Raviole del plin per l’MTC
Dopo un paio di mesi di attesa ecco che si torna a giocare con l’MTC e visto il tempo trascorso non nego un certo entusiasmo. Un po’ mi mancavano le chiacchierate, le attese e le risate che in questo gruppo si generano ogni volta, sempre con immutato humor inglese e al tempo stesso italica solarità.
Ma veniamo alla ricetta, questo mese l’impeccabile Elisa ci ha proposto l’interpretazione di un piatto che venero come pochi altri e al quale non rinuncio mai passando in terre piemontesi: i ravioli (o le raviole) del plin. La pasta fresca è la mia passione e, per chi bazzica questo blog da un po’, è cosa nota. Ho iniziato a muovere i primi passi dentro La tarte maison proprio partendo dalla sfoglia tirata con il matterello della nonna. Non nego quindi che questa sfida è stata nelle mie corde da subito. E subito ho deciso che, essendo questo piatto a mio avviso superbo non potevo neppure lontanamente tentarne un’imitazione ma solamente interpretarlo con ingredienti di qualità originari del mio territorio.
Ho subito optato per il formaggio più conosciuto di Romagna, lo squacquerone, tanto più che in alcune ricette tradizionali viene utilizzato nel ripieno dei cappelletti. E’ un formaggio a pasta molle dal gusto delicato e avvolgente ma con una nota acidula persistente per questo ho pensato di abbinarlo a dei ceci neri di Pomarico (Basilicata) dolci, saporiti e caratterizzati da un gusto vicino a quello del fegato… per capirci.
E il condimento? Visto lo stravolgimento del ripieno tradizionale (che vorrebbe un accompagnamento delicato) ho optato per un ragù bianco di manzo e maiale, entrambi di razza romagnola eliminando il pomodoro proprio perché come punto acido c’era già lo squacquerone. La mora romagnola è una razza suina autoctona della Romagna allevata con passione da pochi e stoici agricoltori che, in alcuni casi, non solo allevano gli animali allo stato semi brado ma coltivano anche i cereali e il foraggio necessari a nutrirli nei mesi invernali. Stesso identico discorso per i bovini (qui e qui le schede dei rispettivi animali).
Ecco quindi la mia versione delle raviole del plin. Per la sfoglia beh, in casa mia le macchine per tirare la pasta non possono entrare e quindi ho tirato una bella sfoglia rotonda con il mio mattarello poi per fare in modo che non si asciugasse troppo mentre preparavo i raviolini l’ho arrotolata su se stessa come per fare delle tagliatelle. L’importante in questo caso è non schiacciarla ma lasciarla avvolta come se fosse una seta preziosa… non si asciugherà e vi darà il tempo di preparare tutto con calma. Rimarrà un po’ di pasta dei ritagli: tagliuzzatela e alla prima occasione regalatevi un bel brodo con i patacucci :)
Questo fine settimana sarò proprio dalle parti di Elisa per partecipare a Cheese e non vi nascondo che già pregusto un bel piatto di “plin” insieme alla salsiccia di Bra e a tanti buonissimi formaggi… ma prima ancora con chi sarà dalle mie parti… ci si vede alla BlogFest!
Raviole del plin ripiene di squacquerone e ceci con ragù bianco di Romagna
- 200 g di farina 0
- 1 uovo grande
- 2 tuorli
- 80 g di ceci neri secchi (o latro tipo)
- la punta di un cucchiaino di misto spezie
- 150 g di squacquerone
Per il ragù:
- 150 g di carne di manzo tagliata al coltello
- 150 g di lombo di suino tagliata al coltello
- 3 chiodi di garofano
- carota, sedano e cipolla q.b.
- vino bianco secco q.b.
- sale e pepe q.b.
Preparare l’impasto per la sfoglia come di consueto: fare una fontana con la farina e al centro inserire l’uovo intero e i due tuorli. Mescolare aggiungendo poco alla volta la farina fino ad ottenere un composto da lavorare con le mani. Impastare sul tagliere per almeno 7/8 minuti. Far riposare l’impasto per mezz’ora sotto una ciotola o avvolto nella pellicola trasparente.
Preparare il ripieno facendo cuocere i ceci nella pentola a pressione con mezzo litro d’acqua e calcolare 20 minuti dal fischio iniziale. Una volta cotti, scolarli tenendo un paio di cucchiai di acqua di cottura da parte. Inserire i ceci nel bicchiere del frullatore a immersione, aggiungere lo squacquerone, l’acqua di cottura, le spezie e frullare. Assaggiare e aggiustare di sale se necessario. Mettere il composto in un sac a poche e tenere da parte.
