Cassoni con le rosole

Questa è una delle ricette con cui mi sono “raccontata” nell’ultimo numero della rivista “A Tavola” e prima che la stagione cambi definitivamente desidero parlare anche qui di questo piatto unico, tipico della Romagna.

Il cassone riminese (o crescione nella Romagna del nord) è il cugino della piadina con cui condivide l’impasto a base di farina, strutto di ottima qualità, acqua e sale. Ogni famiglia ha la sua ricetta, cambiano le quantità degli ingredienti, qualcuno aggiungo un pizzico di bicarbonato (mia nonna la faceva così ed io di conseguenza) altri aggiungono lievito chimico (sacrilegio per me!).

Il cassone è una piada farcita da cruda, richiusa con i rebbi della forchetta e cotta sul testo di argilla o ferro. I tipi di ripieni che è possibile trovare nelle piadinerie sono tantissimi ma, fino ad una cinquantina di anni fa le possibili alternative si contavano sulle dita di una mano (e anche meno…). Il tipo più familiare era il cassone con le erbe di campo, raccolte lungo i fossi o nei campi  a seconda della stagione.

 

Vi propongo questo cassone ripieno di rosole perché è in assoluto la farcitura più tradizionale che esista in primavera. La rosola è la giovane pianta del papavero, che va raccolta fresca e tenera quando è appena spuntata (marzo è il mese migliore, quando sboccia il fiore invece diventa tossica). La caratteristica di questo ripieno è che le rosole non vanno cotte prima di farcire il cassone ma sono lasciate macerare a lungo con il sale e poi strizzate e condite con abbondante olio. E’ il mio preferito, il sapore leggermente amaro delle erbe si fonde con quello della piada e ne nasce qualcosa di unico. In generale il mio consiglio per chi decide di assaggiare per la prima volta un cassone è proprio quello di cominciare da questo. Se non è stagione di rosole affidarsi a quello ripieno di erbe miste è la soluzione migliore, comunque mai partire da quelli super farcite, nati da menti perverse ;)

 

 

Cassoni con le rosole

  • 500 g di farina 0
  • 100 g di strutto (possibilmente di Mora romagnola)
  • un cucchiaino raso di bicarbonato
  • sale q.b.
  • 120/150 g di acqua tiepida
  • 1 kg di rosole
  • 50 g di olio extra vergine d’oliva
  • 2 spicchi d’aglio

Pulire le rosole e lavarle. Farle sgocciolare completamente dopodiché tritarle piuttosto finemente, condirle con sale abbondante e spicchi d’aglio sminuzzati e lasciarle riposare almeno un paio d’ore (meglio per un pomeriggio). Trascorso il tempo strizzare il trito di rosole per fargli perdere l’acqua di vegetazione e condirlo con l’olio e un altro pizzico di sale.

Preparare la fontana con la farina. Intorno alla fontana distribuire il sale e il bicarbonato. Mettere al centro i pezzetti di strutto con l’acqua tiepida (la quantità è indicativa, la consistenza dovrà essere soda) e cominciare a sciogliere lo strutto nell’acqua incorporando poco a poco la farina. L’impasto deve essere sodo come quello che si prepara per la pasta. Impastare per 5/10 minuti dopodiché lasciare riposare per un’oretta sotto un piatto.

Trascorso il tempo dividere l’impasto in sei parti. Stendere delle piadine piuttosto sottili, inserire al centro una buona porzione di rosole tritate e richiudere a mezza luna. Tagliare il bordo del cassone con una rotella da pasta e sigillare i bordi con i rebbi di una forchetta. Cuocere i cassoni sul “testo” in ferro o in ghisa ben caldo. Servire subito.

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36 thoughts on “Cassoni con le rosole”

  1. Scoprire le erbe di campo mi piace molto, accompagno appena ho tempo mio suocero per campi a raccogliere quelle che crescono qui da me…magari posso preparare questi cassoni con quelle che trovo io che dici?

