Dolcemente Pisa e le altre…
…dieci cose da non perdere a Pisa.
Se avete già deciso di andare a Pisa in occasione di Dolcemente 2014 leggete pure il post perché potreste perdervi alcune chicche e non voglio avervi sulla coscienza. Se invece non sapete cosa sia e cosa si può fare soggiornando un paio di giorni a Pisa… beh, questo è il post che fa per voi!
Un decalogo rigorosamente in ordine sparso che ho voluto stendere anche per me, sia mai che mi dimentichi qualcosa visto che la voglia di tornare non mi manca.
1) La vista del borgo di Vicopisano dall’oleificio “Il Frantoio”. La campagna pisana è un regalo per gli occhi, con paesaggi che cambiano e borghi piccoli e arroccati che ti conquistano. Se avete voglia di assaggiare (e acquistare) dell’olio buono, biologico e con una bassa acidità vi consiglio di cercare il Frantoio di Vicopisano della famiglia Bovoli. Oltre al loro prezioso extravergine non declinate l’invito e degustate anche quelli aromatizzati ottenuti per frangitura a freddo di olive e limone, rosmarino, aglio… tornerete a casa con un vero bottino aromatico. E mentre siete lì, godete del panorama che vi sta intorno. Dall’oleificio infatti si vede il borgo di Vicopisano dominato dalla rocca progettata dal Brunelleschi, una skyline di tutto rispetto.
2) La Torta co’ Bischeri. Sicuramente all’interno di Dolcemente 2014 non potrete non trovarla, è un dolce tipico pisano dove con bischeri si intendo le piccole protuberanze triangolari lungo i bordi. Una base di pasta frolla ripiena di cioccolato, riso e spezie che è oggetto di sfide durante le sagre ed è un marchio registrato che appartiene al comune di San Giuliano Terme. Noi l’abbiamo assaggiata all’interno della gastronomia “F.lli Sbrana” conosciuta anche come Casa del Prosciutto. Qui due fratelli si sono divisi equamente i compiti e Michele, che ha preso in mano la produzione dolciaria, ci ha raccontato e mostrato come si prepara questa crostata speciale. Se volete portarvene a casa una puntate il navigatore su Gello di San Giuliano (PI).
3) Angeli di Mitoraj. Confesso, non conoscevo Igor Mitoraj, ma ne sono rimasta incantata. La mostra Angeli, allestita all’interno dell’Opera del Duomo e al Museo delle Sinopie, inaugura questo nuovo luogo espositivo con un allestimento che somiglia ad una rappresentazione teatrale. Io l’ho visitata con una guida d’eccezione, il prof. Ilario Luperini che ha saputo trasmetterci la poetica artistica di Mitoraj. Le opere, per lo più sculture, appaiono come grandi statue antiche, frammentate e incastonate di dettagli e piccole finestre da cui spesso si affaccia Medusa, figura quasi beffarda che tramuta in pietra chi la guarda. Alcune opere sono struggenti, come l’Icaro caduto che si trova sul prato di piazza dei Miracoli. Mitoraj desidera stare dalla parte degli eroi che hanno tentato l’impresa, pur ritrovandosi a perderla in un eterno desiderio di libertà. Dopo Dolcemente fate tappa qui, non perdetevela!
- Aperta fino al 15 gennaio 2015
- Biglietto 3,00 €
- info: www.opapisa.it
4) Visitare Pisa con una guida turistica appassionata. La piazza dei Miracoli è cosa nota e con una guida alla mano ve la sbrigate bene anche da soli… ma la città, quella va scoperta “accompagnati” magari fermandosi un paio di giorni in più. Scoprirete che c’è molto altro oltre la torre pendente! Ecco quindi che con Alessandro Barbagna abbiamo saputo perché un quartiere ha un nome originale come “Kinzica”, oppure cosa si nasconde dietro il colore acceso di un palazzo o la bellissima decorazione in cotto o perché no, qualche nota hot sulla storia dei quartieri a luci rosse prima della legge Merlin. Insomma di sicuro avere una persona preparata ma che sa rendere divertente una visita guidata non è cosa da poco e noi “l’avemmo” ;)
5) Il miele di spiaggia. Nel parco naturale di Migliarino, di San Rossore e Massaciuccoli vicino alla vegetazione e alla dune si trovano delle arnie che non vengono mai spostate e di cui si prende cura, fra gli altri, Donatella Baldi. Se riuscite ad incontrarla a Dolcemente e a farvi raccontare come viene prodotto questo miele noterete anche con quanto amore e dedizione si occupa delle sue api e ne resterete affascinati. Il miele da spiaggia ha note di resina e un particolare che lo rende ancora più interessante: ha il profumo dell’elicriso, pianta dai fiori gialli che cresce lungo il litorale ma che non ha polline. Le api quindi “catturano” l’olio essenziale che va ad aromatizzare il miele e a rendere questo prodotto assolutamente eccezionale. Se siete a caccia del prodotto di nicchia, ecco questo è quello che fa per voi!
6) Il ristorante Squisitia. Servono 2 o 3 giorni anche per poter assaggiare con calma i piatti dei vari ristoranti della città. Tra questi vi consiglio il ristorante dell’hotel San Ranieri di Pisa. Un po’ fuori dal centro storico, un hotel di design con una sala ristorante un pochino asettica per i miei gusti ma che ha saputo conquistarmi con i suoi piatti. Il ristorante Squisitia ha tra le sue proposte piatti tipici preparati con prodotti del territorio: dalla cecina con carpaccio di Mucco Pisano, alla guancia di manzo con patate (e non sto a ripetere quanto ami la guancia, vedi QUI!) fino alla ricotta con miele di spiaggia e cioccolato. Insomma, dietro un’apparenza fredda si nascondeva un menù ricco di tradizione, come piace a me.
