Pane e pomodoro

pane e pomodoro_la tarte maison

Di pane e pomodoro potrei vivere e sono sicura non me ne stancherei. E’ quell’abbinamento che ha in sé il sapore dell’estate, una poesia breve e commovente come un tramonto.

Alla base ci sono due ingredienti cardine della cucina mediterranea, sotto il nome di pane si celano centinaia di varianti che partono dall’uso di farine, agenti lievitanti, tagli e tecniche diverse. Il tutto partendo da una comune base. Stessa cosa dicasi per il pomodoro: da una veloce ricerca sul web risultano esistere 1200 tipologie diverse, anche se noi ci limitiamo a conoscerne una ventina, già così ci escono non so quanti variabili.

La combinazione di pane e pomodoro sembra una cosa così banale ma alla luce di questa velocissima analisi cambia completamente: pensate anche solo alla nostra bruschetta, fatta con pane e pomodoro a cubetti sopra, oppure alla panzanella preparata con le diverse qualità di pomodori o ancora la pappa al pomodoro o, toccando altre coste del Mediterraneo pensate al gazpacho dove, di base ci sono sempre pane e pomodoro.

Rimanendo in Spagna mi sono imbattuta in questo articolo di Gastronomia Mediterranea, dove si parla del pa amb tomaquet, un pane e pomodoro che si incontra un po’ in tutta la nazione e che è impossibile non trovare nei ristoranti che servono tapas al bancone.  Non si distanzia, almeno all’apparenza, dalla bruschetta con pomodoro strofinato che ha accompagnato l’infanzia di molti di noi ( leggete qui ad esempio) e che continua ad essere un salva-pranzo, almeno per la sottoscritta :)

La versione che ho preparato e fotografato è un pochino più elaborata, se così si può dire, e non sto neanche a scriverla come se fosse una ricetta che mi imbarazza un po’. Fate così: prendete dei pomodori maturi e succosi e passateli su una grattugia o strofinateli vigorosamente su un colino a maglie larghe raccogliendo il succo e la polpa in un piatto. Condite la polpa con un cucchiaino di aceto di mele per ogni pomodoro e uno spicchio d’aglio tagliato in quattro pezzi. Lasciate marinare il tutto giusto il tempo di abbrustolire del pane sciocco (senza sale) su una griglia. Eliminate l’aglio, distribuite un paio di cucchiai di polpa su ogni fetta di pane, condite con un po’ di sale, un giro d’olio e mangiate!

PS: in Spagna molto spesso il tutto è accompagnato da un’acciuga del Cantabrico o del jamon serrano. E siccome i pasti devono essere bilanciati, io ne ho fatte un paio con le acciughe italiane, giusto per l’apporto di proteine e non perché sono golosa ;)

 

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5 thoughts on “Pane e pomodoro”

  1. non potrei essere più d’accordo!
    pane e pomodoro è il top: ovviamente la differnza la fanno la qualità del pane (io in genere non amo quello sciocco, ma con la bruschetta devo dire che è l’eccezione che conferma la regola, ma amo molto anche la spianata di grano duro) e il pomodoro. Io amo in particolar modo la bruschetta con il pomodoro cuore di bue a fettine sottili (meglio dei cubetti che cascano un po’ dappertutto), olio buono a filo, fior di sale, tanto pepe e basilico a pezzettoni. Se poi per caso ci finisce sopra un velo di fettina di prosciutto san daniele allora il pranzo è servito!

  2. Se te la devo dire tutta, a Barcellona dove credo di essere stata forse 20 volte nella mia vita, il pan y tomate l’ho mangiato anche a colazione. Anzi, la colazione in estate è pane e pomodoro. Pane leggermente inumidito e pomodoro strofinato generosamente sopra.
    Credo che per la maggior parte di noi, e soprattutto della mia generazione che è un pochino più avanti della tua nel tempo, la fetta di pane e pomodoro ha un valore ancestrale. A me ricorda le notti di agosto, a casa dei miei nonni a Roma, dove si cenava tardi per il gran caldo e dove il pane e pomodoro non mancava mai, seguito da cocomeri più grandi di bambini. E poi più avanti la Puglia, il Molise e mia figlia piccola che stacca i pomodorini dalla pianta ancora caldi di sole e li mangia come fossero frutti prelibati. Se dovessero anche solo restare questi due semplici ingredienti sulla faccia della terra, io sarei una donna felice.
    Un bellissimo post cara Marina. Baci

  3. Per me il pomodoro strusciato sul pane è la merenda di sempre. Pane sciocco, pomodoro fiorentino, sale e olio. Da piccola non chiedevo di più.
    Anzi in inverso quando i pomodori non c’erano era una sofferenza. Oggi che la merenda non la faccio più il pane e pomodoro è il salva cena estivo. Questa versione mi piace un sacco, il prossimo salva cena voglio risolverlo così. Buona giornata

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