Piadina con roast beef, squacquerone e valeriana
Sembra che la primavera sia già arrivata da qualche giorno, quasi non ci si crede mentre si lasciano i giubbotti pesanti nell’armadio per prendere le giacche leggere e colorate. Con lo spirito romagnolo che mi contraddistingue guardo dubbiosa il cielo pensando che, prima o poi, ci fregherà tornando indietro sui suoi passi ma intanto ce lo godiamo questo sole di marzo che scalda le ossa.
Per celebrare questa inattesa stagione ecco una proposta per la farcitura della piadina diversa dal solito, colorata e fresca. La ricetta della piada è la stessa di sempre, o meglio, le proporzioni rimangono le stesse, in questo caso ho usato una farina tipo 1 con un buon risultato in cottura e un sapore più intenso, lascio però decidere a voi quale farina preferire sapendo che, se vogliamo restare vicini alla tradizione, deve essere una farina non raffinata.
La farcitura con il roast beef è ormai un classico nelle piadinerie moderne, quelle dove ti puoi sedere e vagliare con calma una trentina di proposte diverse una più sfiziosa dell’altra, anche se poi ripieghi sempre su quella con il crudo ma questo è un altro discorso… Vero è che il roast beef potevo farmelo da sola ma, confesso, era più la voglia di tirare la piada e cuocerla velocemente che quella di cuocere in forno un pezzo di carne alla perfezione. Spero mi perdonerete ;)
Lo squacquerone ormai lo conosciamo. Infine la valeriana, scelta perché gentile e delicata, meno piccante della rucola mi è sembrata perfetta per andare a braccetto con il roast beef.
Della storia della piada ho già parlato presentandola farcita con salsiccia e cipolla e nella versione chiusa chiamata cassone (con le rosole). Un pane semplice, con pochissimi ingredienti e veloce ma con una quantità di variabili tali da far discutere ancora oggi su quale sia la VERA piadina di Romagna (anche se è diventata IGP, ma ormai sapete cosa penso delle IGP romagnole…).
Il perchè del suo successo è dovuto al suo essere pane-contenitore, ben prima della moda dello street food. Grazie alla sua capacità innata di adattarsi a qualsiasi momento della giornata la piadina è diventata protagonista anche fuori dai confini romagnoli ed è per molti il cibo del ricordo.
Ho trovato questa semplice citazione di Davide Paolini che la dice lunga sui sospiri malinconici che sento quando parlo con qualche amico che, anni addietro, è stato in vacanza sulla costa romagnola“…quanti amori rivieraschi sono sbocciati tra una forchettata di strozzapreti al ragù e un morso ad una piadina con lo squacquerone”. Una sintesi perfetta.
Piadina con roast beef, squacquerone e valeriana
Per 5 piadine:
500 g di farina tipo 1 ( io Gentil Rosso)
100 g di strutto di mora romagnola
acqua tiepida q.b. (150 g circa)
la punta di un cucchiaino di bicarbonato di sodio
sale q.b.
Farcitura:
400 g di squacquerone
250 g di roast beef
Valeriana q.b.
Olio extravergine d’oliva
sale
pepe
Preparate la fontana con la farina. Intorno alla fontana distribuire il sale e il bicarbonato. Mettete al centro i pezzetti di strutto con l’acqua (la quantità è indicativa, la consistenza dovrà essere soda) e cominciate a sciogliere lo strutto nell’acqua incorporando poco a poco la farina.
Impastare per 5 minuti dopodiché lasciare riposare l’imapsto per un’ora sotto un piatto o avvolto nella pellicola.
Preparate gli ingredienti per farcire le piadine, in particolare condite l’insalata con olio e sale e fate lo stesso con il roast beef (volendo potreste aggiungere anche qualche goccia di aceto balsamico di Modena).
Trascorso il tempo di riposo riprendete l’impasto e dividetelo in 5 porzioni. Stendete le piadine secondo il vostro gusto e cuocetele su di una teglia ben calda.
Farcitele al momento, aggiungendo un giro d’olio ulteriore, se vi va, e servite subito.
Per la Mari, mi siedo comoda…..
devo raccontarti una cosa…
Sabato, il 18 proprio l’altro ieri, son scesa dalle tue parti a Sant’Andrea in Casale a trovare degli amici, due ragazzi fantastici che hanno da qualche annetto iniziato un’attività agricola di ortaggi e qualche gallina. Era tantissimo che non li andavo a trovare, sai io che non guido e devo sempre un po’ stare alle dipendenze degli impegni altrui devo giostrarmi un pochino come posso; fatto sta che sabato parto con la mia sportina per loro composta da uno yogurt di un pastore del di qua che alleva capre e qualche mucca, mezza caciottina di capra infatti e mezza ricottina fresca di bufala, perché venerdì ho fatto la mia capata ad Arezzo e unito ‘utile al dilettevole passando per la fattoria Montelupo, quella delle bufale.. Bene! sti ragazzi venivano da una mattinata di lavoro della terra per preparare le semine e la Lalli, come la chiamo io, mi fa’ “ve’ manu, prima di lavorarla col tratore ho raccolto un po’ di erbe, che mi dispiaceva lavorale tutte..così due cascioni per sta sera ci scappano..” Siamo stati benissimo, tra l’altro un gatto nero fantastico di nome swiffer coccoloso da bestia, abbiam chiacchierat, pigliato caffè e poi un giretto nei campi, nel pollaio e una innaffiatina serale…quando è arrivato il momento di andare mi hanno dato degli ovetti freschissimi appena fatti… Ieri mi arriva un messaggio “Ciao Manu, ieri sera abbiam mangiato la tua caciotta con la piada e le erbe…buonissima” .. Io ero star felice!
Mo’ tu oggi me esci con sta cosa… ed io …. me squaglio come il gelato sotto il sole di agosto..
aaah!
ovvio che le citazioni son sempre bellizzime ed io son come te, che un golfino me lo tengo a portata immediata, che non si sa mai!
Manu
Arrivo comoda anche io mia cara.
Che bel sabato che hai trascorso Manu e che belle le nostre coincidenze: piada (cassoni), erbe e formaggi… diciamocelo tra noi che questa è una delle passioni che condividiamo, la passione di ascoltare la campagna e di regolarci con le sue stagioni.
Piccolo gelato sotto il sole hai visto che un pochino ha rinfrescato?!
Mille baci
quando arriva la primavera queste sono le pietanze che adoro… fresche leggere ma altrettanto golose! Non vedo l’ora che la valeriana del mio balcone cresca per poterla gustare cosi! A presto LA
Attendiamo la valeriana e poi giù a tirar piadine per tutti!
Un abbraccio Layla cara!
Se volevi far tornare voglia di fare un giro dalle tue parti, ci sei riuscita :-D
Non sapevo che fosse ormai un classico! :-)
Dai, dai che qui vi aspettoa braccia aperte e questa volta vi faccio fare un tour che non immagini neanche ;)
E’ un classico di alcune piadinerie di tendenza, diciamo così. Di sicuro nel baracchino vecchio stile non la troverai mai farcita così…
Ciao Fabio e ancora auguri!!!