Risotto alle mele rosa dei Monti Sibillini, si torna nelle Marche…

Siamo ancora lì, con la testa, con il cuore con la pancia… Il gruppo di Eating Piceno non riesce a farsene una ragione, essere tornati ognuno a casa propria e non scorrazzare più nelle terre del Piceno, scortati da una trio di simpatiche e premurose “assistenti” ci manca, non poco.

Con il post di oggi rendiamo omaggio ad uno dei prodotti simbolo della provincia di Ascoli Piceno: strongle mele rosa dei Monti Sibillini/strong presidio Slow Food dal 2000.

Gli abitanti di Montedinove, piccolo comune gioiello della Comunità Montana dei Sibillini, ne sono i primi promotori: vi basti pensare che in una mattinata uggiosa siamo stati accolti niente di meno che da sindaco e vicesindaco che, oltre a mostrarci questo delizioso borgo, ci hanno parlato a lungo del loro amore incondizionato (e quasi possessivo) nei confronti di questo mela. Accolti nella sala consiliare ci siamo confrontati a lungo su come poter promuovere la produzione di questo frutto anche fuori dai confini marchigiani. Il comune proprio per questo ha ideato una manifestazione,Sibillini in Rosa, che si tiene nel mese di novembre e che vuole promuovere sia i prodotti tipici che il territorio. Un’occasione per tornare, almeno per me…

La cucina è uno dei modi più facili per chi, come me, ama parlare e assaggiare piatti prodotti con ingredienti tipici. E per questo ci siamo seduti alla tavola dell’agriturismo Il Fienile, dove abbiamo assaggiato dei piatti realizzati con la mela rosa. Personalmente sono rimasta sorpresa nel trovare piccoli spicchi di mela nel vassoio del fritto misto ascolano o nel risotto che ci è stato servito come primo dei primi piatti (?!) e che mi ha convinta ancora di più.

Di questa tipologia di mela avevo già parlato QUI, preparando una ciambella speciale. Leggendo poi la scheda di Gente del Fud non posso che confermare una delle caratteristiche di questa mela, la  sua conservabilità. Infatti i gentili proprietari dell’agriturismo ce ne hanno regalate un sacchetto che abbiamo diviso fra noi foodblogger e, nonostante il viaggio di ritorno, sono riuscita a portarle tutte a casa, sane e salve. Certo come si può vedere nella foto qui sotto sono un po’ avvizzite ma va considerato che sono state raccolte in ottobre e che sono piccole e prive di qualsiasi trattamento. Il loro sapore? diciamo che appena raccolte sono acidule e croccanti, a distanza di mesi la loro acidità si perde un po’ acquistando però in dolcezza.

Ma passiamo al “perché” di questa  ricetta che troverete con delle varianti nei blog dei miei compagni di viaggio: Martina, Alessandro, Cranberry, Laura e Cecilia. Durante il tour ci siamo fatti prendere dallo spirito della comunità e abbiamo deciso di preparare e pubblicare la prima ricetta insieme, il risotto assaggiato con  le mele che ci hanno regalato sono diventati la ricetta comune :) E risotto con le mele rosa sia, coordinato alla piccola e bellissima casseruola in rame dell’azienda Tanucci, anche questa marchigiana Doc ;)

Da questo momento in poi però saremo “cani sciolti” e ognuno di noi continuerà a raccontare il territorio e la cucina del Piceno secondo i suoi ritmi, i suoi gusti e le sue emozioni. Seguiteci tutti mi raccomando!!!

Infine la mia ricetta: ho scelto di unire ancora una volta le mie due regioni d’origine, Marche e Romagna, mettendo insieme la dolcezza della mele rosa dei Monti Sibillini alla nota acidula dello squacquerone romagnolo. Un matrimonio riuscito, non c’è che dire, anche gli scettici di casa si sono convinti dopo l’assaggio.

Risotto alle mele rosa dei Monti Sibillini (per 2 persone)

  • 160 g di riso Carnaroli
  • 3 mele rosa dei Sibillini*
  • 10 + 10 g di burro
  • 2 spicchi di scalogno
  • 1 tazzina di vino bianco (io Rebola)
  • 400 ml di brodo vegetale
  • 20 g di parmigiano grattugiato
  • 2 cucchiai di squacquerone

Lavare le mele, eliminare la buccia e tagliarle a cubetti. In una padella scaldare 10 g di burro, farci saltare i cubetti di mele per qualche minuto, salare e tenere da parte. Scaldare il burro rimasto in una casseruola e farci soffriggere lo scalogno tritato finemente. Aggiungere il riso e tostarlo fino a quando diventa quasi trasparente. Sfumare il riso con il vino bianco e continuare la cottura aggiungendo brodo bollente poco alla volta e mescolando costantemente. Quasi a fine cottura (diciamo 5 minuti prima) aggiungere le mele e continuare la cottura fino a quando non risulterà al dente. A questo punto spegnere il fuoco e aggiungere lo squacquerone e il parmigiano reggiano, mescolare velocemente, chiudere la casseruola con il coperchio e lasciare riposare 3 minuti. Trascorso il tempo mescolare nuovamente e servire.

*nel caso si abbiamo a disposizione delle mele raccolte da poco la quantità si può ridurre a due mele.

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14 thoughts on “Risotto alle mele rosa dei Monti Sibillini, si torna nelle Marche…”

  1. ti capisco Marina.
    anche noi del gruppo di marostica (mamme e travelbloggers) ancora a distanza di 2-3 sett continuamo a scrivere e postare foto.
    mi piace l’idea di tutte queste varianti.. andrò poi a curiosare. intanto davv profumato e fruttato questo tuo risottino.
    un bacione, Marina!

  2. la Edvige…il Fienile, il risotto, le mele….la giornata pioggerellinosa e i balconcini con Cran-Giulietta e Ale-Romeo!
    Che bellissima giornata!!!
    :O
    uffa…ma posso ricordarlo così con tutti i post che faremo! sarà una tortura!!!! consoliamoci con le ricettine va :P
    ottimo il tuo risotto! ho ancora due melucce, caso mai lo provo!

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