Riprendere l’impasto per la sfoglia e tirarlo il più sottile possibile con il mattarello o con la “nonna papera”. Per confezionare i plin guardare il video di Elisa qui.
A questo punto preparare il ragù in una casseruola facendo prima soffriggere in olio extra vergine d’oliva un trito fatto con carota, sedano e cipolla. Quando il soffritto sarà morbido aggiungere la carne tritata, i chiodi di garofano e far cuocere a fuoco vivace per una decina di minuti fino a quando non avrà perso tutto il liquido della carne. A questo punto aggiungere il vino bianco e lasciarlo evaporare. Abbassare la fiamma al minimo e continuare la cottura avendo cura di aggiungere ogni tanto un poco di acqua calda leggermente salata. Procedere con la cottura per un’ora.
Lessare le raviole in acqua bollente e salata per pochi minuti, scolarle e condirle con il ragù.
Con questa ricetta partecipo alla sfida n.32 dell’MTC.
… Cheese… e poi sui ravioli non mi espongo: avrei ricominciato l’MTC solo per proporvi la versione della mia bisnonna! Un bacino! Sere
Urca! io non me la sarei persa la versione della bisnonna… così mi lasci col dubbio ;) Ci vediamo a Cheese…
mi piace l’idea della carne del ragù tagliata a coltello, il ragù alla vecchia maniera, per non parlare di questi ravioli, devono essere veramente buoni!
bravissima.
Sara
Grazie Sara! Quelli che vedi in foto sono finiti subito dopo lo scatto e… non era ora di pranzo né di cena ;)
Ti piace vincere facile eh?! Già solo il fatto che hai tirato la sfoglia a mano, per me vale doppio, che non l’ho m tirata neppure con la macchina.
Ti ammiro in questo amore per la pasta.
bacioni
PS: sarei voluta venire anche io a Cheese ma non durante il w/e perchè non amo la folla.
Hai detto bene, è amore ed è la cosa che ho sempre amato preparare in cucina.
Peccato per Cheese, io sarò lì domenica, ci sarà casino ma conto sulla mia capacità di alienazione e sulla passione per i formaggi… dai vieni!!!!
Veramente artistica questa presentazione! Davvero preparati a regola d’arte questi ravioli! Complimenti, cara! Un abbraccione! :D
Ely cara, grazie come sempre sei troppo buona e generosa :)
So che non sarà mai come l’originale, ma per fortuna lo squacquerone ora si trova anche da noi e a me piace molto! Mi piace quando vengono associati prodotti di regioni diversi. E chissà che non ci si riveda a Bra.
Fabio
Fabio questa volta ho fatto un bel mix tra Piemonte, Basilicata e Romagna… Se sarai a Cheese fammi sapere, anzi fatti riconoscere ;)
UN’INSIEME DI SAPORI IMPECCABILE SONO A DIR POCO SUBLIMI COMPLIMENTI E QUESTO MESE CON L’MTC CI STIAMO SBIZZARRENDO
Verissimo, questa volta ci si diverte un bel po’!
Meravigliose le tue raviole, sia nei sapori che nella presentazione (però io ne prenderei una porzione un po’ più grande ;-))
Cosa credi… quella era la merenda :P Un abbraccio mia cara
Ogni volta che fai la pasta fresca mi sorprendi… e qui mi sorprendi due volte, per la pasta stesa a mano e per il ripieno pazzesco.
Meravigliosa, in tutto e per tutto.
L’ansia da prestazione aumenta :)
Macché ansia suvvia che sei braverrima!
La pasta fresca è nelle mie corde, c’è poco da fare… A prestissimissimo
Io sapevo, ero certa che qui avrei trovato una ricetta meraviglioso. Ti assomiglia, ti rappresenta e se potessi, vorrei condividerne un piatto con te ascoltando la tua bella inflessione regionale che tanto mi piace. Sono assolutamente magnifici. Magnifici. Pat
Grazie Patty, sei sempre speciale… la prossima settimana mi porto un libro con le poesie di Tonino Guerra e te le leggo tutte d’un fiato :)
Marina la tua pasta è semplicemente perfetta, rimango incantata a vedere i tuoi ravioli così perfetti e poi che bella presentazione,complimenti e piacere di conoscerti io sono Enrica.
