Croque Monsieur – un grand classique

Il croque monsieur è un grande classico delle brasseries francesi, lo si trova tra le proposte dei brunch domenicali e può diventare la cena da godere sul divano davanti alla tv. Come scritto in Bistrotier di Stéphane Reynaud è uno dei piatti a “servizio continuo” che si può ordinare in un bistrot. Talmente consueto che nei supermercati francesi non manca di essere confezionato, pronto per essere poi scaldato in forno.
Va detto però che, con pochissimo impegno, si può preparare in casa limitandosi a realizzare una piccola quantità di salsa béchamel.

Come tutte le preparazioni che sono definite “tradizionali” o “classiche” anche il croque monsieur ha tante piccole varianti che riguardano il tipo di cottura, la salsa, i  formaggi e il tipo di pane. Non essite quindi una ricetta VERA ma, appunto, numerose versioni leggermente diverse. Ho cercato di mettere insieme un po’ di ricette e di trovare la quadra a livello statistico. Per questo posso dire che:

– la besciamella ci deve essere, con altre salse si parla di “varianti”;
– il classico prevede il pane da toast o pain de mie, come lo chiamano i francesi;
– i formaggi più utilizzati sono il Gruyère in primis, il Comté e l’Emmental.

La sua variante al femminile, il croque madame, prevede l’aggiunta di un uovo fritto sopra. Decisamente un bell’arrichimento per questo toast iper goloso che desideravo preparare da un po’ nella sua forma più “leggera”.

Come mi sono approcciata a questo classico francese? Dopo aver fatta un po’ di ricerca online e cartacea sono giunta alla conclusione che è sufficiente preparare la besciamella un po’ più soda del previsto, e il piatto è praticamente fatto. In effetti credo che in 20 minuti si possa mettere a tavola un bel toast farcito a modino. Fatta la salsa, ho grattugiato il Gruyère,  ho dsposto davanti a me gli ingredienti e composto il panino. Un paio di minuti sotto al grill e la cena è pronta. Un’insalata di accompagnamento, come nelle migliori brasseries, e si ha davanti un piatto completo e goloso.

Da Wikipedia ho recuperato un piccolo elenco di come il croque monsieur sia stato personalizzatonel tempo andando a sostituire o ad aggiungere degli ingredienti. Ecco qui delle varianti:

croque-provençal (con pomodoro)
croque-auvergnat (con formaggio Blu d’Alvernia)
croque-gagnet (con formaggio Gouda e salsiccia andouille)
croque-norvégien (con salmone affumicato al posto del prosciutto)
croque-tartiflette (con fette di patate e formaggio Reblochon)

Se volete sbizzarrirvi non voglio mettere limite alla vostra fantasia! Lascio qui sotto la ricetta e le dosi per realizzare 4 croque monsieur ben farciti.

Croque Monsieur

Per 4 persone:
8 fette di pane da toast
120 g di Gruyére grattugiato
200 g di prosciutto cotto
pepe q.b.

Per la salsa béchamel:
30 g di burro
30 g di farina 00
280 g di latte
sale q.b.
Noce moscata q.b.

Preparate la salsa facendo sciogliere il burro in una piccola casseruola. Aggiungete la farina e mescolate con una piccola fusta per un paio di minuti. A questo punto unite il latte mescolando in continuazione per non avere grumi. Portate ad ebollizione, aggiungete un po’ di sale e fate addensare sempre mescolando. Una volta pronta toglieta la besciamella dal fuoco e aromatizzate con una generosa grattugiata di noce moscata. Lasciate intiepidire.

Accendete il grill del forno a 200 °C.

Spalmate uno strato di besciamella non troppo spesso su ciascuna fetta di pane. Su 4 delle 8 fette sistemate il prosciutto cotto e un po’ formaggio. Chiudete con l’altra fetta di pane mantenendo la farcitura internamente. Una volta che avrete i 4 panini spalmate la superficie con una dose generosa di besciamella e il restando formaggio grattugiato. Terminate con una spolverizzata di pepe e infornate per qualche minuto (stando sempre attenti che non brucino!).

Servite subito.

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2 thoughts on “Croque Monsieur – un grand classique”

  1. Alle medie inferiori la mia sezione prevedeva lo studio della lingua francese e ricordo ancora il languorino che mi sovveniva, già solo sulla fiducia, quando durante le audio lezioni un fantomatico avventore acquistava il “croque-monsieur”. Lo immaginavo di una bontà infinita, profumato, goloso.
    Diversi anni dopo andai in vacanza (per l’ estate) a Mentone. Nel vedere questi poveri croque-monsieur tutti stipati e “sudati” nei chioschetti. con quella copertura rappresa mi ha tolto tutta la poesia del ricordo e di certo non mi ha fatto venire il languore :-D.
    Questi tuoi, ovviamente, sono meravigliosi ed altro che languore……… mi aprono una voragine nello stomaco :-D.
    Non sapevo ne esistessero così tante varianti e tutte golosissime (il croque-auvergnat mi ha preso il cuor).
    Grazie alla tua ricetta posso provare!!
    Un abbraccio e buona fine di settimana

    1. Posso immaginare! Anche io a vederli nei chioschi uno sopra l’altro non ho avuto l’acquolina però nei bistrot o nei cafè di Parigi un po’ più curati li ho visti e mangiati di buonissimi accompagnati dall’immancabile insalata!
      Anche le varianti non sono niente male, vero? Da provare alla prima occasione anche se, adesso che li ho fatti, non finirei mai di prepararli tanto sono facili
      Buon fine settimana anche a te :)

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