Bollito di guancia di manzo per l’MTC n. 38

bollito_di guancia la tarte maison

La guancia di manzo è una parte del quinto quarto che amo particolarmente e lo dimostra il fatto che è già la seconda volta che partecipo all’MTC utilizzando proprio questo taglio. Cristiana per la 38^ sfida ci ha messi alla prova con la cucina povera, di recupero, di miseria oserei dire e io ci vado a nozze. Come spesso mi succede quando arriva l’MTC mi sono venute in mente molte idee. Spero di portarne a compimento almeno un paio ;) Ricordo a chi legge che  la ganascia è un taglio ricchissimo di tessuto connettivo quindi  sconsigliato a chi non ama quella consistenza gelatinosa e morbida che ha la carne che si usa per fare il brodo.

Di solito preparo la guancia brasandola con del buon vino e delle spezie (qui e qui), cottura lenta e a fuoco minimo questa però è stata l’occasione per cimentarmi in una preparazione altrettanto classica: il bollito. Niente bagnet fatto in casa ma ad accompagnare la carne una salsa a base di scalogno e carota e a condire il tutto una generosa spolverata di sale grosso, come ho sempre visto fare in casa mia.

Per me un piatto da re!

Bollito guancia di manzo

Bollito di guancia di manzo con salsa allo scalogno

  • 1 guancia di manzo (circa 500 g)
  • 1 carota
  • 1 cipolla dorata
  • 1 costa di sedano
  • 3/4 steli di prezzemolo
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • 1/2 bicchiere di brodo della guancia
  • 2 scalogni medi
  • 3 chiodi di garofano
  • 6 grani di pepe nero

(per 2 persone) Pulire la carota, il sedano e la cipolla, tagliandoli in pezzi grossi. In una pentola capiente versare 2 litri d’acqua fredda e aggiungere le verdure pulite. Portare ad ebollizione, aggiungere un po’ di sale (non troppo, un cucchiaino è sufficiente). Immergere la guancia, appena l’acqua torna a bollire abbassare la fiamma al minimo e continuare la cottura per 2 ore.

Al termine della cottura della guancia spegnere la fiamma e lasciare riposare per una decina di minuti la carne nel brodo. Nel frattempo preparare la salsa tagliando finemente gli scalogni e mettendoli in una padella insieme al vino. Fare in modo che il liquido si riduca di circa la metà e aggiungere il brodo, i grani di pepe e i chiodi di garofano. Abbassare la fiamma e continuare la cottura fino a quando lo scalogno non si sfalda completamente. A cottura ultimata aggiungere un pezzo di carota lessata nel brodo, schiacciandola con una forchetta.

Togliere la guancia dal liquido di cottura e affettarla, condirla con del sale grosso e con la salsa, servire tiepida.

Con questa ricetta partecipo alla sfida n.38 dell’MTC indetta da Cristiana.

 

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17 thoughts on “Bollito di guancia di manzo per l’MTC n. 38”

    1. Guancia e “scaletta” sono le mie parti preferite… il resto lo lascio a quelli che cercano le parti magre ;D

  1. Che sfida questo mese! Io mi ci sono incaponita, per scovare un qualcosa che mi ispirasse, dimenticando completamente la guancetta! Bella ricetta, un’alternativa classica al brasato che adoro, brava!

    1. Niente a che vedere con lingua, cuore o polmoni… mi fanno un po’ più impressione ma solo l’idea di cucinarli perché il sapore è ottimo :)

  2. La ganassa!!!! in milanese si dice “fa andà la ganassa” per dire di muoverti a masticare!!!! Bellissima ricetta mamma mia! deve essere stata di un moooorbido!!! Complimenti

    1. :D in questo caso però non c’è tanto bisogno di far andare la ganassa, è talmente morbida. Grazie Antonella e a presto

  3. Oh questa mi piace!!! Non sono un amante del quinto quarto soprattutto perchè da piccola ero obbligata a mangiarne perchè economiche e facevano bene (così diceva la mia nonna….) Ma la tua preparazione mi piace eccome! Baci

  4. Felice di averti convinta Ely! Il quinto quarto non è facile da apprezzare soprattutto quando si è piccoli e obbligati… ma da grandi si può sempre riscoprire, prova :) Un bacio a te

  5. Mai mangiata la guancia bollita (e noi qui di bollito ne mangiamo, né)! Avevo già guardato con interesse a quell’altra tua guancia (giuro che la citazione pseudo-biblica non era voluta) e sarebbe davvero difficile scegliere cosa assaggiare prima.

    Bacioni!

    1. Ma davvero la guancia nel bollito piemontese non si trova?! Avrei scommesso dei soldi!
      Giulia, tagliamo a testa al toro… provale entrambe ;) ho come l’impressione che abbiamo gli stessi gusti!
      baci grandi

  6. Beh vedendo anche le altre due versioni diciamo che la guancia è di casa nella tua cucina! La conosci bene, sicuramente meglio di me che in realtà l’ho scoperta da poco in versione singola (l’ho sempre mangiata insieme alla coda alla vaccinara). Mi piace questa tua versione di bollito…anche perché in generale il bollito è uno di quei piatti che amo, ma mi ricorda la mia infanzia, ma che non faccio da tanto….purtroppo il marito è debole di stomaco e mangiandone dosi non umane poi mi sta male per giorni! Trovo che sia delicata e giusta come accompagnamento la salsa di scalogni e la spolverata di sale grosso mi mancava…questa chicca la segno! Grazie mille per aver tirato fuori una parte che secondo me è tra le più buone, ma che finisce troppo spesso nel dimenticatoio! Bacio cri

  7. la mia mamma me lo dice sempre, prendi la guancia quando la trovi….
    e se avanza? mai provato a rifarla come fosse trippa alla fiorentina?
    uno spettacolo il tuo bollito Marina.
    un abbraccio grosso!
    Sandra

  8. La semplicità della salsa di accompagnamento mette sicuramente in risalto il sapore semplice e corposo della carne… Il bollito, come il brodo è molto amato in casa mia, quindi mi piacerebbe provare questo particolare taglio seguendo i tuoi suggerimenti…. Grazie Marina!
    Dani

    1. Ciao Betty, no non è adatto. Per fare un buon brodo si parte sempre dall’inserimento di tutte le carni a freddo in modo da “attingerne” tutti i sapori. In questo caso invece la guancia viene aggiunta quando l’acqua bolle e questo sigilla subito la carne e le fa trattenere i suoi aromi all’interno.

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