Piacere mio Enrica e grazie per esserti fermata da me! un caro slauto
Sto andando a cheese anch’io e mi sa che ci incontreremo senza riconoscerci, la qualcosa mi dispiace. Mi consola solo avere un appuntamento dietro l’angolo- e ho tutta l’intenzione di far dimenticare al mondo la Carrà :-)
Se fossi il Presidente della Regione Romagna, ti farei un monumento: non solo per questa partecipazione, ma per tutto quello che stai regalandoci, da quando giohi all’MTC: stiamo scoprendo meraviglie di una terra che credevamo di conoscere bene e, quel che più conta, ci stiamo emozionando, grazie alle tue ricette e alla tue foto. Hai una straordinaria capacità di interpretare la sfida, cogliendo sempre gli aspetti più tipici dei singoli piatti e di rielaborarli in una maniera peculiare, che però si trasmette a tutti, in modo empatico, coinvolgente, emozionante. Patty te lo ha appena detto e ridetto, io completo la triade e lo ribadisco ancora una volta: magnifici questi ravioli, magnifica tu.
Ale cosa credi io ti riconoscerei fra mille… sento l’odore del MT a metri di distanza ;)
Scherzi a parte, grazie per le tue parole che mi rendono felice e orgogliosa, lo confesso. La sfida per me è proprio questo: interpretazione, raccontare un piatto attraverso i suoi prodotti e non potendo reperire il meglio di ciascuna regione scelto il meglio della mia e ricreo. A volte penso anche di essere banale…
Grazie per le parole che mi hai riservato, al più presto ti stringerò in un abbraccio e finalmente ricambierò il tuo affetto a modo mio :)
Bellissima ricetta, vero inno a quella splendida terra che è la Romagna. Lo squaquerone lo adoro e trovo che hai avuto un’idea bellissima per valorizzare i tuoi ravioli. E il ragù di carne di mora romagnola è il completamento perfetto.
Anche da me non entrano le macchinette per tirare la sfoglia, un po’ perché non ho spazio, e un po’ perché mi piace troppo usare il mattarello.
Grandissima in tutto, foto comprese come sempre!
Baci
Francy
Francy siamo due estremiste del mattarello ;) Mille baci a te
devo dire una versione molto originale di ravioli del plin sia per il ripieno che trovo gustosissimo che per il condimento :-))
bentornata……in gran forma!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Marina, Alessandra ha detto quello che penso anche io: l’MTC da quando partecipi tu ha un tesoro in più, perché ogni volta ci regali una stupenda interpretazione del piatto. Anche per questa ricetta la tua versione è meravigliosa e non sai che orgoglio provo a vedere il mio piatto declinato in questo modo, da una romagnola che quando tratta la pasta fresca sa di cosa parla. Inoltre la scelta meticolosa di ingredienti di qualità e che ben si accostano tra loro è un punto in più ;)
Grazie!
Da fan sfegatata della pasta fresca (come te) non potevo non innamorarmi subito di un piatto così ;)
un bacione cara!!!
sei brava in tutto, ma ammiro in particolare la tua capacità di fare la sfoglia, la pasta ripiena ed i sughi che l’accompagnano.
Questi “plin” li avevo già adocchiati su FB, ora me li godo davvero, in tutto il loro splendore! Sai che in Val Varaita, nel cuneese, le raviole invece sono una specie di gnocco? Impastati con la toma… che delizia!
Ebbasta, su… mi hai di nuovo fatto venire fame!
;)
Un abbraccio carissima, a presto
Marina…ti ho perso un po di vista ultimamente e allora approfitto di una serata libera per gironzolare qui dalle tue parti…e devo dire che ogni volta che passo mi ricordo quanto mi piace vedere la sapienza nelle mani di una donna.
Squacquerone e ceci? Interessante, quasi quasi da provare con i ceci neri per dare un tocco di colore… moro, non romagnolo. :DD
Bellissimi. Sia crudi che cotti. :)
Dire che la pasta fresca sia nelle tue corde lo trovo riduttivo …. sei una vera maga!!! Io nemmeno tra cent’anni :(
lo squacquerone, lo squacquerone, lo squacqueroneeeeeeeee…..li voglio ‘sti ravioli..subito!!! :)
bravissima!!!!
Milena mi fai morire ahahahaha!!! Squacquerone a noi :D
Ciao. Mi piace quando dietro ad un piatto c’è un racconto e quando mi viene insegnato qualcosa: i ceci neri del Pomarico al sapore di fegato…la carne di cui parli. Credo che avere un blog di cucina serva anche a questo: a trasmettere le proprie conoscenze agli altri…e quindi grazie! cri
Marina, grandissima come al tuo solito! Sono qui a bocca aperta! Un abbraccio brava cuoca!
Marina, oggi mi cimenterò con i ravioli del plin! Speriamo!!!