Il ricettario di ottobre

Il menù di questo mese prevede proprio una colazione coi fiocchi: piada dei morti con la ricetta di mia mamma. Ottobre è il mese in cui la mia pasticceria preferita sforna i dolci simbolo dell’autunno riminese: da una parte la torta di pane e mosto e dall’altra la piada dei morti. Come tutte le ricette tradizionali anche questo pane arricchito di frutta secca ha tante versioni, ognuna degna di nota. Nel post che accompagna la ricetta troverete cinque versioni diverse tra cui scegliere. Non male, vero?!

Per prosegue con un altro bestseller di stagione la pasta con i fagioli borlotti, sì la pasta e fagioli perché è dalle basi che si comincia a cucinare e questa ricetta è la base di molte zuppe di legumi che, con l’avvicinarsi dell’inverno, tornano a fare capolino nella mia cucina.

Per finire un salto in Francia con la galette bretonne complète, perché da ottobre il menù di famiglia ricomincia a contemplare le uova nella loro veste più tradizionale. Dalle frittate con verdure, all’omelette per finire con le galette in stile bretone.

Ecco quindi i miei appunti, anche questo mese cercherò di essere la prima a rifare questi piatti perché è vero che questo è un diario di cucina, nato a suo tempo proprio per ricordarmi le nuove ricette provate. La cucina di tutti i giorni  o giù di lì :)

Piada dei morti

Maltagliati con i fagioli 

Galette bretonne

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2 thoughts on “Il ricettario di ottobre”

  1. Mari.. buon giorno. qui direi che il tempo è proprio da minestra…
    I maltagliati coi fagioli….che roba buona….
    A me ehm ehm ehm.. ispira un sacco la piada dei morti però..ed anche il pane al mosto, suo compagnero. (io c’ho sempre bisogno de masticà hihihi…).. in questo preciso mometo c’ho la belvetta canina feroce che mi guarda curiosa…
    Io sto ancora tutta mezza frastornata e rinco ..mi devo riprendere..sol che st’umidicc ai miei ossicini scricchiolerri non fa molto bene però..
    comunque benvenuto autunno…che mo’ si accende il forno con più voglia e le castagne aspettano solo di essere “castrate” per finire poi in padella…
    Ah sai che mia sorella al festival dei frutti antichi di Pennabilli ha acquistato un testo dal tipo di Montefitti??? quando mi ha detto “Sai, Manu ho preso una pentola in pietra fatta a mano, dove puoi farci il pane,le torte, ma anche la carne ed il pesce, va in forno…. bla bla bla” ed io”ma, per caso è della Romagna” e lei “si, si..” ed io “ah,si so chi è (ti pensavo un sacco..hihihi)”… che cretina eh!..
    Ecco ora vado a combinar qualcosina-..
    Una stretta forte..
    manù

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