Tragici muffins per l’MTC 43
La classicità ha sempre avuto su di me molto fascino. Da studentessa mi struggevo davanti alle statue candide e sinuose, intrise di storia e crescendo ho amato i testi classici. Fino a qualche anno fa (ora non so perché non ci sono più in cartellone!) durante il Plautus Festival non mancavo all’appuntamento della rassegna plautina con la tragedia. Le tragedie greche, oltre ad essere un modo di dire molto simpatico per indicare chi fa troppo lagne, sono in realtà ancora di un’attualità sconvolgente, in particolare quelle di Euripide.
Per l’MTC di questo mese mi sono quindi affidata a lui e a una delle più commoventi e lucide opere che ha portato in scena: Le Troiane. Siamo a Troia ormai distrutta e saccheggiata, i soldati troiani sono morti e le loro compagne e i figli sono stati fatti prigionieri. Il personaggio principale è Ecuba, madre di Paride “rapitore” di Elena colei per cui è cominciata la guerra.
Intorno a lei ruotano le altre figure femminili sottomesse e obbligate a partire con i vincitori: Cassandra la figlia delirante che ricorda tantissimo l’Ofelia di Shakespeare, Elena che si presenta bella e superba invece che pentita e infine Andromaca madre disperata a cui verrà ucciso il piccolo figlio, Astianatte.
Ora, letto così l’esclamazione di molti sarà “mamma che noia e tristess!” (giudici potete dirlo, non mi offendo!) l’invito che vi faccio però e quello di provare a prendere in mano questo testo e a leggerlo o rileggerlo: ci troverete tutta la tragicità delle guerre moderne, dove le donne del popolo vinto vengono catturate e rese schiave come ulteriore spregio e i loro figli uccisi per impedire una qualsiasi successione… E’ dolore, rabbia e insieme voglia di riscatto e Euripide con lucidità ci entra dentro fino in fondo, tanto più che secondo le fonti questa tragedia venne messa in scena per gli ateniesi dopo che questi si erano macchiati di crimini come quelli descritti nei confronti di un popolo vinto.
E la ricetta, come faccio ad avvicinarla a questo dramma?! Perché Francesca oltre ad averci regalato le millemila dritte per avere un muffin coi fiocchi voleva proprio che prendessimo ispirazione da un testo per la nostra ricetta della sfida. Semplice andiamo in Grecia e in Turchia, tocchiamo Atene e Troia con gli ingredienti e i profumi che sprigionano, cercando come spesso faccio di mediare fra antico e moderno, fra farina bianca e integrale, fra sesamo e mandorla amara, tra bianco e nero. Niente burro ma olio d’oliva, niente zucchero bianco ma solo miele millefiori. Ecco quindi i muffins troiani :D
Muffins miele, mandorle e sesamo
- 130 g di farina 00
- 120 g di farina di grano integrale
- 8 g di lievito per dolci
- la punta di un cucchiaino di bicarbonato
- pizzico di sale
- 70 g di mandorle
- 10 g di mandorle amare
- 20 g di sesamo bianco
- 20 g di sesamo nero
- 80 g di olio extravergine d’oliva
- 2 uova
- 100 g di latte intero
- 120 g di miele millefiori
Prima di tutto leggere le indicazioni di Francesca per realizzare i muffins, poche ma fondamentali dritte per non sbagliare mai più.
Prima di accendere il forno assicurarsi di:
1) tostare in padella i semi di sesamo per qualche minuto e farli raffreddare;
2) se il miele è cristallizzato scioglierlo mettendo il vasetto a bagnomaria per qualche minuto, basterà a farlo tornare liquido
3) utilizzando un mixer tritare le mandorle fino ad ottenere una farina non troppo fine, per aiutare a non surriscaldarle ho messo un cucchiaio di farina integrale.
Ora: accendere il forno a 190°. Procurarsi i pirottini o rivestire uno stampo per muffins con carta da forno. Unire tutti gli ingredienti secchi in una ciotola dopo averli setacciati, nel caso della farina integrale setacciarla un paio di volte: farine, lievito, bicarbonato, sale, farina di mandorle. In un’altra ciotola sbattere con una frusta le componenti liquide fino ad amalgamarle: olio, latte, uova e miele. A questo punto unire le componenti liquide alle farine e con un cucchiaio mescolare le due parti per una decina di volte, deve restare grumoso (ma se avete letto i consigli di Francesca già sapete il perché). Versare l’impasto nei pirottini, infornare e abbassare a 180° la temperatura del forno. Nel mio caso i pirottini erano piuttosto grandi e la cottura è stata di circa 35/40 minuti, regolarsi sulla base delle dimensioni. (Ricetta per 10 muffins
Con questa ricetta partecipo all’MTC 42:
Noooo, tu con questo post mi riporti indietro di tipo 12/15 anni, dritta dritta sui banchi del liceo classico!
Mai avrei pensato ad un muffin “drammatico” così delizioso!
Bravissima, Marina (ma che te lo dico a fare?)
A presto (per davvero),
Giulia
Per davvero davvero :D Non vedo l’ora Giulietta :*
PS: bei ricordi quelli del liceo, eh?!
Bello!!! Che bello che tu ti sia ispirata a Euripide! Bravissima mi piace tanto questo post e mi piacciono tanto i muffin!
Un bacione
Grazie Elisa, come sempre vado indietro, anche con i libri… mai stata “moderna” e sul pezzo ;)
Mi hai riportatat a Siracusa dove in Estate recitano le tragedie greche…..aaaaaaaaaaaaaaaah..ma nei tui muffin non ci vedo nulla di tragico!
