Pan Focaccia
In questo tempo sospeso ho pensato di cominciare a segnarmi tutte le cose che mi vengono in mente quando dico: “appena passa voglio…” per avere nero su bianco questi desideri. Pregusto il piacere già solo a vederli scritti, ne annuso il profumo a distanza e lo sento pieno e vigoroso. Sono per lo più desideri semplici: una passeggiata in centro, un’uscita in bicicletta, un mazzo di fiori da mettere in vaso, e chi l’avrebbe mai detto che avrei sognato di mettere i piedi nella sabbia? Eppure son qui che penso a quanto sarà bello poterlo fare. Se qualcuno me l’avessero detto un mese fa gli avrei riso in faccia sprezzante…
E quando tutta l’Italia si è scoperta essere una nazione produttrice di pane & co, anche io ho pensato bene di tentare la via del lievitato: il pan focaccia con il lievito di birra, e sottolineo “lievito di birra” bene prezioso e di inestimabile valore in tempi di quarantena.
La ricetta è di Manuela, guru dei lievitati da sempre, almeno per me. Nessuna modifica, se non per mancanza di prodotti, non la stessa manualità purtroppo. Il risultato ha comunque soddisfatto le mie aspettative ma non ha eguagliato quello della maestra. Ci sarà tempo per migliorare, di sicuro c’è che ho ricevuto l’ennesimo pezzo di lievito madre con cui esercitarmi in altre ricette… prima di lievitare definivamente anche io :)
Pan Focaccia di Manuela
300 g di farina di grano tenero tipo 2 (io tipo 1)
200 g di farina di farro tipo 0
100 g di farina 00
4 g di lievito di birra fresco
400 g di acqua
20 g di olio extra vergine di oliva
12 g di sale fino
Per l’emulsione
15 ml di olio extravergine
15 ml di acqua
sale di Cervia
farina di semola rimacinata
Sbriciolate il lievito nella farina, unite l’acqua, lasciandone circa 40 g per la fase finale e impastate.
Lavorate fino ad amalgamare bene tutti gli ingredienti, quindi aggiungete il sale e l’acqua rimasta.
Impastate ancora, poi, a filo, unite l’olio. Dovrete ottenere un impasto vellutato e liscio.
Trasferite in una terrina oliata e coprite fino al raddoppio.
Rovesciate l’impasto sulla spianatoia, dividetelo a metà e piegate a libro, quindi pirlate in senso antiorario e formate due pagnotte ben tese. Coprite a campana e fate riposare per circa 30 minuti, poi trasferite l’impasto sulle teglie oliate e stendete premendo con i polpastrelli fino ad avere due focacce di altezza 2 cm ciascuna.
Se l’impasto dovesse sembrarvi duro o difficile da stendere, significa che necessita di altro tempo di riposo. Aspettate e ripetete questa operazione quando vi sembrerà più malleabile.
Preparate l’emulsione con acqua e olio: versatela sulla superficie dei pan focaccia, spolverate con un po’ di semola e con i grani di sale e lasciate raddoppiare. Cuocete a 240 °C per 25 minuti circa fino a completa doratura.
Buongiorno amica! <3
Sai che anch'io scrivo come te?…
Faccio la mia listina di cosine belle che possono farmi bene e che farò quando tutto questo finirà… e… ci sei anche tu <3 …
Chissà Mari da dove viene il detto: '' dare pan per focaccia'' … Ci ho pensato appena ho letto il titolo del post.. Forse perché facevano passare questo lievitato per pane? Boh… Chissà.. Nel frattempo noi impastiamo, aspettiamo, inforniamo e … mangiamo… ehhehe…
E sì.. grande il lievito di birra!
Grazie meraviglia.. <3
A presto!
Manù
Sapevo di trovare in te una fan del lievito di birra ;)
Comunque sto sperimentando anche con il lievito madre… vedremo come va.
Il detto non saprei ma questo Pan Focaccia te lo consiglio vivamente!
Un baciotto cuore
M.
Poi Mari me ne passi un pezzetto di madre vero????
Io l’avevo, però poi quando son stata male e non me ne sono potuta più occupare, ha sofferto pure lei e niente, lo dovuta buttare..
Aspetto le tue sperimentazioni però..
Un super abbraccione
M.