7) Hotel Bagni di Pisa, questo è un regalo. A San Giuliano Terme c’è un edificio storico del 1700, antica residenza estiva della famiglia dei Lorena, che è diventato un elegante resort con centro termale e Spa. Inutile negarlo: Bagni di Pisa Palace & Spa è davvero un posto speciale dove potersi fermare a dormire nelle suite con le volte affrescate, bere un bicchiere di spumante comodamente seduti su una poltrona di velluto rosso, lasciarsi massaggiare dalle operatrici del centro benessere (la mia si chiamava Paola ed è stata impeccabile), sorseggiare una tisana nella saletta relax (chiamata delle Regina) e per cena assaggiare un filetto di san pietro in olio cottura con crema di topinambur che difficilmente dimenticherò.
La struttura è suddivisa in tre nuclei: al centro il Palazzo con le sale intorno al quale si trovano le due ali con le stanze e i due corpi delle terme chiamati di Ponente e di Levante. Gli ambienti delle terme di Levante sono stati recentemente restaurati con interventi di tipo conservativo (e per un’archeologo questo è importante!) al centro del quale c’è la grande vasca chiamata Bioaquam, incastonata tra archi e lesene dell’edificio granducale. Ai lati della grande vasca due stanze con vasche terapeutiche più piccole chiamate Bagno di Mercurio e bagno di Minerva, con acqua ad alta percentuale salina da una parte e con forti getti idromassaggio dall’altra. E dopo un trattamento termale non c’è niente di meglio di una cena di pesce, leggera e gustosa al tempo stesso. Il ristorante Dei Lorena si trova al terzo piano della struttura centrale, dalle sue finestre si gode di una vista splendida e ai tavoli il servizio è cordiale ed attento. Un posto da sogno, dove fare bei sogni…
8) La gelateria De Coltelli. Questo posto merita una visita, anzi due o tre. Quest’anno l’edizione di Dolcemente è dedicata alle spezie, antica merce di scambio per una delle città della Repubblica Marinara e nella gelateria De Coltelli le spezie sono utilizzate con sapienza in abbinamento alla frutta e alle creme. Di tutti i gusti non dimenticherò “mela e macis” e nemmeno “pera e pepe rosa”. Che poi ripensandoci anche la liquirizia e la crema allo zafferano… Materie prime biologiche e frutta di stagione sono i loro ingredienti di base quindi non storciamo il naso se non troviamo la fragola ma lasciamoci guidare dalle ragazze che dietro il banco suggeriscono abbinamenti originali: loro conoscono bene quello che vi offrono.
9) Modigliani et ses amis. La mostra di Modigliani, allestita a Palazzo Blu va visitata tanto quanto quella di Mitoraj; in questo caso l’artista è molto più conosciuto al grande pubblico, è toscano, livornese per la precisione. La mostra si articola intorno a 70 opere che ne raccontano il percorso artistico tra l’Italia e Parigi. Il fascino della dannazione e del rapporto intenso con altri artisti importanti dell’epoca sono raccontati all’interno dell’esposizione.
- Aperta fino al 15 febbraio 2015
- Biglietto: 10 € (con audioguida)
- Info: www.modiglianipisa.it
10) Pranzare al Ristoro il Giardino Nascosto. Chiudo il decalogo con un locale piccolo, accogliente e con dei proprietari che hanno molto da dire. Il locale si trova a Coltano, immerso in una pineta, quasi nascosto allo sguardo dell’avventore affamato. Ma qui bisogna arrivare con calma per farsi raccontare dal giovane proprietario e dai suoi genitori la storia dei rigatoni lardiati o come si prepara il peposo dell’Impruneta. Piatti della tradizione povera che si mescolano ad altri più insoliti come una crema di zucchine e liquirizia.
Per finire il motivo principe per andare a Pisa il prossimo fine settimana: Dolcemente, giunta alla IX edizione, è una manifestazione dedicata all’arte dolciaria che quest’anno si concentrerà sul rapporto fra dolci e spezie. Dal 22 al 23 novembre all’interno della Stazione Leopolda di Pisa ci saranno show cooking, incontri con chef stranieri (paese ospite quest’anno è la Turchia), degustazioni guidate e naturalmente prodotti d’eccellenza provenienti da tutta l’Italia. L’occasione è ghiotta e come detto sopra Pisa merita di essere visitata con calma e Dolcemente può essere la prima tappa!
PS: naturalmente in tutto questo non ero sola! Grazie a Martina, Aurora, Ornella, Silvia e Monica mie compagne di viaggio. Un grazie sentito anche ad AIFB che ci ha permesso di partecipare a questo Blog tour. E infine grazie a Martina Di Colo e Kinzica Sorrenti per averci coordinate, accompagnate e sopportate ;)
Questo sì che è un decalogo con i fiocchi :-)
Grazie dell’utile guida, e complimenti per la consueta grazia con cui hai raccontato la nostra città.
Un abbraccio Marina, a presto!
Un abbraccio a te Aurora e grazie per le tue parole :)
Un utilissimo e ben fatto decalogo! Un abbraccio SILVIA
Grazie Silvia :*
Proprio bella Pisa e il nostro tour raccontato in questo modo..Hai avuto una bella idea! Un bacio Mari…Domani sarà online il mio di report…:)
Non vedo l’ora di leggerlo Marti! A presto