Torta integrale di ricotta

Un dolce da credenza… non è un bel modo per chiamare una torta classica? Di quelle  morbide, che profumano di zucchero e farina. A me piacciono molto, soprattutto per la colazione. Non stancano mai e questa in particolare è decisamente leggera: niente burro o olio evo, solo ricotta di pecora (che è la ricotta migliore nei dolci, qualsiasi dolce) e farina integrale di grano tenero Gentil Rosso. Questa farina l’avevo già usata qui, è un grano “antico” o meglio, una tipologia che veniva coltivata agli inizi del ‘900 e che poi è stata abbandonata a favore di rese più produttive ma alcuni giovani produttori hanno scelto di tornare a produrlo. Scelte controcorrente che mi piacciono un sacco :)

E anche se le temperature iniziano ad alzarsi e da ieri è ufficialmente primavera, che ne direste di accendere il forno questa sera per portare sulla tavola di domani mattina una torta semplice come questa? Vi piacerà, ne sono sicura.

Buon fine settimana!

Torta integrale di ricotta

  • 150 g di farina di Gentil Rosso integrale
  • 50 g di farina 00
  • 150 g di zucchero
  • 200 g di ricotta di pecora
  • 2 uova codice 0
  • 8 g di lievito per dolci
  • la scorza di un limone
  • 1 cucchiaio di rum scuro (facoltativo)

Setacciare la ricotta e tenerla da parte. Separare i tuorli e lavorarli con lo zuccherousando le fruste fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungere la ricotta, la scorza di limone grattugiata e il rum. Incorporare le farine setacciate insieme al lievito e lavorare l’impasto*. Montare gli albumi a neve ferma. Aggiungere una prima metà degli albumi all’impasto mescolando con delicatezza e poi l’altra metà.

Rivestire una tortiera da 20 cm con carta forno bagnata e strizzata, versare il composto all’interno e infornare a 180° per 35/40 minuti (fate la prova stecchino).

*Potrebbe risultare un po’ troppo legato ma non spaventatevi, aggiungendo gli albumi si ammorbidirà.

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24 thoughts on “Torta integrale di ricotta”

  1. Adoro le ‘torte da credenza’.. sono così semplici, corpose, rassicuranti e deliziose.. la tua è veramente una meraviglia cara! Complimenti, un abbraccio e buona giornata! <3

  2. Io che sono nella fase “farina integrale” figurati se non la provo questa torta!!! ps= sono riuscita finalmente a sistemare il blogroll… ora non me li perdo più i tuoi aggiornamenti :)

  3. La definizione dolce da credenza è favolosa. Anche perché veramente la mia nonna ci teneva i dolci nella credenza, e quando l’aprivo (era praticamente una nicchia nel muro grande come un armadio, con le ante che sembravano gli scuri di una finestra, ed aveva una serratura così impenetrabile a tutela di eventuali incursioni) dentro c’erano tutti gli odori del mondo, ma quello più inebriante era proprio quello della crosta di pane, del lievito e dello zucchero vanigliato. Oddio, mi viene un moto di nostalgia.
    La tua torta è una macchina del tempo. Ti mando un bacione grande, Pat

    1. Hai fatto venir nostalgia anche a me che non avevo una nonna con la credenza… mi sembra quasi di vederla. Hai la capacità di descrivere così bene che riesco a vederti mentre armi intorno alla serratura. Un grande bacio!

  4. Le torte di credenza sono un must, e quando le si cucinano riempiono la casa di quel profumo… di casa! Questa dev’essere ottima, e mi hai fatto venire voglia di provarla. Un bacino cara Mari, e buon weekend! Sere

  5. Più che una torta, questa è una copertina di Linus, di quelle che rassicurano sempre.
    Buon fine settimana!
    Manuela

  6. Buonissima, non vedo l’ora di prepararla anche perchè sono ghiottissima di dolci con la ricotta. Una domanda: non amo molto il rum, con cosa posso sostituirlo? Andrebbe bene il marsala o sarebbe meglio qualcos’altro? Grazie!

  7. La farina integrale la sto usando sempre più spesso. Ho scoperto di amare il sapore rustico, più “campagnolo”, più grezzo, più naturale. A colazione una fetta di questa torta non dovrebbe mai mancare… ci si alza con meno fatica se ci attendono dolci sani e soffici… :-)

  8. era come se lo avessi letto, questo post. su pinterest, davanti a questa immagine. la foto dice tutto, anche di più. tu mi hai stregata, cara. è ufficiale.

  9. ciao Mari, c’è da dire che io il forno lo accendo anche in estate… figurarsi se mi lascio sfuggire l’occasione di infornare una torta come la tua adesso!
    Me la segno; il fatto che non contenga molti grassi per me è fondamentale, visto che normalmente le torte da credenza (che bel nome davvero! Ha il sapore di altri tempi… anch’io adoro chiamarle così!) mio marito ed io ce le sbafiamo a colazione ed hanno una vita molto breve!
    Grazie, un bacio e a prestoooo

  10. Ragazze grazie, le vostre parole mi riempiono di felicità :)
    W le torte da credenza, fondiamo un gruppo?!
    Baci

  11. Ciao Marina, volevo ringraziarti (un po’ in ritardo, lo ammetto…) per avermi risposto. Ho fatto come mi hai consigliato, sostituendo il rum, e la torta è semplicemente fantastica! PS: se fondate il gruppo “Torte da credenza” fatemi un fischi , mi arruolo subito!. Un saluto e grazie ancora, Sara

  12. Ciao Marina, complimenti per il tuo blog, los eguo molto volentieri! Ho anche provato qualche ricetta, come la torta da credenza di questo post.
    Il risultato è stato abbastanza buono, ma l’impasto mi è rimasto duro e poco elastico, anche dopo aver aggiunto gli albumi; addirittura ho fatto fatica a metterlo nello stampo. Inoltre la torta mi è risultata poco dolce.
    La prossima volta che la farò proverò ad aggiungere come tocco finale, una bella colata di miele.
    Hai qualche suggerimento per evitare che si leghi troppo? (non so, magari ci si può aggiungere un goccio di latte?)
    Grazie mille

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