Pan Brioche semplice (con lievito madre)
Il pimo pan brioche con lievito madre non poteva essere preparato con nessun’altra ricetta che non fosse quella pubblicata da Gabila durante la quarantena. In quella versione ha indicato tutte le conversioni del caso (lievito di birra, secco, licoli) e, permettendomi solo una piccola licenza sulla quantità di zucchero, sono andata con un filo di gas. Il risultato è quello in foto.
L’idea del pan brioche semplice è nata da un desiderio: volevo provare diversi modi di abbinarlo a preparazioni dolci ma soprattutto salate. Nel corso degli anni di pan brioche qui nel blog ne sono passati diversi, per lo più in versione dolce e cioccolatosa o profumato all’anice. Non erano adatti a essere abbinati a ingredienti salati, cercavo una proposta abbastanza neutra, ecco perchè ho limato un po’ la quantità di zucchero rispetto all’originale.
Quindi per oggi accontentatevi della ricetta base del pan brioche e di una versione da colazione: un paio di fette tostate con yogurt greco, fragole fresche e pasta di nocciole al cacao, senza zucchero quest’ultima realizzata aggiungendo un cucchiaino colmo di cacao amaro a 100 g di pasta di nocciole pura. Una colazione golosa e ricca, un regalo da farsi al mattino proprio per partire con il piede giusto.
Nei prossimi giorni vi aggiornerò con le versioni salate… restate connessi!
Pan Brioche semplice
(per uno stampo a cassetta da 28 cm)
430 g di farina di forza (io 220 di farina di farro e 210 di manitoba)
220 g di lievito madre solido
130 ml di latte intero
2 uova medie (110g circa)
80g di zucchero semolato
10g di miele di acacia
100g di burro a pomata (temperatura ambiente)
8g di sale
per finire
1 tuorlo + 2 cucchiai di latte
La sera prima: separate i tuorli dagli albumi.
Nella ciotola della planetaria sciogliete il lievito nel latte, unite metà dello zucchero e lasciate sciogliere anche quello; unite la farina e gli albumi e iniziate ad impastare a media velocità, lavorate finché l’ impasto diventa estendibile; a questo punto unite lo zucchero restante, una volta assorbito unite il sale e successivamente il miele. Lasciate che venga ben assorbito e solo a questo punto incorporate i tuorli, uno alla volta. Lavorate l’impasto finché non sarà incordato e poi aggiungete il burro a più riprese e fate riprendere l’ incordatura. Passate l’impasto su un piano di lavoro pulito, formate una palla e ponetela in una ciotola capiente, coperta con pellicola per alimenti.
Lasciate lievitare a temperatura ambiente (18-20°C) per circa 12 ore o finché avrà più che raddoppiato il proprio volume iniziale.
Trascorso il tempo, dividete l’impasto in 4 parti uguali, formate delle palle ben chiuse sotto e usatele per riempire lo stampo che avrete rivestito con carta da forno. Coprite ancora e lasciate lievitare a 26-28°C per circa 4-5 ore o finché il pan brioche avrà raggiunto il bordo dello stampo.
Preriscaldate il forno a 180°C, spennellate la superficie con il tuorlo sbattuto con il latte e infornate; cuocete per circa 30/35 minuti o finché risulterà bello dorato in superficie e cotto anche nella parte inferiore; se necessario, a 3/4 della cottura, estraete il pan brioche dallo stampo e rimettetelo in forno appoggiandolo direttamente sulla griglia.
Sfornate e lasciate raffreddare su una gratella per dolci; conservate in un sacchetto per alimenti fino ad esaurimento.
Buongiornooooooo!!!
Che spettacolo sta mattinaaaaaaaaaa!!!
C’è una luce pazzesca qui! che bello…
Tu hai un potere Mari… mi rassicuri, mi fai sembrare le cose di una facilità assurda, quasi replicabili… Forse la ragione (o il trucchetto) sta nella parolina ”semplice” del titolo, o forse sta nel come le dici le cose.. della serie ”se ci sono riuscita io, fidatevi, ce la potete fare pure voi”.. (che poi in realtà manco è vero, perché tu sei moooooooooolto più brava, avvezza ed esperta di me!), però non lo so.. sta di fatto che a leggerti qui, quasi mi vien voglia di farlo sto pan brioche, che tanto anche se non ho la ”bimba” vera, basta che vado a casa di Gabi e trovo la versione anche ”scafata” con la birra e poi torno qui per il procedimento (si, lo so che è paro paro al suo, ma tu qui mi dici che ce la posso fare!)..
Mi piace l’idea della riduzione dello zucchero e l’abbinamento salato, mi ispira un sacco… (quindi mi tocca statte dietro, per capirci, bene..)..
Che dici.. mi ci butto????
Un super abbraccio meraviglia!
a prestissimo
Manù
Ad essere onesta l’aggettivo semplice gli è stato dato da Gabila :)
Stai pronta per le versioni salate Manù, spero di riuscire a scrivere tutto domani… spero.
Tu intanto buttati, così ti porti avanti per le farciture!
baci