Ma l’invidia hai idea di cosa sia?! ;)
Posso solo immaginare la bellezza delle rappresentazioni a Siracusa…
Che bello trovare ancora qualcuno che apprezzi Euripide! Ho un amore viscerale per l’antica Grecia, nato quando ero piccina e sfogliavo con il babbo libri di archeologia. Da lì sono passata al mitico “Giulio Cesare” di Rimini, poi lettere classiche… e sempre più spesso ormai, ahimè, incontro persone che quando sanno cosa ho studiato mi guardano con sufficienza dicendo “ma tanto a cosa servono tutte quelle robe vecchie?!”… mi cascano le braccia!!! Grazie allora. Sicuro sicuro che questi muffin qui li proverò!
Le robe vecchie servono sempre, acquistano valore con il tempo diglielo quando ti dicono certe cose… ;)
Provali!
Leggendo il titolo mi ero anche preoccupata :-) poi leggendo la fonte della tua ispirazione mi hai letteralmente conquistata. Amo le opere antiche, i racconti epici, le tragedie come questa de Le Troiane, che si rivelano come dici tu sempre così attuali nonostante siano state scritte qualche centinaio :-) di anni fa.
Perfetti i tuoi muffins, crocevia mediorientale, profumati e gustosissimi! Assolutamente da provare la sostituzione dello zucchero col miele, l’uso dei due tipi di sesamo nell’impasto per una consistenza diversa e un bell’effetto visivo.
Sempre grandissima!
Grazie infinite!!
Lo sapevo che ti avrei messa in allarme (scherzetto!) :D
L’idea è partita proprio dagli ingredienti, ho letto le ricette dei dolci turchi dove miele, sesamo e frutta secca non mancano mai…
Grazie ancora a te per questa ricetta e per aver condiviso con noi i tanti piccoli segreti per avere muffins perfetti!
Baci
Per fortuna di “drammatica” c’è solo la storia.
I tuoi muffin sono perfetti e golosissimi!
Nicol ;)
Marina, lo sai che alla parola “Le Troiane” ho rivisto un’interrogazione del liceo e la faccia della mia professoressa con i capelli un po’ cotonati? :D Incredibile come un dettaglio del passato torni così nitido, con un click della mente… ma magari a scuola avessi avuto a merenda questi muffin! Sono una fan del sesamo nero e anche esteticamente qui è perfetto!
Un abbraccio e buon weekend!
Ecco la mia più grande paura era farvi tornare al liceo… ;) Spero che con il sesamo nell’impasto tu mi abbia perdonata, un abbraccio enorme
I tuoi muffin sono strepitosi, i miei ricordi legati alle troiane un po’ meno (brutto rapporto con la prof di greco al liceo!).
Complimenti.
:*
Aiutoooo! Solo per te Chiara un vagone di muffin :*
Uno dei miei più grandi rimpianti è quello di non aver fatto il Liceo Classico.
Ho studiato al Linguistico invece, una scelta tutta mia ed estremamente felice, sia chiaro, ma del Classico mi è mancato appunto lo studio della splendida mitologia greca, appena sfiorata alle Medie.
Con il racconto di questa splendida tragedia mi hai fatto venire voglia di prendere in mano qualche libro di mitologia. Credo proprio che comincerò da Euripide. ;-)
E che dire di questi muffins? Mi piacciono da morire, sia per la scelta accurata degli ingredienti, sia per l’accostamento e il bilanciamento dei sapori.
Veramente brava.. cosa che del resto non dubitavo!
Un abbraccio.
Mapi ti confesso una cosa: neanch’io ho fatto il Liceo ma un molto più modesto Istituto d’arte e senza neanche grandi risultati… Poi l’università ha colmato solo in parte queste grandi lacune. Ma l’esame di drammaturgia greca e romana mi è rimasto nel cuore e appena ho potuto mi sono lanciata a teatro :)
Sono felice che tu abbia apprezzato questi muffin, modesti in verità da molto molto buoni!
Ma questi muffin sono bellissimi! Hanno una cupoletta perfetta!!!
E poi (scusa la mia deformazione personale) posso veganizzarli talmente facilmente!!!
Mi piace tanto l’ispirazione da cui sono nati :-)
Manu invece scusami tu: come veganizzo le uova?! :)
Grazie cara
Ho dimenticato le uova!!!!!!!! Ce ne vanno 2, spero che non ti sia già cimentata Manuela :/
ahahahah… tragici muffin! Credevo a una débâcle e invece… me stolta! Come ho anche solo potuto pensarlo, visto che chi li aveva fatti eri tu?
Dunque questi muffin, belli belli e “argomentati”, con l’olio al posto del burro… tu non sai che non siamo mai state più vicine ;)
Grazie per il post, che fa riflettere. :* <3
Grazie a te per riempirmi sempre di complimenti… riesci a farmi arrossire anche dietro ad uno schermo, mannaggia a te ;)
questi muffins sono troppo carini e di certo non hai annoiato nessuno…ma devo dire che è il bordatino che mi ha conquistata!!!devo assolutamente prepararlo ^_^
un abbraccio
Mi sono avvicinata al teatro Greco per caso e mi è piaciuto tantissimo, tanto da riprendere dei testi per capire meglio.
Mi sono piaciuti anche i tuoi muffins …. e non per caso.
Brava.
Nora
hai dato vita ad un capolavoro complimenti marina
gli elementi uniti tra loro sono perfetti