  2. Sai ceh non le avevo maoi sentite dire le rosole? Peccato che non sia più stagipone perchè mi hai messo la curiosità di assaggiarle! Dici che in romagna si trovano, magari fatti con rosole surgelate? Mi sa di no eh! Anche il cassone ha un aspetto bellissimo! Mi sa che un giorno di questi lo provo, magari con erbe di campo trascinate inh padella…Che dici? Di cassoni ne ho fatti anche io…La roicetta c'è nel blog, però avevo fatto un ripoieno di poodoro e mozzarella e uno di broccoli e perdipiù avevo usato olio invece dello strutto, per stare un po' più leggerei…Sacrilegio….:) In compenso anche io niente lievito….solo bicarbonato…

    1. Buongiorno Marti! in effetti adesso non si trovano più rosole spontanee ma sappi che alcuni agricoltori le coltivano e quindi in alcune piadinerie riesci a trovarli ancora. Comunque il cassone con le erbe si faceva tutto l'anno a secondo di ciò che si poteva raccogliere quindi ben vengano le erbe di campo saltate in padella, perfettamente in linea con la tradizione (anche se spero prima o poi di poterteli preparare io!) Bacio

  3. Adoro queste ricette dal sapore antico e dalla tradizione così lunga. Bellissime foto e chissà che sapori meravigiosi. Il tuo blog è per me un punto di riferimento, grazie!!

  4. Ho un ricordo bellissimo e buonissimo dei cassoni con le rosole mangiati dalla mamma di un'amica marchigiana….che spettacolo! Peccato che qui non si trovano :(

  5. Le ricette della tradizione mi fanno impazzire e sono incantata dai tuoi cassoni, sia per le splendide foto che per il loro sapore che dev'essere qualcosa di davvero unico. Ma le rosole sono la stessa cosa dei rosolacci? Un bacione, buona giornata

  6. Mi piace davvero molto scoprire le ricette tipiche regionali.. è un modo per conoscere, attraverso la tavola, la nostra Italia e le sue tipicità e differenze locali! questi cassoni sono stuzzicanti da morire…

  7. Mai sentite nominare le rosole, ma sai che qui a Roma, queste erbe spontanee sono una rarità!!! Davvero molto gustosi questi cassoni, una ricetta tipica davvero eccellente! Come le foto, del resto! Che dire…meravigliose!! Un bacione cara…

  8. In meno di poche righe mi hai raccontato di sapori e ricette mai sentite prima.

    Quindi grazie per aver aperto nuove porte al mio mondo di sapori!

  9. Non conoscevo nè i cassoni nè le rosole!! del resto a Roma queste erbe non arrivano ed è bello conoscere sapori di altre regioni. un bacio cara.

  10. Si, conosco benissimo il cassone e una volta lo provai proprio così.. Una meraviglia ! Si scioglieva in bocca ed era veramente genuina. Grazie cara per aver postato questa ricetta speciale :) magari un giorno la proverò
    e spero davvero che esca così !

  11. Ecco, vorrei proprio capire come riconoscere e raccogliere al momento giusto le rosole, di cui ho sentito tanto parlare, ma che mi spaventano un po' per questa loro caratteristica, di diventare tossiche, “crescendo” (che poi è quello che succede con le vitalbe, ma su quelle ormai ho fatto pratica e so se è il caso di raccoglierle o meno). L'idea di usare le erbe di campo per farcire un crescione è bellissima!

  12. Strutto a parte queste piade chiuse con le rosole sono una meraviglia! Io vado contro ogni tradizione ma da vegan non concepisco proprio lo strutto :(
    Per me sempre olio evo BIO! ^^
    Comunque adoro queste fagotti rustici e campagnoli!!!

  13. belissima ricetta tradizionale! volevo solo precisare che il papavero, quando va in fiore, non diventa tossico, anzi, col fiore è possibile fare ottime tisane contro asma e catarro, solo gli steli diventano ispidi e quindi poco piacevoli al palato!

  14. Come fa a essere lo strutto di mora romagnola se lo strutto è di suino e la mora romagnola è una razza bovina?

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