un batticarne, mettendole in un sacchetto per non disperdere le briciole. Scaldare il burro in una casseruola dai bordi bassi e farci soffriggere la cipolla tritata finemente. Dopo 3 minuti aggiungere il riso e tostarlo fino a quando diventa quasi trasparente. Sfumare il riso con il vino passito e continuare la cottura aggiungendo brodo bollente alla volta e mescolando costantemente fino a quando non risulterà al dente (ci vorranno circa 15/18 minuti). Spegnere il fuoco e aggiungere al risotto il gorgonzola tagliato a pezzetti e metà delle briciole di fave di cacao. Mescolare velocemente e coprire la pentola con il coperchio, lasciare riposare per 3 minuti. Trascorso il tempo mescolare nuovamente e servire nei piatti guarnendo con le briciole di cacao tenute da parte.

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21 thoughts on “Risotto al gorgonzola e fave di cacao”

  1. burro burro e ancora burro…d’accordissimo con te, il riso si tosta nel burro :D
    con il risotto non si sbaglia mai, è anche uno dei miei piatti del cuore e cucinarlo è la cosa più rilassante del mondo ^_^
    bacioni!!!!!!!!!!

  2. Come ti capisco…. il risotto ha davvero qualcosa di magico. La preparazione che richiede cura e attenzioni, la consistenza… da lombarda acquisita ormai ho fatto mio il risotto e lo uso sia come primo piatto che come contorno, non potrei più farne a meno! E poi, anche preparare il brodo come si deve, per fare in modo che il risotto diventi ancora più buono… si capisce che mi piace fare i risotti???? :-)))
    Gorgonzola e fave di cacao deve essere davvero speciale!!! Bravissima!!!!

    Ciao Marina, grazie mille per gli auguri che ricambio con affetto! Un bacione

  3. Ciao Mari:* ad ottobre ho avuto la fortuna di frequentare uno stage al Pepe Verde e il tema era proprio il Riso. Ho imparato tantissime cose e sopratutto ad apprezzare ancora di più qualità e potenziale dei chicchi… concordo sulla teoria dei profumi, grazie per i chiarimenti che fa sempre piacere leggere ed approfondire:) mi piace molto come hai abbinato i sapori e l’aggiunta di fave di cacao danno un tocco originale e chic al piatto … complimenti di cuore:* un abbraccio e buona giornata:)

  4. Non puoi che trovarmi in sintonia con te, sul potere del risotto.
    Per me è il Comfort food per eccellenza proprio, la sua preparazione medio lenta, il rimestamento, mi tranquillizza e seda proprio.
    Pure un risotto di quelli che ogni foodblogga impallidirebbe, da cuocere nel brodo di dado.
    Uccidetemi pure, ma non so voi. Io ultimamente mi dimentico di mangiare, e mentre mi asciugo i capelli quella è la preparazione meno dolorosa. Poi rigorosamente dopo, ci ficco dentro un bel formaggino della Galbani.
    Che dichiarazioni scottanti che mi fai fare questa mattina, mia Maròina =)
    Passo di qui per un salutino, oggi siamo vicine ma sono strapiena (anche le mie ovaie lo sono=) e magari domani è più tranquilla, sempre che sia ancora qui.
    AAaaa la vita.
    Keep in touch my beloved.
    E vieni a Bologna, che tu e Chizu siete state separate alla nascita e devo presentartela.

    1. Mi infilo nel commento ma quando ho letto il nome CHIZU non ho potuto non scrivere: lei è bravissima, la conosco solo tramite web e ci siamo scritte via email per una richiesta di quotazione per una sua opera. Posso venire anche io a Bologna per conoscerla?! Devo farle i complimenti di persona… :-)

    2. Vero a te perdono tutto, non potrei fare altrimenti, mi disarmi ogni volta :)
      E sappi che Maroina è un nomignolo che usano alcuni amici a cui sono molto affezionata e da oggi sei assolutamente autorizzata anche ad usarlo anche tu perché mi calza a pennello anche se tu non ci credi!!!
      Ti mando un bacio fino a Santa e Chizu la voglia conoscere assolutamente (e con me porto la Robi che ne è un’estimatrice sfegatata, vero Ro?!)

  5. ancora formaggio?!! :-P eheheheheh….
    Da brava milanese, il risotto è uno dei quei piatti che mi scorre nelle vene, mia nonna faceva un risotto con lo zafferano da far impallidere il migliore dei cuochi. Purtroppo non ho avuto modo di imparare a farlo, ma ricordo ancora il sapore.
    Questo abbinamento da palati tosti, è davvero da provare.
    ti abbraccio

  6. per me , invece, è una tradizione di famiglia e lo faccio spesso, per fortuna piace molto anche a mio marito che, essendo romagnolo doc, non lo mangiava quasi mai, il tuo è molto originale, quasi quasi… ho anche le fave di cacao…!
    un bacione :-)

  7. Risotto risotto risotto… non ci stanchiamo mai di ripeterlo, di cucinarlo e di mangiarlo…
    anche noi lo adoriamo!
    gustosa questa ricetta, mi piace l’uso delle fave di cacao.
    baci
    ficoeuva

  8. non sono i primi piatti quello a cui non so rinunciare, ma il risotto potrei cucinarlo anche per me sola. il risotto è il rito. ma il gorgonzola io lo metto solo sugli gnocchi. perchè, perchè sono così abitudinaria?

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