Pane con uvetta e mandorle (da mattina a sera)
La scorsa settimana ho fatto colazione con questa pane con uvetta e mandorle. Un paio di fette con un velo di marmellata di pesche e la giornata partiva già con la marcia giusta. Devo ammettere però che l’occasione per prepararlo partiva da tutt’altra necessità: una cena romantica a base di buon vino e formaggi selezionati (ormai ho stracciato l’anima anche a me stessa con questa cosa dei formaggi, ma che ci posso fare se sono golosa?). Un abbinamento altrettanto azzeccato.
La ricetta è presa da uno dei libri comprati a Parigi. Rispetto alla versione originale ho sostituito le noci pecan con le mandorle e leggermente velocizzato il procedimento. Se posso dare un consiglio ai golosi direi di aumentare la quantità di uvetta, altri 15 grammi non guasteranno, parola mia :)
Pane con uvetta e mandorle
- 35 g di uvetta sultanina
- 35 g di mandorle non pelate
- 200 g di farina 0
- 50 g di farina manitoba
- 3 g di sale di Cervia
- 2 g di lievito secco bio
- 180 g di acqua tiepida
Mettere a bagno l’uvetta per 10 minuti, strizzarla e unirla alle mandorle. In poca acqua tiepida (presa dai 180 g della ricetta) sciogliere il lievito e lasciarlo riposare per 5/10 minuti. In una ciotola mescolare le farine e il sale. Unire l’acqua tiepida e l’acqua con il lievito alle farine, mescolando con un cucchiaio di legno all’inizio e poi a mano, fino ad ottenere una palla d’impasto. Coprire con un panno e lasciare riposare per 10 minuti. Riprendere la ciotola, aggiungere l’uvetta e le mandorle e cominciare a ripiegare la pasta dall’esterno verso il centro della ciotola, facendo ruotare la ciotola di 90° ogni volta. Ripetere per 8 volte il giro completo e lasciare riposare nuovamente per 10 minuti.
Riprendere l’ultimo passaggio e ripeterlo un’altra volta dopodiché lasciare riposare l’impasto per un’ora in luogo caldo e al riparo da correnti (io lo tengo in forno con la luce accesa che sprigiona un leggerissimo calore). Trascorso il tempo infarinare il piano di lavoro e far scivolare l’impasto dalla ciotola sul tagliere, creare un filoncino e metterlo nella leccarda rivestita con carta da forno. Incidere la superficie della pasta con un coltello affilato creando 4-5 tagli in diagonale. Coprire con un panno e lasciare lievitare per 40 minuti.
Scaldare il forno a 240° e, una volta infornato, abbassare la temperatura a 200° e far cuocere per 35 minuti. Una volta sfornato lasciare raffreddare su una griglia prima di affettarlo.
PS: se si possiede un’impastatrice si possono sostituire i passaggi fatti a mano con l’uso della stessa e del gancio k a bassa velocità. E’ la versione per i pigri… a breve mi cimenterò :)
Stupenda ricetta.. ottima con la marmellata come con il salato! Grazie, l’apprezzo veramente e mi cimenterò presto, cara!! <3 Un abbraccio e un bacione!
Grazie a te! fai sapere mi raccomando ;)
Ciao Mari:* è diventata anche nostra abitudine, importata dall’ingegnere di casa piemontese, di non far mai mancare formaggi in tavola, per gustarli con pani diversi, miele e marmellate… il tuo con uvetta e mandorle direi che è davvero perfetto per il suddetto abbinamento:) purtroppo sono giorni che non cucino causa influenza ma alla prima giornata utile questo pane sarà realizzato:) un abbraccio e buona settimana:*
Riprenditi presto cara Simo… e prima o poi ci mettiamo tutti intorno a un tavolo carico di formaggi e pane :)
Punto direttamente alla versione per pigri e per accompagnare una selezione di formaggi che solo al pensiero ho il colesterolo che fa la ola!
Un abbraccio forte, buona giornata
Brava, anch’io farei la stessa cosa ;)
W il pane col formaggio, un abbraccio a te e alla tua cucciola
e’ una meraviglia, io aggiungero’ più uvetta golasa di pane e golosa di formaggi proprio come te e sai che goduria qui di formaggi ;) un’abbraccio
Lo so… :) ti invidio ancora di più!
un bacione grande
bellissimo… guarda, per me non c’è niente di meglio che fare colazione col pane fatto in casa, (un velo di burro, una volta ogni tanto) e una spalmata di marmellata sempre autoprodotta. niente probemi di pesantezza durante la mattinata, niente fame che arriva all’improvviso, tanto gusto e tanta salute!
Concordo su tutto (solo il burro me lo risparmio perché al mattino non mi va). Per il resto confermo la sensazione di sazietà e leggerezza insieme. A me ricorda anche un’altra cosa: da bambina quando dormivo dai miei nonni la mattina per colazione mangiavo pane vecchio inzuppato nel latte bollente. Ti assicuro che non c’era niente di più buono… mamma che ricordi…
Bellissima questa idea per una cena romantica. Te la rubo :o)
Fortunato il compagno della tua cenetta romantica.
Il formaggio è una golosità, ma avrebbe tutto un altro gusto se non fosse accompagnato da questo pane !
Bravissima.
nooo, questo pane sembra fatto a posta per me <3 !!! ;)
aggiungerò uvetta come se piovesse…io la adoro ^_^
non sbagli mai un colpo!!!!
bacione
Buonooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!! Intenso questo pane, anche con un filo di burro non deve essere ostato! Baci